Capitolo 7: alleanze draconiche🐲🐲

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Il drago gigantesco sorvolò sulle rovine dell'Omega Mart, prima di fiondarsi a capofitto sul golem, e sparare un eruzione di fiamme verde fluo sul golem, che alla sola vista del fuoco si sciolse dalla paura!

Il fuoco non arrivò al terreno, perchè era in realtà fuoco interattivo, e, purtroppo per Aemond, anche il drago lo era. Una volta sciolto il golem dalla paura, Vhagar scomparve di nuovo in una miriade di pixel.

"Scusami se ha un po' fatto male, ma i golem di ghiaccio hanno paura del fuoco di drago, e non avendone mai visto uno, non potevo usare la mia memoria. Mi sono fatto prestare la tua memoria, spero non ti dispiaccia." teledisse Timmy, che in realtà non sembrava particolarmente dispiaciuto, ma anzi, abbastanza soddisfatto con sé stesso per la chaddata che aveva appena compiuto. Jimmy gli stava (letteralmente) scodinzolando attorno dicendo che f-f-f-f-figata fosse stata quella mossa.

Aemond non era della stessa opinione, e quando Timothy gli allungò la mano per alzarsi, la schiaffeggiò via, insultato e offesino e triggerato.

"Non toccarmi, skagotto che non sei altro." disse alzandosi con un balzo atleticissimo, che non era assolutamente stato fatto per flexare sugli altri due quanto fosse sexy e atletico e forte. "Non serviva la MIA Vaghar per sistemarlo. Bastavo io con la mia Oscura Sorella."

Oscura Sorella era la spada di Aemond, che non l'aveva ancora rinfoderata a far intendere che era un pochino irritato e pronto a decapitare qualche skagotto al prossimo affronto. Con l'elsa tutta edgina con le ali di drago e diversi kg di acciaio valiryano, Oscura Sorella era la spada appartenuta a Visenya in persona, che con il fratello Aegon I ecc ecc la lore della conquista non frega a nessuno. In ogni caso, nell'altro universo da cui veniva Aemond Oscura Sorella ce l'aveva Daemon, e Aemond la voleva TROPPO, quindi in un modo o nell'altro 100 e passa anni nel futuro l'aveva ottenuta, anche perché essendo di tipo Dark la spada si adattava TROPPO a lui.

Comunque sia, con Oscura Sorella lì in bella vista e un sorrisino di circostanza da parte di Timmy Wilde, c'era un po' di tensione nell'aria ghiacciata.

"ZIO!" strillò la voce di Deanys che comparve da dietro uno scaffale, seguita da Benny e Lele.

Nella corsa completamente folle in cui si era lanciata, piantò uno scivolone enorme sul ghiaccio. Memori di tempi andati, gli altoparlanti rotti dell'Omegamart rilevarono comunque la scena cinepanettonica, e come da programma riprodussero una risata registrata chissà quanti decenni addietro, che uscì completamente distorta ed invase la stanza come una presenza inquietante. Deanys nella caduta stava andando dritta verso suo zio come una palla da bowling, ma lui ci era abituato e la prese al volo. Senza considerare però che stava su una lastra di ghiaccio anche lui e quindi niente caddero entrambi come due pere. Alla risata inquietante degli altoparlanti si unì quella più sottile e persino più indemoniata di Lele, che se fosse cresciuto una ventina di anni prima avrebbe sicuramente ripreso la scena col telefono.

"Quello era un drago!" Deanys strillò direttamente in faccia a suo zio, senza neanche dargli il tempo di riprendersi. "L'hai visto?!"

"Certo che l'ho visto." rispose stizzito il povero eyepussy haver.

"Meno male. Sai, di solito non ci vedi bene." Deanys fece una faccina tristina, e poi si rialzò senza curarsi di aiutare lo zio, che era sull'orlo dell'omicidio-kinslaying-suicidio. "Cosa ci faceva qui un drago?!" chiese Deanys a Timmy Wilde, che sembrava saperla lunga.

"Era la MIA Vaghar, non un drago qualunque!!!" Aemond si rialzò, stanchissimo ma anche un po' incazzato. "La più grande del..."

"Sì sì, eccetera eccetera." Lele lo interruppe, più per pietà perché non ne poteva più di vedere suo zio essere cringe, che per dispetto.

"T-ti sei spaventato, Benny?" chiese Jimmy tutto preoccupato a suo figlio, che sbuffò e gonfiò il petto, cercando di sembrare il più grosso possibile. Era un ragazzetto abbastanza magro, ma almeno era più alto di suo padre Jimmy (non che fosse una gran cosa da raggiungere dato che Jimmy arrivava malapena al metro e cinquanta). "No! Un lucertolone non mi spaventa mica!"

Timothy, che in quella questione aveva lanciato il sasso psichico e poi ritratto la mano in puro stile Skagos, decise di fare finta di niente e creò uno sgabello kinetico di energia psichica su cui si sedette a gambe accavallate in una posa da tumblr sexyman, dato che, anche se non voleva farlo notare, si era stancato parecchio a far apparire quel drago gigantesco dalla memoria del valyriano, e benchè fosse migliorato molto negli anni, era pur sempre un magicappato.

Benny scambiò un'occhiata di orgoglio verso Deanys che in realtà non lo stava prendendo molto in considerazione, prima di venire strattonato per un polso da suo padre lord Timothy, che gli prese il viso tra le mani, rigirandoselo come una bambola. "Sei freddo, hai freddo? Guarda, sei tutto sporco. Hai le mani sporche di neve, vuoi i guanti?"

Il ragazzo si agitò un po', diventando tutto rosso in viso per la vergogna che i suoi genitori lo stavano trattando come un bambino piccolo di fronte ai suoi due nuovi- e unici- amichetti!!! "No- no va tutto bene- daaaaiiii papààà basta!!" pigolò tutto piccino mentre Timmy gli puliva una guancia sporca di nutella (tipico alimento skagotto) col pollice che si era appena leccato.

Jimmy alzò con enorme fatica la testa dato che non aveva praticamente collo, controllando il cielo attraverso le crepe nel soffitto che a volte mancava direttamente di quello che un tempo remoto ma non così tanto era stato un centro commerciale. "Il s-s-sole nero sta calando, presto sarà n-n-notte. Sbrighiamoci ad uscire d-di qui, n-non è sicuro."

Si voltò verso Aemond, ancora tremendamente offeso, mentre Lele e Deanys lo guardavano incuriositi. Jimmy tolse un grosso, largo e peloso braccio dall'impugnatura della stampella che si avvolgeva attorno al suo avambraccio, e porse la grossa mano verso Aemond, con un sorriso sul viso, non particolarmente sincero, ma nemmeno aggressivo. "S-sotterriamo l'ascia di g- l'ascia di- l'ascia di gu- facciamo la pace?" chiese, non guardando in nessuna direzione, però con gli occhi vagamente puntati verso il viso di Aemond, un bel po' di decine di centimetri sopra di lui.

"Stamattina c-con Benny ho c-cacciato un grosso d-d-d-ddddaino oscuro gigante n-nella foresta attorno a Winter Hogwar-Hogwarts. Avete f-fame?"

Wow, quel Jimmy era sicuramente bravo a mentire e far finta che tutto andasse bene, o semplicemente era troppo idiota per capire che ciò che aveva fatto suo marito, lord Timothy, non era stata una mossa particolarmente gentile. "Non stuprare le menti altrui" sarebbe dovuto essere un comandamento base della condotta magica, ma evidentemente, per quei bastardi bruti e selvaggi degli skagotti, tutto era concesso.

Aemond si voltò a guardare Deanys, che era tutta felice e divertita per aver visto "un drago", e Lele, che sembrava a suo agio in quella situazione.

Sospirò. "E va bene. Un po' di ristoro ci sarà utile."

La sua mano guantata e dalle dita lunghe e sottili sbatté svogliatamente contro quella grossa, callosa e tremante di Strutter.

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