Cap. XII

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Passai il resto del weekend pensando a quello che era successo.
Il suo comportamento era sempre cosi altalenante, e per me che avevo bisogno di sicurezza e costante rassicurazione, era un bel problema.
Avevo bisogno di etichettare le cose, non perché fosse necessario, ma per chiarezza mentale.
Gli amici erano amici, poi c'erano le persone di cui non potersi fidare, le persone da tenere lontane e così via. Ognuno di loro doveva rientrare in una categoria, ma Draco era l'eccezione a questo mio schema.
Mi faceva mancare la terra sotto i piedi, e non sapevo gestirlo.
La confusione che avevo in testa contribuì a cancellare l'ultimo briciolo di motivazione che avevo in corpo.
Non riuscivo a concentrarmi  per i G.U.F.O. ;
Il terzo capitolo del libro era quasi impossibile;

Non facevo altro che pensare, ricordare e rivivere quel momento.

Draco si allenò sul campo da Quidditch per l'intera domenica. Ogni tanto, stando ben attenta a passare inosservata, salivo sulla torre di astronomia e seguivo i suoi allenamenti.
Si vedeva molto poco ma Draco lo riconoscevo sempre, i suoi capelli, alla luce del sole, sembravano quasi bianchi.
Cosi passavo le mie giornate, a cercarlo con lo sguardo.
Sarei rimasta in quel limbo se non avessi preso una posizione, se non fossi riuscita a metterci un'etichetta.
Il Lunedi mattina, entrai nella Sala Grande con due obbiettivi: fargli capire cosa provavo; capire cosa provava lui.

Nemmeno a scommetterci, non c'era. Mi sedetti al tavolo dei Grifondoro vicino gli altri, e sospirai.

''buongiorno''

''buongiorno '' risposero tutti. Harry mi fece spazio.

''passato un buon weekend?'' chiese Hermione mentre leggeva la Gazzetta del Profeta.

istintivamente sorrisi ''si, diciamo. Tu?''

''si abbastanza. Ho studiato praticamente tutto il weekend'' rispose Hermione.

Che vita entusiasmante.

''che farai per le vacanze?'' Mi chiese Harry.

''tornerò a casa, sicuramente'' dissi mentre mettevo la colazione nel piatto.

''si, anche noi'' disse Ron

''guardate un po' chi sta entrando'' intervenne Ginny. Era Pansy insieme agli altri, Draco non c'era.

''ah, alla fine hai..emh..risolto con lei?'' chiese cautamente Harry, riferendosi alla sfuriata dell'altro giorno.

''Non le ho più parlato e sinceramente non penso che lo farò. Draco ha detto che era solo una scena, che lei fa sempre cosi'' spiegai, facendo spallucce.

''anche se non sopporto Pansy, direi che comunque lui si è comportato da barbaro, veramente.'' aggiunse Hermione ripiegando la gazzetta e posandola sul tavolo.

Non risposi, volevo cambiare discorso.

''come vanno le cose tra voi?'' chiese lei.

Non c'era modo di farlo.

''vanno bene, credo.'' Mi guardò stupita, come se per lei non fosse possibile portare avanti un qualsiasi tipo di rapporto con quel ragazzo.

''credi?'' alzò un sopracciglio. Voleva a tutti i costi un resoconto negativo sull'accaduto?

''mi ha baciato'' confessai.

Sembrò che per un instante tutti avessero trattenuto il respiro.

''ti ha.. baciato? '' chiese Hermione, sconvolta.

''si, cosi di punto in bianco. Mi ha afferrato il viso e mi ha baciato.'' Continuai. Ero soddisfatta, l'espressione di Hermione era impagabile. Non era successo niente di spiacevole, anzi.

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