Capitolo 65: fast and Baratheon 🌬

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In una sequenza con sotto la musica sothoryosa, i cinque si misero attorno all'auto, usando i poteri di Maverick di aeroplano per rendere l'auto più aerodinamica.

Evocò magicamente delle ali che montarono al tettuccio, e sotto le ali, proprio al lato dei finestrini (dettaglio che sicuramente non tornerà utile a fini di trama più avanti), delle eliche gigantesche e motori immensi più pesanti della stessa auto.

"Sei sicuro che così grossi servano?" chiese Cass un po' titubante, ma Argella, che aveva l'ADHD, stava saltando sul posto e facendo capriole in aria perchè dei motori immensi del genere la rendevano davvero felice. Pensava fossero una figata stratosferica.

Ormund tentò di usare il proprio fuoco per fondere le ali al tettuccio, ma il suo fuoco era talmente potente che quasi bucò l'acciaio.

"Stai attento con il tuo dracarys." lo ammonì Edric.

"Cos'è il dracarys? Il mio potere del fuoco?"

"Il tuo potere non è fuoco.. ma è fuoco draconico. Il tuo elemento è quello di drago, non di fuoco, anche se tua madre ha voluto tenertelo segreto."

I tre giovani Baratheon rimasero confusi e assoggettati a queste parole, ma Edric disse che dovevano continuare a montare l'auto e sbrigarsi ad andare a Nord, e avrebbe spiegato tutto strada facendo (vedrai che non sei più da sola etc etc).

Quando la punto di Stannis fu pronta, i cinque si allontanarono, ad ammirare lo spettacolo. Era bellissima. O, almeno, più bella di prima.

Grazie alla tecnica speciale di Maverick, ora l'autoplano (ora si chiamava così) era formidabile, anche se i posti a sedere erano comunque pochi, e pesava almeno sei volte tanto di prima con i motori immensi al MNOS che avevano innestato ovunque. Però aveva un aspetto davvero epico.

Nella tasca dei pantaloni di Ormund, l'anello di Stannis vibrò di felicità nel vedere la sua auto ridotta in quello stato epico, o almeno così pensò Ormund, anche se in realtà era il contrario e Stannis stava piangendo disperato in orrore.

"Io teletrasporto col potere spettro l'autoplano sul tetto del castello, voi raggiungetemi là con le valigie, ok?" disse Cass, che si smaterializzò assieme all'autoplano in una nuvola di fumo viola scuro molto scenografico.

Argella e Ormund schizzarono in camera loro, più vicino alle stanze private della lady loro madre, ma le parole di zio Edric rimasero nella sua mente. La verità su suo padre...

Avevano già preparato le valigie, ma Argella che era fortissima portò sia le sue che quelle di suo fratello (avendo il potere elementale dell'anima della lotta, Argella era capace di farsi crescere altre braccia, usando una tecnica dell'anima poco conosciuta capace di materializzare fisicamente il contenuto della propria anima: questa tecnica viene comunemente chiamata "stand" in quei di YiTi-cho e le Cinque Fortezze, ma non è comunemente usata a Westeros): infatti lo "stand" di Argella si materializzava come un enorme cervo oscuro, con delle corna immense e una corona rossa fiammeggiante su esse, e col corpo da uomo bara e tantissime braccia muscolose che spuntavano dal petto villoso (era un furry) e tenevano le valigie in mano, che in realtà erano zoccoli.

Ma... mentre stavano percorrendo i bui e umidi corridoi di Capo Tempesta, durante una notte buia e tempestosa, un lampo illuminò il loro cammino. Nell'ombra, una figura li stava osservando.

Alta e spettrale, dai lunghi capelli neri e il viso coperto da un lugubre velo.

I due ragazzi raggelarono sul posto.

"Lady madre!" bisbigliarono in coro, mentre lady Shireen usciva dall'ombra guardandoli male (se solo si fosse visto il suo viso).

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