Capitolo 66: cinque cervi che vanno a Nord 🦌🦌🦌🦌🦌

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"Dove state andando? Dovreste dormire." disse freddamente la donna che era anche loro madre.

"Argella, tu và, io..." iniziò Ormund eroicamente, sperando che sua sorella minore si offrisse di sacrificare il viaggio al suo posto, ma invece quella stronza di Argella prese l'occasione al balzo e scappò velocissima su per le scale, lasciando Ormund da solo.

"E che cazzo."

Shireen, con la tecnica della moltiplicazione del corpo, una tecnica di tipo spettro coniata al villaggio segreto di Leng, materializzò altre cinque sue copie e accerchiò Ormund, che si ritrovò schiacciato alla parete del castello.

"Dove stavate andando voi due?" chiese Shireen1.

"A quest'ora della notte?" Shireen2.

"Vi stavate nascondendo da me?" disse Shireen3.

Etc etc

Tutte e sei le mamme Shireen l'avevano ormai accerchiato.

Gli altri stavano già sicuramente partendo, forse erano già in viaggio per il Nord... senza di lui.

Ormund prese coraggio. Dietro di lui c'era il muro, ma di fianco una finestra...

"Scusa mamma..." sussurrò Ormund, prima di scattare verso la finestra e spalancarla, la pioggia che gli colpì la faccia.

"Ormund noooooo!!!" strillò Shireen, spaventata che ora suo figlio dall'essere un po' emo sia diventato proprio un selfharm suicide boy!

Il ragazzo dai capelli argento e rossi si fece coraggio e, saltando sul parapetto, si buttò nel vuoto...

...prima di venire afferrato dalle braccia fortissime dello stand di Argella, in volo nella autoplano di nonno Stannis!

L'autoplano planò (ce l'ha anche nel nome) dolcemente attorno al castello, mentre Ormund saliva sul sedile posteriore, dando un'ultima sguardo alla finestra da cui era saltato, a sua madre che era tornata un'ombra buia nel castello...

"Che storia zio." sussurrò Maverick, che era seduto davanti sul sedile del passeggero di fianco a Edric, che guidava. Maverick era vestito di tutto punto per un viaggio aereo: occhiali da aviatore nero scuro, giacca in pelle marrone piena di borchie e spille e scritte epiche, maglietta bianca con la scritta SUPREMO bianca su sfondo rosso quadrangolare, pantaloni jeans strappati apposta (seppur fossero effettivamente vecchi e datati a prima dell'Apocalisse) e stivaloni anfibi marroni anch'essi.

Cassana e Argella erano sedute al fianco di Ormund, troppo gasate per l'inizio della loro avventura, mentre invece Ormund aveva un po' di paura.

L'autoplano andava talmente veloce che stavano già lasciando le Terre della Tempesta, inoltrandosi nei territori delle Terre della Corona, ora Terre dell'Imperatore perché si diceva che su quelle terre ormai desertiche un imperatore crudele aveva preso il potere vacante.

Alla pioggia incessante delle Terre della Tempesta si era sostituita una tormenta di sabbia davvero orribile, che aveva oscurato i finestrini del aeroveicolo.

"Zio Edric, avevi parlato del fuoco di drago prima. Spiegaci ora!"

Edric sospirò, in modo rassegnato.

"È giunto il momento di sapere le vostre origini." Disse, oscuramente.

"Vostra madre ve l'ha tenuto nascosto perché è un retaggio molto difficile da accettare... ma solo alcune persone speciali posseggono il Fuoco di Drago, persone che discendono da una stirpe particolare: la Stirpe del Drago.

Sono ormai pochi coloro che hanno sangue di Drago nelle vene, e si dice che sia stato proprio quel sangue particolare uno dei catalizzatori dell'Apocalisse!!!"

I ragazzi fecero 😲, tranne Maverick che stava guardando qualcosa a terra dal suo finestrino.

"Prima dell'apocalisse c'erano tre famiglie principali di sangue di drago: la casata principale, i Targaryen, e le sue due cadette, gli Uchiha e i Blackfyre... e vostro padre era un..."

"Pa', c'è qualcosa..." lo interruppe Maverick.

"Non ora!" lo sgridò Edric, che era proprio sul culmine della sua storia.

"Ma c'è qualcosa che si sta avvicinando!"

"Fammi finire, cosa vuoi che si stia avvicinando? Comunque, bimbi, vostro padre era..."

Un lampo illuminò la cabina tutto ad un tratto!

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