Cap. XIX

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''possiamo parlare?'' mi chiese Draco la mattina successiva, sembrava leggermente preoccupato.

Ero seduta al tavolo dei Corvonero per la colazione, quella mattina mi ero svegliata insolitamente prima ed ero subito scesa. Ad un tratto Draco si era alzato dal tavolo ed ora era lì, in piedi dietro di me.

''d'accordo.'' risposi, mi alzai e lo seguii fuori dalla Sala Grande.
Lo osservai mentre camminavamo, cercando di intuire quale fosse la ragione di tutta quella preoccupazione.
Uscendo incrociammo Harry, Hermione e Ron, che entravano per la colazione.
Harry aveva uno sguardo triste, gli gettai un occhiata di soppiatto, per non farmi vedere.

Draco si fermò più avanti, prese un grande respiro e mi disse ''volevo dirtelo prima di chiunque altro, anche perchè penso di saperlo prima di chiunque altro.'' fece una pausa, e mi guardò.

''papà mi ha detto che tuo padre sta avendo problemi al Ministero.'' seconda pausa, poi aggiunse ''probabilmente perderà il lavoro.'' fine delle pause.
Eccola lì la notizia bomba.

''cosa?'' chiesi, totalmente sorpresa ''perchè? Che è successo?''

''al Ministero stanno succedendo delle cose e tuo padre ha espresso un po' troppo apertamente il suo disappunto. Penso abbia protestato in qualche modo...non so altro, mio padre ha solo detto che probabilmente verrà mandato a casa per essersi ribellato agli ordini di un suo superiore. Deve aver combinato qualcosa di grosso, comunque.'' mi spiegò a grandi linee.

''non posso crederci. Devo scrivergli.''

''ehm..'' cominciò, voleva mettermi in guardia ''stai attenta a quello che scrivi..non esagerare con le affermazioni.'' si avvicinò e mi disse all'orecchio ''non sempre la posta è privata.'' poi mi lanciò un'ultima occhiata per vedere se avessi capito e fece per andarsene.

Corsi subito a prendere una pergamena e la mia piuma. Pensai a lungo a cosa scrivere.
'non sempre la posta è privata'
le parole di Draco mi risuonarono in testa come se lui fosse accanto a me a ripetermele.

'Papà,

È da un po' che non ci sentiamo, domenica sono stata a pranzo con la mamma e la nonna ma non c'eri, immagino questioni di lavoro. Comunque sia stavo pensando di tornare a casa, volevo chiedere un permesso speciale per venirvi a trovare siccome tra poco sarà il tuo compleanno.
Penso che non avrò troppe difficoltà ad ottenere un permesso dal professore capo della mia casa.
Per favore, se non sarai a casa questi giorni, mandami un gufo, perchè non ha senso che chieda il permesso se tu e la mamma non ci siete.

ps: penso che rimanderò la gatta a casa, si è fatta le unghie sulla mia uniforme.
Sersi.'

Rilessi più volte la lettera e decisi che andava bene. Non si parlava di quello che era successo al Ministero.
Mi diressi alla gufiera per mandare la lettera, poi cercai il mio gatto.

''ascolta'' le dissi quando la trovai mentre dormiva beatamente sul divano della mia sala comune ''ti rimando a casa, è successo qualcosa a papà. So che puoi smaterializzarti quando lo vuoi, me l'ha detto la mamma." Sospirai. Ecco cosa mi toccava fare.
"Ma non dentro Hogwarts, perciò dovrai allontanarti da qui.'' mi resi conto che probabilmente non aveva capito ogni cosa, ma non serviva, l'importante era che andasse a casa, il perchè e il come non erano fondamentali.
Tante volte se l'era svignata per poi ripresentarsi sul divano di casa come se niente fosse.
Era tipico di tutti i gatti.

Lei mi guardò per un momento, poi si stiracchiò, sbadigliò, scese dalla poltrona e si strusciò contro la mia gamba, io la accarezzai. ''grazie.'' le dissi prima che uscisse.
Speravo avesse capito.

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