Cap. XXXVIII

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Piton riprese praticamente l'intera casa di Corvonero ed il professor Vitious sembrò un po' stizzito dalla cosa. Ritrovai le cose nel mio baule, tutto era in ordine sopra il letto. Sembrava di essere tornati alla normalità, se per normalità si possa intendere il fatto che nessuno nell'intero dormitorio ti degna di una parola. Ma in fondo mi andava bene cosi, era comunque meglio dei dispetti e dei pettegolezzi sul mio conto detti a bassa voce.

Il comportamento di Neville mi lasciò molto da pensare quella notte, ma mai quanto il comportamento di Draco. Aveva assistito all'intera scena nella Sala Comune, e l'unico gesto che aveva fatto era stato alzarsi in piedi e fissarmi, praticamente come ogni altro studente curioso. Il rapporto tra me e lui ormai era cosi altalenante e bizzarro che non sapevo se definirlo o no ancora 'rapporto'.
Sapevo dei suoi problemi, sapevo delle sue paure, anche se non le ammetteva apertamente.
Eppure non avrei mai lontanamente immaginato che ci avrebbero allontanato.

La mattina successiva mi svegliai più stanca del solito. Mi preparai e scesi per la colazione, incontrando Luna per le scale.

''buongiorno'' 

''buongiorno!'' rispose lei allegramente ''oggi le scale mi stanno dando qualche problema.'' In effetti molti studenti si lamentarono quella mattina di aver avuto più difficoltà del solito a girare per il castello, ma dopo tutto Hogwarts era sempre stata cosi e alle scale era sempre piaciuto cambiare.

Arrivammo insieme nella Sala Comune, dove il clima sembrava essersi ristabilito. Ricevevo ancora la mia solita dose di sguardi storti e colmi di disprezzo, ma andava bene cosi.
Ci sedemmo al tavolo dei Corvonero e non potei fare altro che gettare di continuo occhiate a quello dei Serpeverde. Draco non c'era di nuovo. Nessuno dei suoi amici sembrò però essere turbato dalla cosa. Continuai a mangiare in silenzio mente Luna era intenta a leggere. Stranamente, notai, non aveva in mano il Cavillo ma la Gazzetta del Profeta.

''come mai leggi quella?'' chiesi e indicai la Gazzetta.

''in realtà non lo faccio spesso in effetti, mio padre dice che la Gazzetta non è un giornale serio ma un bollettino del Ministero. Scrive quello che gli chiedono di scrivere....comunque sia riporta anche le notizie riguardanti le morti nel mondo dei babbani.''

''le morti nel mondo dei babbani?'' chiesi, un po' sorpresa.

''si, ci sono stati molti incidenti ultimamente. Molti omicidi.''

''e perchè questo ci dovrebbe interessare?'' i babbani si erano sempre uccisi tra di loro e in modi parecchio macabri rispetto a noi maghi.

''perchè sono stati dei Mangiamorte'' disse lei con il tono di chi sta spiegando qualcosa di veramente semplice a qualcuno di veramente stupido.

''ah'' mi limitai a dire. Poi appena la vidi posare la Gazzetta sul tavolo le chiesi se potevo leggerla. Passai in rassegna tutti i titoli, senza leggere l'articolo vero e proprio. Erano successe davvero molte cose inaspettate: tornadi che spuntavano dal nulla e spazzavano via interi paesi; sparizioni sospette di babbani e di maghi e streghe; ritrovamenti di cadaveri in stanze chiuse dall'interno; il clima più rigido degli ultimi 15 anni...

''stanno succedendo davvero tutte queste cose lì fuori?'' chiesi un po' spaesata.

''si, e hanno effetti anche qui dentro. La mamma di Abbott è stata assassinata e Hannah si è presa un periodo di pausa da scuola.''

''non..non lo sapevo'' dissi un po' a disagio.

''molti genitori vorrebbero riportare a casa i figli''

''ma non c'è niente di più sicuro di Hogwarts, no?''

''a parer mio si, finché c'è Silente. Tu-sai-chi non si è mai scontrato con lui.''

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