''Non possiamo fare molto, te ne rendi conto, Harry?'' disse Hermione leggendo la gazzetta del profeta di quella mattina.La gazzetta parlava quasi solo esclusivamente della fuga di Silente, di come avesse cercato di attentare al Ministero, creando un esercito di maghi. Era un vecchio pazzo, andava allontanato cosi come tutti coloro che gli erano stati fedeli, che gli erano stati vicini.
''la Umbridge ha intenzione di anticipare i G.U.F.O. quindi anche se volessimo fare qualcosa, non ne avremmo nemmeno il tempo.'' concluse lei, frustrata.
''a me sinceramente non importa proprio niente di questi esami, c'è ben altro di cui preoccuparsi.'' disse Ron ed Hermione lo guardò storto, ripiegando la Gazzetta e poggiandola sul tavolo.
''tu che ne pensi, Sersi?''mi chiese lei, nella speranza che condividessi la sua preoccupazione.
''gli esami sono importanti, ma non sono fondamentali. Mi accontenterei, in una situazione del genere, anche di un voto basso pur di fare qualcosa.'' avevo ben poco da poter condividere con lei in realtà, e l'ansia per gli esami non rientrava in quel poco.
''ben detto'' dissero i gemelli in coro.
''Harry, sei stranamente silenzioso.'' fece notare Hermione, che delusa dalla mia risposta, voleva cambiare argomento. Lui era completamente soprappensiero e fissava una forchetta.
''Harry?'' domandò ancora Hermione.
Ad un tratto sembrò tornare sulla Terra.''non sono silenzioso, semplicemente non ho niente da dire sull'argomento. Non mi importa niente degli esami.'' tagliò corto, tornando a fissare la posata.
Hermione cominciò una filippica sul perché gli esami fossero importantissimi ecc ecc ecc.. ma a nessuno importava. Tutti avevano la testa completamente altrove.
''dopo pranzo c'è la partita Serpeverde contro Corvonero, vai?'' mi chiese Ron.
''non lo so, se Luna va, allora si.'' E Luna annuì.
''beh, allora facci sapere se qualcuno di loro è caduto dalla scopa, cosi festeggiamo.'' Commentò Ron, cupo.
Dopo pranzo io e Luna ci dirigemmo verso lo stadio di Quidditch. Era una bella giornata per essere inverno, e anche se faceva freddo i raggi del sole erano abbastanza caldi da rendere l'atmosfera comunque molto piacevole.
Avvicinandoci allo stadio, cominciammo a sentire le grida degli studenti pronti ad accogliere le loro squadre. Salimmo sugli spalti e ci sedemmo.
Per prima entrò la squadra dei Serpeverde, poi la squadra della mia casa.
Notai Draco ed ebbi un tonfo al cuore. Il verde era indubbiamente il suo colore.Venne lanciata in aria la pluffa e cominciò il gioco. Per buona parte del tempo Draco stette fermo più in alto degli altri, aspettando di vedere il boccino.
Era come un aquila, un predatore in attesa di scorgere la sua preda.
Ad un tratto si mosse, salendo di quota per poi andare giù in picchiata.
Ogni suo movimento era calcolato ed elegante, fluido, deciso.
Poco dopo atterrò al centro del campo col braccio alzato, aveva preso il boccino. Gli studenti Serpeverde esplosero in urla di gioia, corsero al centro del campo e cominciarono a festeggiare il loro campione.''beh, è stata una partita rapida oggi.'' Osservò Luna raggiante, disinteressata totalmente del fatto che la squadra della sua stessa casa avesse perso. ''penso che andrò a prendere del budino.'' e detto questo si alzò e se ne andò, saltellando.
Puntai i miei occhi nuovamente su di lui.
Ero totalmente persa. Era uno stupido ma anche un cercatore impeccabile, talmente bravo e sicuro di sé quando giocava da renderlo ancora più affascinante ai miei occhi .
Come una calamita, sentii il bisogno di avvicinarmi a lui, di congratularmi perfino.
Volevo la sua attenzione, volevo che mi guardasse come io guardavo lui.
Scesi dagli spalti e mi diressi al centro del campo, dove era intento a vantarsi e a raccontare i dettagli di come avesse preso il boccino d'oro, come se tutti non gliel'avessimo appena visto fare poi, ironico.

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Stirpe.
Fiksyen PeminatCOMPLETO. -- Nata da una nobile e antica famiglia di maghi purosangue Serpeverde. Si trasferisce dopo il quarto anno e viene smistata in Corvonero. La storia di un mondo magico distorto. Sacrificio, amore e crudeltà. Dopotutto i cattivi sono solo e...