Cap. XXVII

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''giorno'' Mi disse Hermione appena arrivai al tavolo.

''giorno'' risposi, un po' freddamente. ''dove sono gli altri?''

''all'ora di pranzo c'è la partita, ricordi?'' mi disse lei, senza guardarmi, leggendo la Gazzetta.

''ah'' Mi ero scordata completamente della partita contro i Serpeverde.

''tu vai?'' mi chiese Hermione, e lanciò un'occhiata strana a Neville, che scosse la testa.

Sorseggiai lentamente il succo pensando a cosa rispondere e al perchè di quello strano sguardo tra loro due.

''è l'ultima partita della stagione, quella per la coppa'' mi fece notare Neville. ''è importantissima per Harry'' concluse.

''si, certo andrò'' dissi. Sembrava che quella fosse la risposta che si aspettavano da me.

''Ci vieni con noi?'' mi chiese Hermione. Io annuii.

''ci vediamo dopo, allora?'' io annuii ancora. Lei si alzò dal tavolo e mi disse ''ci vediamo alla tribuna dei Grifondoro.'' e sottolineó Grifondoro.

C'era qualcosa che non andava, pensai, nel suo atteggiamento. Stava tramando qualcosa.

All'ora di pranzo mi diressi verso lo stadio di Quidditch. Era una bella giornata di sole e si stava parecchio bene all'aperto. Camminai con calma guardandomi intorno. In lontananza si potevano sentire già i cori dei Serpeverde che cantavano 'Weasley è il nostro re'.

Individuai subito Hermione che teneva il braccio alzato per farsi vedere. Salii le scalinate e mi sedetti vicino a loro, c'era anche Luna, indossava un cappello a forma di leone.

Le squadre entrarono in campo.  Draco sfrecciò con la sua scopa proprio davanti agli spalti dei Grifondoro.
Lo guardai con un misto di amore e odio.
Hermione ogni tanto mi lanciava un'occhiata di soppiatto. Stava cercando di capire chi stessi guardando, a chi riservassi le mie attenzioni.
E se mi avesse invitato a sedermi accanto a loro proprio per osservare ogni mia reazione?
Capii subito il suo piano, cosi mi sforzai di guardare solo Harry. Era una prova.

I Serpeverde giocarono in modo molto aggressivo, cercando di indirizzare i bolidi contro chiunque, soprattutto contro Harry.

Dopo circa dieci minuti i cercatori individuarono il boccino. Sia Draco che Harry cominciarono a lanciarsi all'inseguimento. Draco afferrò la divisa di Harry e cercò di tirarlo giù dalla scopa.

''scorretto, dannatamente scorretto, è un fallo quello, ma dove sta guardando l'arbitro?'' strillò Hermione. Io non dissi nulla. Anche Neville inveì contro l'arbitro, come anche altri Grifondoro che avevano notato il gesto di Draco.

Ad un tratto entrambi volarono in picchiata contro una delle colonne dello stadio, Harry riuscì a deviare giusto in tempo e afferrò il boccino. Draco invece, che andava più veloce di Harry non fece in tempo a cambiare direzione e impattò contro la colonna.

Mi alzai in piedi, di scatto, senza riflettere. La partita terminò e tutti gli studenti si riversarono al centro del campo.

Draco uscì dalla colonna, sembrava stare bene, anche se zoppicava leggermente. Subito gli studenti di Serpeverde corsero nella sua direzione e lo aiutarono.

Scesi con Neville ed Hermione al centro del campo, ci ritrovammo in mezzo agli altri Grifondoro che festeggiavano e urlavano in coro il nome di Harry, ma non potei fare a meno di continuare a fissare Draco.

''Sersi!'' strillò Harry. Sembrava felicissimo.

Io gli sorrisi. Lui venne verso di me, mi sollevò e mi baciò. Tutti i Grifondoro cominciarono ad applaudire.
Veramente imbarazzante.

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