Capitolo 43- Il misterioso Damien 🔥🧨🎇

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La telecamera si staccò un momento per un problema di connessione (fa un po' schifo il bluetooth durante la lunga notte, scusate). Quando si riattivò la telecamera con un melodioso dlin dlon🎵 di connessione stabilita, i ragazzi stavano nell'altra saletta attorno al fuoco, insieme a tutta la family. Ovviamente se vi ricordate prima c'era solo una saletta e il fuoco era subito dopo l'entrata della torre, ma siccome mi scocciava scrivere di troppi pg che interagiscono allo stesso momento ho spostato Shawn Michaels e i suoi figli biondissimi in un luogo che mi sono appena inventata. Ovvero l'altra saletta della torre, col fuoco.

Shawn era intento a farsi il suo sonnellino di bellezza - fa bene alla pelle, tutti sanno; sua figlia Kat era intenta a rifarsi le unghie e aveva tirato fuori una scatoletta di legno zebrata in cui teneva una miriade di smalti e limette varie; Owain invece aveva preso a tartassare di domande Damien, domande alle quali lui rispondeva a monosillabi; Bret invece era lì seduto e continuava a cercare di togliersi vari pruriti mormorando "maledetta allergia alla polvere".

Brad invece se ne stava lì a fissare il suo nuovo migliore amico, cercando di assorbire ogni singolo dettaglio della sua figura. Ora che si era tolto il mantello azzurro e bianco si era rivelato essere davvero muscoloso, per quanto minuto di corporatura. Indossava una sorta di tutina azzurra come il cielo pre-apocalittico, che sembrava solo una canottiera, ma in realtà essendo che i pantaloni erano uguali identici era una tutina. Aveva una striscia bianca glitterosa (e se Brad ci avesse visto meglio avrebbe visto che erano fiocchettini di neve magica e non semplici glitter da babbani) ai lati delle gambe (quindi erano due strisce) e degli stivaletti bianchi davvero stretti che evidenziavano quanto fossero mini i suoi piedini, non che Brad ci avesse fatto caso. Brad per un momento si chiese se non fosse un Arryn, essendo che era vestito di blu e bianco, però poi lo escluse perché l'azzurro era troppo chiaro per essere blu. Di una cosa però era certo: quei polsini bianchi che gli fasciavano appunto i polsi e il fatto che avesse dei guanti a mezzedita di pelle bianchi suggeriva che era sicuramente un tipo lotta. Brad era emozionato, non aveva mai pensato di trovare un amico e di essere così fortunato che fosse addirittura di tipo lotta! Sopra alla tutina azzurrina, a cingergli la vita davvero stretta, c'era una cintura di pelle bianca abbastanza larga, con attaccato un coso, non so come si chiama, con dentro una daga, o forse era un coltello da criminale. A Brad non importava. Ormai Damien era il suo migliore amico, e lo sarebbe stato per sempre.

"Accidenti, continua a prudermi tutto!" sbuffò Bret mentre le sue unghie continuavano a cercare di eliminare il fastidio dal suo corpo.

"E dunque, giovane nuovo arrivato, l'eroe che fu promesso ti pone un quesito." strillò Owain, euforico come al solito. "Il tuo lignaggio è nobile?"

Damien lo guardò in silenzio per qualche secondo.

"Nì."

Owain attese con una faccia concentratissima che il ragazzo elaborasse.

Ma non elaborò.

"Senti, stai dando fastidio!" Brad sbuffò, scoccando un'occhiata glaciale a quel truzzo di suo fratello. "Non vedi che non ti risponde? Damien, vero che è fastidiosissimo?"

"No." Damien scrollò le spalle.

Brad non si scoraggiò, e si girò di nuovo verso Owain. "Visto? Ha detto che sei fastidioso!" gongolò. Damien alzò un sopracciglio, ma non disse nulla.

"Ma non l'ha detto, mio nobile fratello." Owain gli fece notare. Brad non lo ascoltò.

"Oh my Gods, ma quanto siete stupidi tutti?" Kat fece dal suo angolino mentre disegnava dei pattern zebrati con la sua penna-smalto magica sulle sue unghie rosa. "State facendo casino, non vorrete svegliare daddy? Ancora gli vengono le rughe..."

Brad alzò gli occhi al cielo, e si avvicinò a Damien sul tronco che stavano usando come panca davanti al falò.

"Ti va di andare a caccia?" sussurrò, completamente gasato all'idea di avere un partner di caccia.

"Maledetta polvere del cazzo!" Bret starnutì, senza star ascoltando la conversazione perché era in preda al prurito peggiore della sua vita. Damien fece un sorrisino.

"Ok." Damien rispose a Brad.

Brad schizzò in piedi completamente euforico. Non vedeva l'ora di fargli vedere come era bravo a controllare la neve per strozzare gli animali selvatici! Chissà come sarebbe stato contento il suo nuovo bestie forever, magari gli avrebbe persino fatto i complimenti!

I due ragazzini appena diventati besties, apparentemente, secondo Brad, uscirono dalla torre rifugio e si avventurarono nella neve. Prima di uscire, Damien lanciò un ultimo sguardo verso Bret che continuava a starnutire e stare male di merda, e fece un piccolo risolino.

"Sai," mormorò a Brad una volta fuori dal rifugio, con un sorrisino divertito sulle labbra, "Su quella maglia c'era un sacco di polvere urticante."

Brad sgranò gli occhi che non ho mai descritto ma di sicuro erano di un colore noiosissimo. La sua faccia era confusa.

"E..e come mai?" chiese.

Gli occhi meterofobici di Damien, che fuori al freddo erano color ghiaccio, si illuminarono. "Scherzetto." ridacchiò.

Brad gettò uno sguardo dentro la torre, vedendo suo padre che aveva sempre idolizzato in preda alle convulsioni per terra tanto che gli prudeva tutto. Si rese conto che metaforicamente nella sua mente era di fronte ad un bivio. Chi avrebbe scelto, suo padre o il suo nuovo migliore amico di sempre per sempre? Si bloccò in silenzio per qualche secondo, ma la vista della faccina innocente e gli occhioni azzurri del suo nuovo bestie gli sciolsero il cuore di tipo ghiaccio, che prese a battere un po' più velocemente.

"Ma sei...un genio!" disse, completamente incantato.

Damien fece un ghigno totalmente non malefico, anzi, molto innocente e carino, e i due si avviarono nella neve.

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