I due non le risposero, portandola sul retro del retro del retrobottega taverna.
Dàire tastò ogni angolo del muro come se stesse cercando qualcosa, e sussultò di soddisfazione quando le sue mani si appoggiarono su una tavola di legno in particolare. A guardarla bene, notò Lucretia, era leggermente diversa dal resto del legno che componeva il muro del retro del retrobottega. Era meno rovinata, di certo, e di un legno un po' più scuro. Dàire sorrise e premette con forza, e le tavole si animarono in un sistema complesso di leve e tavole. Così, una porta segreta si aprì.
Lo stanzino a cui conduceva era buio pesto, giustamente, e le vibes che si respiravano erano davvero rancide e pesanti. Lucretia accese la sua fedele scintilla di fuoco che l'aveva tirata fuori dai casini diverse volte, illuminando la stanza quel che bastava per non inciampare e cadere in un'ammucchiata umana.
Il minuscolo sgabuzzino era più o meno vuoto, e per più o meno si intende che il 70% dello spazio era designato ad un altarino. Era ricoperto di candele nere e quasi del tutto consumate, la cui cera era caduta fino al pavimento, colando a cascata sulla preziosa stoffa viola scuro che adornava il legno. Dietro, il muro era coperto da cima a fondo da un telo con dipinto in rosso una stella a otto punte capovolta. Al centro dell'altare, tra le varie candele, vi erano due cose molto strane. Una era una scatola di latta arrugginita, e l'altra era una teca di vetro che però sembrava essere vuota.
"Forza, accendi le candele." Tylether incitò la ragazza, nervosamente.
"Ma cos'è questa roba?" lei chiese, ma si affrettò a spargere la fiamma sulle cime consumate delle candele.
Ora che si vedeva qualcosa, il tutto aveva un aspetto ancora più macabro: la luce delle candele sembrava essere strategicamente piazzata in modo da illuminare un disegno olografico di una capra decapitata sullo stendardo dietro. Dàire si accigliò, incrociando le braccia al petto.
"Me lo aspettavo diverso." mormorò, confuso, fissando la teca di vetro. "E poi, manca qualcosa...credo."
"Di che cazzo parlate?!" Lucretia sbottò, perché si era proprio rotta il cazzo di questi due uomini yaoi che complottavano."Bruno ci ha portati qua per questo." Dàire spiegò, e tutti e due gli altri ascoltarono perché si faceva ascoltare molto volentieri. "Praticamente, c'è questa leggenda...dicono che ci sia un artefatto magico cadutico molto potente qua, ma mi sa che qualcuno se l'è rubato. In ogni caso, pare che fare un tributo su questo altare esaudisca ogni desiderio."
Lucretia guardò gli altri due un po' confusa, perché le sembrava una stronzata di quelle con cui le cappe dorate arrestano i ragazzini con la scusa di essere cadutici, tipo "ahh sìì ecco avevano l'altarino in camera quindi sono malvagi". Tylether invece sembrava completamente incantato, mentre il cavaliere del miele sembrava solo confuso.
"Proviamo. Magari funziona ugualmente. C'è molta energia negativa, qua dentro." Tylether disse, avvicinandosi. "Dobbiamo mettere nella scatola un oggettino personale ed esprimere un desiderio."
Dàire fece spallucce con un'aria molto divertita, e si tolse un orecchino a forma di ape. Lucretia non ci credeva affatto, ma la chitarra nuova le avrebbe fatto comodo, quindi si tolse un anellino di ferro che portava al dito. Tylether invece con un'aria incredibilmente solenne svitò un "proiettile" dalla sua cintura, come se si stesse staccando dalla sua più grande e preziosa possessione.
Raccolse gli oggetti di Dàire e delle ragazza, e con uno sguardo spiritato li pose nella scatola di latta insieme ai vari altri oggettini e gingilli cazzate che ci stavano dentro.
Non appena i gingilli finirono nella scatola con dei grazionsi tlintlin, la stanza venne invasa da un'aura viola maligna e potentissima, che fece alzare un gran vento nello spazio ristretto.
"Funziona..." mormorò il leone arancione, che dall'agitazione si aggrappò ai polsi di entrambi gli altri ragazzi.
Lucretia voleva staccargliene quattro perché innanzitutto come si permetteva a toccarla, ma non ne ebbe il tempo. Ci fu un rumore assordante di canti cadutici proveniente dall'oltretomba, e i tre ragazzi svanirono nel nulla.
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Winter Post-Apocalypse
WerewolfE se la Lunga Notte fosse caduta su Westeros dopo la morte di Viserys I? Neri e Verdi cesseranno le ostilità per far fronte al nemico comune: la morte? Dopo che Aegon è disperso in battaglia, il Principe Aemond deve vedersela con gli Estranei e con...