Cap. IV

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Nelle settimane che seguirono la seconda sfida, nessuno parlò d'altro che del ballo.

Specialmente tra le ragazze si diffuse una sorta di euforia, cercando di accaparrarsi il ragazzo più bello o il più popolare, il vestito più particolare, l'acconciatura meno banale..

Ogni professore, in rappresentanza della propria Casa, era stato incaricato di far ripassare agli studenti l'etichetta e di preparare un'apposita lezione incentrata sulle radici storiche di questo ballo. Ma tra tutti, degno di nota era Il professor Vitious che prese la cosa veramente troppo sul serio, probabilmente perché avrebbe dovuto occuparsi anche dell'orchestra nella sala da ballo. Rimandò ben tre lezioni di incantesimi perché fossimo pronti e con 'un portamento decoroso', come piaceva ripetere a lui.

Con tutte quelle lezioni ero certa che avrei fatto un'ottima figura al ballo, almeno in teoria perché in pratica non avevo nessuno con cui andare e tantomeno mi sembrava il caso di invitare qualcuno. Ero pur sempre l'ultima arrivata , rimediare un tipo qualsiasi con cui andare, pur di non andare da sola, mi sembrava irrimediabilmente triste.

Alcune tra le ragazze della mia Casa avevano preso l'iniziativa, invitando per prime dei ragazzi. I tempi erano moderni e di base il romanticismo era alquanto morto. Ovviamente non per Cedric Diggory, che senza perdere tempo aveva già fatto la sua proposta a Cho, chiaramente in pompa magna davanti a tutti. Avrebbe aperto le danze, come era usanza che facessero i Campioni.

Padma mi disse che lei e la sorella erano state invitate da Ron Weasley ed Harry. Sembravano molto soddisfatte.

Quanto a me, ero rimasta praticamente come un calzino spaiato. Lisa, inoltre, non mi rendeva le cose più facili, raccontando svariate volte al giorno di come fosse fortunata ad essere  stata invitata dal più popolare del nostro anno tra i Tassorosso.

Il mio morale era a terra, ma lo era anche la mia voglia di prendere in mano la situazione.  L'accademia da cui provenivo era divisa per sesso, quindi non ero esattamente abituata a rapportarmi al mondo maschile. E non avrei cominciato con l'approccio più imbarazzante tra tutti.

Mi alzai dal letto, la mattinata del giorno del ballo, con la strana sensazione addosso di chi sapeva di non aver terminato di fare tutto quello che avrebbe dovuto.

Riluttante entrai per fare colazione nella Sala Grande, circa un quarto d'ora dopo.

Pansy mi passò accanto tirandomi una gomitata.

A quanto pare secondo Lisa, che sapeva già tutto di prima mattina, aveva discusso con Malfoy proprio per il ballo: ''Lei lo ha invitato e lui ha risposto che avrebbe preferito andare con il gatto di Bulstrode'' scoppiò in una sincera risata.

''Ecco perché era cosi nervosa. Deve essere dura non piacere proprio a nessuno'' dissi con finta voce dispiaciuta. In realtà? Non me ne fregava niente, se lo meritava. E se la sua autostima veniva fatta a pezzi per cosi poco...

''alla fine tu con chi vai?'' indagò. Ovviamente le mancavano informazioni su di me, e per lei non era accettabile.

''non penso che andrò con qualcuno.'' Nella mente mi ero già prefigurata un piano.  ''Stavo pensando di arrivare tardi, cosi sarà passata la parte della cerimonia del ballo dei Campioni. Che ne dici?''

''Non credo sia una buona idea. Non devi farti notare da Vitious o si arrabbierà moltissimo.'' sembrava avere l'aria preoccupata.

''tranquilla'' feci spallucce.

''come farai a sapere quando termina la cerimonia? Non posso di certo mandarti un gufo e se sbagli momento, l'entrata sarà palese e parecchio imbarazzante.'' continuò.

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