Capitolo 12 - I Royce junior (parte 1)

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Ma spostiamoci più a sud, ma in realtà non troppo a sud, diciamo a sud-est, oltre l'Incollatura, nel mezzo delle Montagne della Luna che si trovavano in quella regione che un tempo veniva chiamata "Valle di Arryn". Su uno dei promontori montuosi che davano sul mare, ora ricoperti da ghiacciai perenni, un'enorme castello splendeva come il fuoco in quell'oceano di ghiaccio pallido.

Runestone, uno dei più antichi castelli dell'intera Westeros, costruito in granito rosso e arenaria e rifinito di bronzo, brillava nel vago tramonto di Westeros, che tanto tramonto non era dato che il sole non brillava nemmeno così tanto.

In groppa ad un enorme uccello che sembrava solo vagamente uno struzzo, ma a guardarlo meglio ci si rendeva conto che aveva le zampe invece delle ali e una lunga coda da rettile, c'era un personaggio nuovo: una ragazza, un po' più vecchia dei ragazzi descritti in precedenza in questa fantastica fanfiction (ricordatevi di mettere la stellina a questo capitolo ;) ), dai capelli biondi e boccolosi e gli occhi blu, in effetti dello stesso colore blu NewJerseroso di Benny Wilde. Dalla stazza decisamente più grossa e massiccia e poderosa, la ragazza, ricoperta di pellicce tenute assieme da fibbie di bronzo, spronò la bestia giù per un versante della montagna.

"Avanti, Pallina! Dobbiamo andare ad avvisare quei due che la cena è pronta!" disse la ragazza con un tono gentile e un po' da himbo (herbo, al femminile), mentre Pallina, l'enorme cavalcatura, saltava giù da un precipizio.

Atterrò metri sotto con una grazia che una bestia di dieci metri non avrebbe dovuto avere, e corse velocissima per il versante scoglioso della montagna, saltando con agilità i gatti-ombra che le soffiavano contro, gli speroni acuminati di roccia e altre robe che si trovano in montagna.

Quando la sua cavaliera scorse un solco in una montagna vicina, la spronò ancora più veloce, e infine vide un lampo saettarle davanti.

"Eccovi!" chiamò lei, smontando dalla creatura. "Elettra, Smeralda! È ora di cena, basta giocare!"

Con la velocità di un fulmine ed effettivamente anche un fulmine vero e proprio, dato che apparteneva all'elemento dell'elettricità, si fiondò sul suo snowboard dalle bande colorate giallo fluo una ragazza, quasi alta e forte quanto la bionda, dagli occhialoni da snowboard sul viso e i capelli biondo-ramati legati in una lunga coda di cavallo sbarazzina ed epica.

"Ciao, Esme." la salutò Elettra Royce Dondarrion, la ragazza in questione ed elettrosnowboarder, cugina minore di Renesme detta Esme (chiamata così in onore della regina del NewJerseros) Royce Strutter, la ragazzona bionda che cavalca Pallina. Al suo fianco, più aggraziata, si posò sul suo snowboard rosa Smeralda Hersey, figlia di lord Cesaro Claudio Hersey, principale alleato di casa Royce di Runestone. Smeralda aveva i capelli rossicci e gli occhi verde smeraldo, retaggio dei suoi antenati che facevano parte dei clan delle montagne, infatti era mezza bruta da parte di genitore 2, Sheamus il bruto di smeraldo, così chiamato nella Valle.

"Stiamo arrivando. Finiamo di fare il giro della morte attorno al Monte Dente di Licaone, e siamo al castello." disse tutta epica Elettra, non togliendosi gli occhialoni dal viso pallido. Ma Esme negò. "No, zio Beric mi ha chiesto di chiamarti prima, devi convincere tuo fratello a mangiare. Non esce dalla sua stanza da giorni, quell'hikikomori!"

Esme ed Elettra non sapevano bene cosa volesse dire la parola "hikikomori", anche se aveva un qualche suono di Yi-Ti, ma i loro padri la dicevano spesso, dunque voleva sicuramente dire qualcosa prima dell'apocalisse.

"Che palle, quel nerd." borbottò Elettra, salutando l'amica Smeralda, che, con un balzo elegante, tornò ad allenarsi sulla neve fresca, mentre Elettra era costretta a seguire la cugina Esme, spingendo lentamente dietro Pallina il suo snowboard speciale, rivestito di pietre preziose e rune della sua famiglia.

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