Cap. XXVIII

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Passai a trovare Harry più volte al giorno durante quella settimana.
Ogni giorno che passava sembrava stare peggio.
Ma era proprio questo il punto, senza distrazioni e senza i consigli dei suoi amici, si sarebbe dovuto per forza convincere di andare al Ministero. Era da solo col suo dolore, in una noiosa stanza.

''Harry'' dissi sedendomi sul letto ''come stai?''

''male. Non sopporto stare qui e non fare assolutamente nulla. Non posso dormire, gli altri non vengono a trovarmi o a dirmi niente. Non capisco.'' disse posandosi una mano sugli occhi.

''hanno gli esami da preparare Harry'' dissi io. Mi dispiaceva essere in parte la causa del suo stare male, ma non avevo scelta.

Lui sembrò arrabbiato ''e allora? Non vengono dal loro migliore amico per studiare? É da Hermione, ma non è da Ron.''

Gli presi la mano e gliela tolsi dagli occhi in modo da poterli guardare.  Erano estremamente rossi, sembrava distrutto.

''Harry dobbiamo andare al Ministero, se loro non vogliono saperne più niente andrò io con te, ma non puoi stare ancora cosi.''  Questa era sul serio l'unica soluzione perchè potesse tornare a dormire normalmente, o almeno speravo. Non conoscevamo le cause dei suoi incubi.
Ma cercai di convincermi che un po' lo stessi aiutando.

''si, hai ragione. Non ne posso più.'' ammise.

Io sorrisi per un istante, ma mi sbrigai a nasconderlo. Ero cosi contenta di essere riuscita ad ottenere quello che volevo, non mi sembrava vero.

''quando vuoi andare?'' chiesi

''stanotte?''

Io scossi la testa ''non ha senso andare di notte, possiamo andare durante il giorno, no? Sarebbe meno sospetto entrare al Ministero di giorno che irrompere in piena notte.'' gli feci notare.

''come possiamo andare di giorno? Non possiamo uscire dal Castello.''

''la Umbridge... a San Valentino ha lasciato me e Draco usare il suo caminetto per andare a Diagon Alley... potrei convincerla a farmelo usare'' feci una pausa. Harry sembrava sorpreso dal fatto che la Umbridge avesse fatto una cosa del genere.

''posso dirle che c'è un'emergenza con mia madre e devo andare a parlarle al Ministero, senza farti vedere verrai con me.'' dissi poco dopo. Lui sembrava essersi convinto.

''come faremo ad entrare? La guardia all'entrata fa depositare la bacchetta e chiede il motivo della visita.'' mi fece notare lui. Ci riflettei per un momento.

''dirò a mia madre della cosa. Le chiederò di avvertire la guardia e dirle che stiamo entrando per andare a trovare lei.''

''e le bacchette?''

''a cosa ci servono Harry? Dobbiamo solo prendere una cosa'' in realtà sapevo benissimo che entrare senza bacchette sarebbe stata una follia. Probabilmente una volta presa la profezia, senza bacchetta Voldemort l'avrebbe ucciso all'istante e non potevo permetterlo. Avevo bisogno di un piano.
Ma ci avrei pensato in seguito.
''e se la porta è chiusa? E se succede qualcosa? Non possiamo entrare senza bacchette, Sersi.'' insistette.

''hai ragione, dobbiamo trovare un modo di liberarci della guardia. Che ne dici? Uno di quei dolcetti strani dei gemelli? Lo facciamo svenire o sanguinare per un po' e sgattaioliamo dentro.''

''d'accordo.''

Non era un piano ben pensato, ma non doveva esserlo per il momento. Doveva solo sembrare che lo fosse, in modo che Harry si convincesse.

''Bene, adesso vado, ho lezione fra poco. Ci vediamo prima di cena.'' Lui sembrò rattristirsi, ma dovevo andare.

Nei corridoi cercai ovunque Draco e finalmente lo trovai vicino l'aula di trasfigurazione.

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