Cap. XLIX

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Aprii gli occhi e la prima cosa che vidi fu un poster di una squadra femminile di Quidditch, appeso al soffitto.
Mi tirai faticosamente a sedere, la testa ancora mi girava. Me la presi tra le mani come per costringerla a fermarsi.
Dovevo essere arrivata,quindi. Quella era la casa dei Weasley.

Mi decisi ad alzarmi da letto. Senza indugiare troppo sull'arredamento discutibile di quella camera, aprii la porta ed uscii.

Dovevo essere al terzo piano, mi affacciai e vidi delle grandi scalinate in legno. Non che fossero in buono stato, ad intenderci, ma preferivo rischiarmela che restare a fissare tutti quei poster.

Cominciai a scendere con cautela, sentivo delle voci provenire dal piano terra. Mi resi conto che aveva già fatto buio, doveva essere notte inoltrata.
Mi ritrovai in un grande soggiorno, ma per tutti i mobili e gli ammennicoli che conteneva , sembrò più piccolo di quanto in realtà fosse. Focalizzai subito la mia attenzione su una figura distesa sul divano, una bendatura intorno alla testa. Doveva essere Fred, o George. A prendersi cura di lui c'era la madre e l'altro gemello subito dietro.

Nel divanetto immediatamente di fronte c'era Harry, lo riconobbi subito anche se di spalle. Accanto a lui Ginny, Hermione e Ron. Tutti stretti tra di loro per riuscire ad entrarci.
Non volevo attirare l'attenzione, dall'aria nella stanza si percepiva che qualcosa doveva essere andato storto, e non me lo suggeriva solo uno dei due gemelli evidentemente ferito.

Mi sedetti sull'ultimo gradino di legno, che però facendo un sonoro crac sotto il mio peso, rivelò la mia presenza.

Harry si voltò immediatamente, come tutti gli altri. Si alzò e venne verso di me.

"Ti sei svegliata" osservò.

"Già" risposi piano .

"Vieni." Disse porgendomi la mano, io la afferrai e mi alzai. Lo seguii mentre si avvicinava agli altri.

Nessuno disse niente. Cercai almeno di essere educata.
"Salve signora Weasley."
Lei fece solo un cenno con la testa nella mia direzione e tornò ad accarezzare il figlio.

"Hai fame?" Chiese Harry.

"No." Avevo ancora la nausea per la pozione. Lui afferrò una sedia dal tavolo da pranzo e la mise accanto al divanetto. Si sedette e mi fece segno di occupare il posto in cui prima era seduto lui. Fui leggermente riluttante, ma alla fine mi sedetti accanto a Ginny ed Hermione. Loro si irrigidirono immediatamente, infastidite dalla quella improvvisa vicinanza.

"Che è successo?" Domandai.

"Qualcuno ci ha tradito, Mundungus credo. Moody è morto." Taglió corto Harry.

Dopo qualche minuto di silenzio Molly decretò che era l'ora di andare a dormire per tutti.
Ma per me, che mi ero appena svegliata, la cosa suonò decisamente infattibile.
Gli altri cominciarono a salire le scale.

"Cosa vuoi fare?" Mi domandò Harry.
Lui era visibilmente stanco.

"Niente, va a letto."

"Vieni con me, parliamo un po'."
Voleva parlare?

Salimmo le scale e ci dirigemmo verso la camera dei poster.
"È la camera di Ginny" osservò divertito. "Starai qui"

"E lei?"

"Con Hermione. Io sto con Ron. Ci sono anche Bill e Fleur, si sposeranno sai." Disse mentre si sedeva sul letto. Io feci lo stesso.

"Si sposeranno dove?"

"Proprio qui. A quanto ho capito da Ron, dobbiamo allestire tutto noi. Quindi ci daranno da fare, preparati." Si sforzava di parlare normalmente, eppure vedevo che qualcosa lo infastidiva.

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