Mi ritrovai nel negozio a Notturn Alley in cui Draco mi aveva portato il giorno di San Valentino.Pensai che avrei preferito morire che prendere il Nottetempo. Ma non avevo nessun altro modo per raggiungere la casa di Sirius. Non sapevo usare la metro fino a lì, non sapevo smaterializzarmi, Voldemort non mi aveva nemmeno mai spiegato come si facesse, non gli interessava.
Immersa nei miei pensieri, uscii dal negozio senza badare troppo al proprietario. Camminando per Notturn Alley, notai che nessuno tra i maghi e le streghe presenti osava alzare lo sguardo su di me.
Avrebbe dovuto farmi sentire potente sapere che avevano paura anche solo di guardarmi?
Beh, non era cosi.
Mi sentii come non esistere, invece. Non ero più una persona in carne ed ossa, ero una minaccia vagante per il mondo magico.
Nessuno mi avrebbe chiesto come stavo, nessuno mi avrebbe domandato se mi servisse aiuto.
Nessuno si sarebbe mai più avvicinato a me.Affrettai il passo e dopo qualche minuto mi ritrovai a Diagon Alley, davanti alla banca. Non sapevo nemmeno che giorno fosse, ma arrivata alla via principale, capii che doveva essere metà settembre il che giustificava la massiccia presenza degli studenti di Hogwarts che affollavano i negozi per compare il necessario per la scuola. Ebbi un tonfo al cuore quando mi resi conto che in effetti avrei potuto incontrare chiunque. Cercai di non dare troppo nell'occhio mentre camminavo per la strada, ma con quel vestito rosso scuro, stile medioevo, era impossibile. Soprattutto perchè gli altri studenti avevano già la divisa, o altri ancora, erano vestiti come Voldemort avrebbe detto, 'da sporchi babbani'.
L'unica a stonare ero io.Mi accorsi di un nuovo negozio. Era più che altro impossibile non vederlo. Doveva trattarsi di quello dei fratelli Weasley, data la specie di loro gigantografia apposta fuori.
Passando gettai un'occhiata curiosa alla vetrina.
Era pieno zeppo di studenti.
Ebbi quasi un infarto quando riconobbi i capelli di Hermione. Era girata di spalle.
Mi stavo lasciando troppo andare.
Forse ero depressa, forse ero disperata. O magari ero già impazzita.
Una parte di me sperava di incontrare qualcuno.
Volevo essere rassicurata, accertarmi che le persone non si fossero totalmente scordate di me.
Volevo che qualcuno mi ricordasse che ero ancora una persona o lo ero stata in quella che sembrava essere una vita fa.Mi odiano, ricordai a me stessa, cercando di scacciare quelle fantasie.
Affrettai il passo e svoltai l'angolo.
Le nostre strade si erano ormai separate, soprattutto la mia e quella di Harry, fantasticare non avrebbe portato a nient'altro che sofferenza.
Eppure faceva dannatamente male, non riuscivo a sopportarlo.Alla fine mi ritrovai alla fermata del Nottetempo che, a mio malgrado, sembrò l'unico modo per poter arrivare dove dovevo. La rabbia e la grinta di quella mattina, uscita dal Ministero, erano ormai scomparse. Erano state sostituite dalla malinconia provata davanti alla vetrina di quel negozio. Dalla consapevolezza di essere diventata un soggetto da evitare.
Di essere rimasta sola.Arrivata a Grimmauld Place, mi chiesi cosa ci stessi facendo li, e non trovai risposta. Mi sentivo tremendamente stanca e stufa di ogni cosa.
Mio padre mi avrebbe aiutato? E come poteva?
Mi sedetti sulle scale del numero 11, fissando la strada.
Non avere nessuno su cui contare era la mia più grande maledizione.
Stare male e non poterlo dire. L'unica cura era semplicemente non farci troppo caso durante la giornata. Ignorarmi. Ma così avrei smesso davvero di esistere.Tutte quelle verità, che tanto disperatamente avevo cercato di evitare, mi ricaddero addosso senza pietà.
Mia madre si era disinteressata a me per un posto al Ministero.
Draco stava escogitando chissà quale piano per uccidere Silente e non l'avrei rivisto chissà per quanto.
Non avevo amici.
Mio padre era a cinque metri da me ma non avevo nessuna forza per incontrarlo.
Fissavo la strada deserta, arroventandomi il cervello.
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Stirpe.
FanficCOMPLETO. -- Nata da una nobile e antica famiglia di maghi purosangue Serpeverde. Si trasferisce dopo il quarto anno e viene smistata in Corvonero. La storia di un mondo magico distorto. Sacrificio, amore e crudeltà. Dopotutto i cattivi sono solo e...