Capitolo 50: questione di desideri e di cuore 💛🧡💚

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Intanto, più a destra e forse anche più verso la Barriera (ormai crollata), quindi a nord-est, un lampo di luce oscura fortissimo schizzò e balenò e sbrillò nell'aria.

Un fulmine viola scuro spaventoso di pura energia dark fece CRACK!1! nel cielo, e si abbatté sul suolo innevatissimo (è più vicino alla barriera). La neve si sciolse, e dalla luce del tuono fulmine si rivelarono tre protagonisti che forse vi siete dimenticati...

Uno di loro era un purosangue Lannister/Reyne, l'altra era una bastarda (?) di Lannisport, e l'altro un Beesbury (??). Proprio così: erano Tylether, Lucretia e Dàire che pagine e pagine fa erano scomparsi dalla taverna dell'incrocio!!!!

I tre, sbalzati via dal raggio fulmine dark, caddero a terra in un'ammucchiata sgraziata e imbarazzante. Ovviamente Lucretia era troppo girlboss per quelle cose e cadde un po' più in là degli altri due, legati in uno strano groviglio yaoi un po' gore.

"Ma cos?!" Lucretia esclamò. guardandosi in giro.

Un attimo prima erano davanti a quello strano altare ottavico (vi ricordate? ora vi ricordate) nella taverna, e ora erano da tutt'altra parte! Ma cos!

Ty e Dàire intanto stavano cercando di sbrogliarsi dalla posizione equivoca (chi vuole intendere intenda... gli altri in camper xD) in cui erano finiti, con scarso successo.

"Senti, io ti stimo, ma lo togli il piede dai miei coglioni?!" strillò Ty tutto rosso in faccia.

"Ma no dai, non lo vuoi un footjob?" ribattè Dàire con una risata, cercando di scherzare per sciogliere l'imbarazzo. In realtà nessuno rise, e calò un silenzio un po' freddo e cringe.

Proprio in quel momento per fortuna due assordanti CRACK!!1! squarciarono il cielo, e due fulmini dark caddero proprio di fianco a loro. Nel mini-cratere lasciato dai fulmini si materializzarono due oggetti misteriosi...

I tre si guardarono esterrefatti per qualche momento.

"Ma che succede!" strillò Lucretia. Aveva chiaramente già avuto abbastanza di quella situazione!!!

Dàire si scalciò via Tylether di dosso senza troppi riguardi, e corse a vedere. Appena vide con i suoi occhi uno dei due oggetti misteriosi, fece un gasp tutto galvanizzato e contento. Prese in mano l'oggetto e lo sventolò fieramente. Era un mantello tutto scintillante e holo ma verde e dorato non so se mi spiego.

"Dev'essere stato l'Altare dei Desideri! Avevo chiesto un mantello nuovo!" disse tutto tronfio. "E qua c'è una chitarra nuova!" indicò lì affianco.

"Quella l'ho chiesta io!" Lucretia si avvicinò e prese in mano la chitarra che stavolta non era più tenuta insieme dal nastro adesivo magico, ma era solo molto dark edgì appuntita e luccicante.

Tylether sgranò gli occhi e si guardò intorno inquieto. Che... che l'altare avesse funzionato davvero? Aveva chiesto di portarlo da suo padre, in un momento di schizo speranza non caratteristica a lui... che ci fosse davvero il suo nobile talentuoso e sexy padre lì nelle vicinanze?! Ma non era possibile... doveva essere morto, altrimenti sarebbe venuto a cercare suo figlio anni prima...............no?! Tylether entrò in denial totale, ma queste sono tutte congetture sue mentali quindi da fuori era solo lì fermo a guardarsi intorno.

"Dev'essere stato il tuo desiderio a portarci qui." Dàire disse saggiamente (è sveglio). "Che cosa hai chiesto?" chiese con la faccia di uno che non vedeva l'ora che Ty spillasse il the così poteva volare, adoro.

"No niente." disse Tylether tutto veloce e imbarazzato. "Sarà stato difettoso."

Lucretia, con la vena anime che pulsa sulla tempia, prese la sua chitarra e la usò come fosse una spada, puntandogliela addosso e pronta a fracassargliela in testa.

"No, ora parli, porco R'lhlhlorr, perché siamo nel cazzo di niente ed è colpa tua!" urlò incazzatissima. "Cosa hai chiesto!?"

"Non te lo dico!" ribattè lui puntando uno stivale fermamente nella neve ad asserire dominanza e classismo.

Proprio mentre Lucretia stava per ammazzarlo, da una specie di hangar medievale abbandonato (il nord è un posto strano) che neanche avevano notato si sentì una voce. La voce di un uomo incazzatissimo che urlava...

"Senza tempo, senza gli accordi!" strillò la voce misteriosa che aveva un che di lagnoso e nasale ma era anche molto sexy al contempo (non capireste). "E non si riesce a capire un cazzo!"

I tre smisero di battibeccare e si avvicinarono all'hangar su cui c'era scritto 19 in vernice tutta scrostata. La porta era mezza aperta, e si misero a spiare all'interno.

Dentro c'era una piccola congrega di gente,di cui mi scoccia descrivere l'aspetto perché non li ho ancora inventati, tutti intorno ad un impianto stereo ed un uomo... un uomo molto sexy. Aveva i capelli molto rossi, molto belli, era molto bello in generale, ma soprattutto i capelli erano belli. A dire il vero era un po' la fotocopia più adulta di Lucretia e Tylether, e in quel momento era impegnato a strillare fortissimo ad un tizio enorme che sembrava molto triste. Entrambi avevano una chitarra in mano.

"Non sai suonare, vai fuori tempo, ti odio! Sei fuori dal gruppo!" urlò pieno di rabbia l'uomo rosso bellissimo.

"Hodor 2 :(" rispose Hodor 2.

Winter Post-ApocalypseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora