Stirpe.

Cap. XXXIV

Girare per la scuola era diventato estremamente snervante.
Gli altri studenti non facevano altro che evitare di camminarmi accanto. Quando qualcuno entrava in un corridoio in cui c'ero solo io, faceva immediatamente retro-front.
La cosa peggiore è che non facevano nemmeno niente per non farmene rendere conto.

Le peggiori si erano rivelate essere le mie compagne di stanza, che erano addirittura ricorse ai loro genitori per chiedere di essere spostate di camera. Ovviamente Silente aveva detto di no, non essendoci prove evidenti dei miei legami con Voldemort, ma solo voci che giravano per la scuola e per la comunità. Non fui grata a Silente per quella decisione, avrei piacevolmente evitato di condividere ancora la stanza con loro.
Dopo l'incidente del ghiaccio maledetto  avevano spostato i letti dall'altra parte della stanza rispetto al mio e non facevano altro che parlare alle mie spalle, per poi far calare il silenzio appena ero a portata d'orecchie.

L'unica persona a starmi accanto fu Luna. Quando tornai nel dormitorio dopo la discussione con Harry, la incontrai nella sala comune. All'inizio fui indecisa se salutarla o meno, sopratutto perchè era distratta e probabilmente non mi aveva nemmeno visto passare. Ma alla fine presi una decisione e mi fermai accanto a lei. Le chiesi come stava e stranamente mi rivolse un sorriso gentile. Rispose normalmente, senza diffidenza nei miei confronti.
Nei giorni seguenti passai molto più tempo con lei di quanto avessi fatto da quando ero arrivata ad Hogwarts.
Draco si accorse subito della mia vicinanza a Luna, ma non disse nulla a riguardo.
Lui e i suoi amici smisero di prenderla in giro e la lasciarono definitivamente in pace.

C'erano stati molti cambiamenti nella scuola da quando Silente era di nuovo preside, soprattuto tra i docenti. Piton aveva finalmente ottenuto la cattedra di difesa contro le arti oscure.
Il nuovo insegnate di pozioni era un signore anziano, molto elegante. Mi piaceva, sembrava  un tipo tranquillo e gentile. La differenza tra lui e Piton era evidente.
Non ero mai stata un genio in pozioni ma con Lumacorno stavo raggiungendo buoni livelli, almeno ero uscita dalla definizione di 'mediocre' di Piton. Tuttavia il professore aveva la brutta attitudine di favorire alcuni studenti ad altri. Harry, nello specifico, sembrava essere il suo preferito. Vinse anche una fialetta di Felix Felicis, cosa che urtò parecchio Draco, essendo sempre stato lui il più bravo in pozioni.

Quel giorno, usciti dalla lezione di pozioni, con rabbia lanciò il libro nel cortile.

''non posso proprio crederci'' disse infuriato.

''Di non essere arrivato primo come sempre?'' chiesi io, con un po' di sarcasmo nella voce.

''la sua pozione era fatta molto bene,  troppo bene. Uno che arriva a prendere 'T' in pozioni non può passare nel giro di pochi mesi ad 'O'. '' disse, e poi si sedette sotto il grande albero, vicino al libro che aveva tirato prima. Lo seguii e mi sedetti accanto a lui.

''magari ha preso delle ripetizioni'' osservai, cercando di farlo calmare.

''oh si, tra un duello al Ministero ed un altro'' disse lui sarcasticamente. Io risi.
Draco quando era infastidito per cose futili, diventava estremamente divertente.
Non metteva il broncio né niente, risultava solo costantemente sarcastico e velenoso.

''non posso farmi superare da lui, non lo accetto proprio.'' disse scuotendo la testa, contrariato al solo pensiero di non essere il migliore.

''Draco'' dissi prendendogli il viso tra le mani ''non fare lo stupido, è solo una lezione, solo una pozione. Avrà avuto fortuna. Domani riprenderai il tuo primo posto.'' Lo trattavo come un bambino capriccioso perché tendeva ad essere più infantile di quanto mi piacesse ammettere, quando si trattava di Harry.

''va bene'' disse, ancora scocciato.
Gli diedi un bacio sulla fronte e mi poggiai sulla sua spalla. Lui riprese il libro di pozioni e cominciò a leggere.