Capitolo 4: ricordi di un glorioso passato🦅🎵

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Il viaggio fu breve, perché la famiglia soggiornava in una caverna poco lontana.

La caverna si trovava nella parte bassa di una collina carsica, ciò vuol dire che è cava tipo e dentro c'era una sorgente termale che la rendeva calda ed accogliente, seppur un po' buia.

Lì dentro ad aspettarli, accovacciato vicino al fuoco a leggere un paio di libri contemporaneamente grazie al suo potentissimo terzo occhio mentale (li teneva sollevati grazie alla potentissima tecnica del terzo braccio del terzo occhio di Horuseros) c'era un uomo alto, pallido e magro, un classico twink skagotto dai capelli radi e rosso-biondicci, gli occhi azzurri e il simbolo sotto l'occhio destro. Sulle sue spalle spiccava fiero un mantello, vecchio e consunto, verde acqua e contornato di fuchsia, e in mezzo intarsiata in filo d'oro il simbolo dell'occhio, tipico di casa Wilde.

L'uomo si voltò a guardare male i due appena arrivati. "Dove siete stati tutta notte?! Vi avevo detto di tornare prima dell'alba!" telepatigridò (ovvero gridò telepaticamente nelle loro teste tenendo la bocca fisica chiusa) l'uomo dai capelli rossi un po' spelacchiato e il testone grossissimo, premendosi le mani (alle cui dita erano presenti una quantità idiotica di anelli edgy e metla) sui fianchi.

"D-dai Benny, fai vedere a Tim-Tim c-cosa hai trovato."

Benny diede il pezzo di lastra a suo padre l'altro: Timothy Wilde, lord del Castelletto Wilde e dell'intera isola di Skagos, che la esaminò, e sul suo viso lentigginoso si formò un sorriso.

"Ma questo è... un pezzo della plancia di mio zio Frankie, la plancia da DJ che si trovava nel dormitorio di Corvonero nel castello di Winter Hogwarts!" sorrise Timmy, stringendoselo al petto.

"Winter Hogwarts? È il posto diroccato in cui abbiamo cacciato?" chiese Benny che in realtà non aveva cacciato proprio un cazzo di niente.

"Era la scuola superiore di magia più esclusiva di Pianetos, ed entrambi i tuoi nonni ci lavoravano!" telespiegò Timmy al figlio, mentre Jimmy in qualche modo trascinava la carcassa gigantesca di daino gigantesco per la grotta per metterlo sul fuoco e cuocerlo.

"Questo prima che l'apocalisse avvenisse, e mio zio Frankie, DJ sordo multimilionario, imprenditore digitale, entrepreneur di successo nel campo delle infradito elementali, rettore dell'Università delle Cinque Fortezze a Essos, capo di Corvonero a Winter Hogwarts, lord di Skagos si sacrificasse in modo eroico nella guerra per l'apocalisse (!)... Prima questo posto era imbevuto di magia pura..." spiegò inutilmente perché Benny non l'aveva davvero ascoltato.

Di storie su suo nonno Frankie ne aveva sentite a bizzeffe nella sua breve vita. La leggenda di Westeros, l'uomo più famoso della sua generazione, il più grande mago che avesse mai frequentato Winter Hogwarts, secondo solo al leggen...dario Mago Gabriel, la cui esistenza, così lontana nel tempo e in un passato così diverso da quel difficile presente, sembrava quasi leggendaria.

Frankie Wilde, il precedente lord di Skagos prima che il padre di Benny, Timothy, lo diventasse, era a sua volta una leggenda che Benny non aveva mai avuto il piacere di conoscere, perchè, da un giorno all'altro, era sparito nelle nebbie gelate dell'apocalisse nucleare atomica invernale, ben prima che i suoi stessi genitori si sposassero. In realtà non molto prima. Vabbè, Benny non era un bravo ascoltatore, l'abbiamo già notato.

Ne andava abbastanza fiero del suo retaggio skagotto, Benny, anche se pensava che quello NewJerseroso fosse ben più epico e costellato di oscurità e ultraviolenza, mannari assetati di sangue e lunghe notti violentissime, che a un wannabe alfa mannaro gasavano tantissimo. Un'avventura nella neve e nelle terre selvagge sarebbe dovuto essere un sogno per un alfa in training, ma Benny in realtà lì non voleva esserci. Il Castelletto Wilde a Skagos era ancora intatto, e benché non ci fosse l'elettricità, suo padre Jimmy la cui anima apparteneva all'elemento dell'elettro dava al castello la corrente necessaria. E allora perché si erano trasferiti lì, in una grotta?!

Suo padre Timothy leggeva la mente e lesse questo monologo interno del ragazzo.

"Perché il mio terzo occhio skagotto ha individuato qui qualcosa che potrebbe servirci a ribaltare o confermare le sorti del pianeta." disse Timmy, e se l'avesse detto con la voce avrebbe avuto un tono epico, ma l'aveva comunicato telepaticamente, per cui senza voce, per cui abbastanza normale.

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ANGOLO DELLE AUTRICI

Ciao a tutt*, bentornati in questa storia!!! Questo capitolo ha dei toni un po' più tristi, spero non sia troppo depresso per voi!!! ''orz

Che ne pensate della nuova casata Wilde? Quanto vi manca il leggendario Frankie? A noi tantissimo T_T

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