49. solo lui

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Pov's Hel

Stasera c'è l'apertura del club, ed io non penso ad altro che a sistemare ogni dettaglio di questo posto, tanto da diventare paranoica. Questo è il mio terzo incarico da quando sono una Lancaster, e stranamente questo è l'unico che sia riuscita a concludere senza intoppi o deviazioni, posso dire di essere fiera di me.

<è tutto perfetto, non serve che continui a supervisionare il locale> la voce di Ades mi arriva come un chiaro segnale di allarme, ogni volta che è con me so per certo che non posso stare tranquilla, eppure da quella notte in macchina è tutto più tranquillo, quasi amichevole, e devo ammettere che non mi piace.
<un ultima controllatina non farà male a nessuno> mi aggiro tra i tavoli di vetro nero controllando anche le poltrone in pelle sperando che nessuno le abbia ammaccate.
<che ne dici di supervisionare il bar con me invece?> mi appoggia una mano sulla schiena mandandomi brividi terribili che non sentivo ormai da una settimana. Mi trascina con lui al bancone dove il barista ci serve subito della vodka, sul serio? Questa roba la bevevo a sedici anni.
Mi volto verso Ades tentando di non ridergli in faccia.
<sul serio?> gli indico il bicchierino.
<meglio cominciare con questo, la serata sarà lunga> mi sorride furbo buttando tutto giù in un solo sorso.

Sono giorni ormai che lo vedo sempre sorridere, ma non riesco mai ad abituarmici, è così bello tanto da farlo sembrare puro e innocente.
La tentazione di baciarlo c'è sempre, giorno dopo giorno, aumenta sempre di più ma non voglio sembrare disperata, dipendente, vulnerabile anche se lo sono. Ogni suo minimo tocco, carezza, sorriso, parola dolce mi porta solo a ringraziare chiunque ci sia in cielo -dèi o dio poco mi importa- di essere capitata davanti agli occhi di Ades Graison.

Bevo anch'io la mia vodka chiedendo il secondo giro per entrambi.
<allora, felice del risultato?>
<più che felice, è uscito una meraviglia> si guarda intorno fiero, perché dev'essere così fottutamente attraente? Perché vede avere quel sorriso da bambino sognante?
<merito mio> butto giù l'altro bicchierino di vodka voltandomi anch'io verso tutto il locale.
Sento li suo corpo torreggiare su di me una volta alzato, non mi serve una laurea per capire che sto per sciogliermi o arraparmi alla risposta che sta per darmi.
<hai ragione, senza di te non c'è l'avrei fatta> mi da un buffetto sulla guancia facendomi uno scherzoso occhiolino e dirigendosi in ufficio, sono questi i momenti in cui sento di star impazzendo letteralmente. Questi gesti mi fanno aumentare il desiderio e fanno abbattere il mio muro facendo fuoriuscire sentimenti che, mi ero promessa, non avrei mai fatto fuoriuscire, ma sono qui, invece, a seguire Ades perché non riesco a far ammeno di lui.

<mi stupisce che tu mi dia sia ragione che i meriti> si gira a guardarmi e mi perdo completamente nei suoi occhi tanto da non accorgermi di essermi avvicinata così tanto a lui, ho bisogno di contatto, ho bisogno che lui mi tocchi.
<sono pieno di sorprese> ghigna, e io non voglio far altro che provocarlo, vedere fin dove si spinge.
<ho notato> gli tolgo della finta polvere dalla spalla solo per avere il piacere di toccarlo mentre lui mi fissa insistentemente in quel modo.
Sento la sua mano scivolare sul mio fianco, bingo.
<ne ho una anche per te> faccio spallucce sapendo di cosa si tratti, sperando che sia ciò che voglio.
<davvero? Spero che sia dell'erba perché ne ho davvero bisogno> la mia mano è ancora ferma alla sua spalla mentre l'altra è sul suo braccio che mi tiene ancora stretta, non voglio che nessun'altro mi tocchi come fa lui.
<lascia stare quella robaccia, parlo di qualcosa di molto molto più soddisfacente>
<sarebbe?> lentamente, e intendo, così lentamente da sembrare un eternità, il suo volto si avvicina al mio tanto da sentire il suo respiro e il sapore delle sue labbra anche solo sfiorandole.
Entrambe le sue mani grandi e callose vanno dritte ai miei fianchi conoscendo già alla perfezione la strada mentre pian piano mi fa appoggiare al muro, intrappolandomi.
Non c'è un minimo di tensione, di ripensamento, solo sguardi chiari e desiderio di un minimo tocco di labbra.

Mr. & Ms. of deathDove le storie prendono vita. Scoprilo ora