La scuola venne ricostruita nel giro di qualche settimana, ma le lezioni vennero sospese fino all'inizio del successivo autunno.Il funerale di Harry Potter fu, nel più macabro senso possibile, l'evento dell'anno. Si presentarono più persone di quante il cimitero di Godric's Hallow potesse contenerne. Alcune avevano conosciuto il ragazzo che era sopravvissuto, altre si erano presentate solo per omaggiare un personaggio famoso.
''Harry non l'avrebbe voluto cosi'' sussurrai a Ron. Era in piedi alla mia destra, lo sguardo perso nel vuoto.
La sua tomba era proprio accanto a quella dei genitori, Lily e James.
La Mcgranitt stava facendo un discorso nobile, sul sacrificio di Harry per la comunità.
Harry non avrebbe voluto nemmeno quello, pensai.
Mi soffermai a guardare la corona di Narcisi giallo tenue, che Draco teneva tra le mani.
Non Draco, il Ministro della Magia, mi corressi mentalmente.
Fece un passo avanti e la posò alla base della lapide. Si inginocchiò e chinò il capo in segno di rispetto. Distolsi lo sguardo.
Feci un passo indietro, poi un altro, e un altro. Cominciai a spintonare persone con molta poca grazia ed uscii dal cimitero. Le strade erano deserte, il paese silenzioso.
Guardai alcune delle case e le riconobbi. Eravamo entrati in quelle case, entrati in quelle vite e li avevamo costretti ad obbedire o morire, me lo ricordavo bene.
Sedetti sul bordo del marciapiede.
Ero viva, stavo bene, la vita che mi si prospettava davanti era tranquilla. Probabilmente felice. Come era possibile? Io che avevo ucciso, avevo depredato, avevo torturato.
Io ero viva, e lui, lui era morto.
''Sersi'' mi sentii chiamare da una voce che conoscevo fin troppo bene, cosi pacatamente che fu quasi come un sussurro. Non mi voltai, non potevo.
Alzai il braccio destro e indicai una casa in fondo alla via.
''abbiamo ucciso marito e moglie lì'' dissi con una voce distante, rievocando un passato non cosi lontano.
''Sersi'' chiamò ancora. Girai la testa quel poco che bastava per guardare la punta delle sue scarpe eleganti, di prima fattura, probabilmente costosissime.
''non farti questo'' sussurrò ancora.
Sorrisi, dentro mi sentivo morire, ma sorrisi. ''non sono come te, Ministro. Probabilmente non lo sarò mai, ma credimi, vorrei.''
''ti è stata data una seconda possibilità, è cosi che vuoi passare il resto della tua vita? Tra i rimpianti? Non puoi vivere nel passato.'' il suo tono era docile, non voleva farmi una ramanzina, voleva consolarmi in qualche modo.
''dovrei essere ad Azkaban...''
''no.'' colsi subito la rabbia nella sua voce. ''No.'' ripetè.
Mi voltai a guardarlo, aveva un completo nero fatto su misura, i capelli tirati leggermente indietro, gli occhi tra il grigio ed il verde. Non un segno di rimorso sul suo volto.
Era bellissimo, ed era fuori contesto al massimo. Io al contrario, ero sicura di riflettere il mio stato d'animo, con i capelli raccolti un una coda disordinata, le unghie mangiate a sangue, un trench nero chiuso sul davanti come se fosse stata una vestaglia da notte, sotto non ricordavo nemmeno cosa indossavo.
La vita era stata difficile ultimamente, più di quanto potessi sopportare in realtà.
E malgrado tutto, non lo era stata quanto avrei davvero meritato.
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Stirpe.
FanfictionCOMPLETO. -- Nata da una nobile e antica famiglia di maghi purosangue Serpeverde. Si trasferisce dopo il quarto anno e viene smistata in Corvonero. La storia di un mondo magico distorto. Sacrificio, amore e crudeltà. Dopotutto i cattivi sono solo e...