Vidi Narcissa entrare nella stanza e venire nella mia direzione. Appoggiata allo stipite della porta c'era Bellatrix, aveva le braccia conserte e un sorrisetto stampato sul volto.''tirati su'' mi disse gentilmente Narcissa, mentre mi afferrava per un braccio e cercava di farmi stare in piedi.
''torno a scuola'' comunicai, una volta sulle mie gambe . Nessuno disse niente. Cosi mi avvicinai al camino e tornai nell'ufficio della Umbridge.
Mi sedetti davanti la scrivania della preside e aspettai il suo ritorno.
''oh, cara, come mai ancora qui?'' mi disse, una volta che si accorse di me.
''domani, mi serve questo caminetto, andremo al Ministero.'' dissi senza guardarla, continuando a fissare il muro a mattoncini rosa.
''andrete?'' mi domandò lei confusa, inclinando leggermente la testa a sinistra. Avanzò e si sedette dall'altro lato della scrivania.
''io e Potter.'' dissi, spostando lo sguardo su di lei.
''a fare cosa, se posso?'' mi domandò, cercando di mantenere un tono gentile.
''non sa niente?'' chiesi io leggermente confusa.
''riguardo a cosa?'' mi rispose.
Io poggiai i gomiti sulla scrivania e mi avvicinai, guardandola dritto negli occhi.
''da che parte sta lei, esattamente?'' chiesi.
Lei sembrò leggermente spaventata e allo stesso tempo sorpresa dalla domanda. Si precipitò ad abbassare il ritratto del Ministro della Magia. Mi fece cenno di stare in silenzio.
Mi alzai in piedi e prima di uscire dissi solo ''d'accordo, domani.. si ricordi. Lasci l'ufficio aperto'' e senza aspettare la sua risposta uscii.
Mentre camminavo per i corridoi semi vuoti, mi stupii di me stessa. Non provavo nulla, camminavo con una tranquillità innaturale. Sentivo che c'era qualcosa che non andava. Ogni volta che interagivo con Voldemort qualcosa si spegneva dentro di me. Ogni volta che mi ritrovavo in quella stanza gelida, a casa Malfoy, era come se un po' assorbissi tutto quel gelo, me lo sentivo nelle ossa. Avevo i brividi per un freddo che proveniva da dentro.
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Mi trovavo sulle sponde di un lago ghiacciato. Dall'altra parte del lago c'era qualcosa che volevo disperatamente. Misi prima un piede sullo strato di ghiaccio e vedendo che pareva reggere, cominciai a camminare. Sentivo il ghiaccio scricchiolare sotto i miei piedi ad ogni passo. Quando arrivai quasi al centro del lago ad un tratto sentii il mio piede destro affondare. Con un colpo secco il ghiacciò si aprì e caddi in acqua. La corrente del lago cominciò a trascinarmi via. Cercai disperatamente di uscire, ma il ghiaccio era troppo spesso e anche battendoci era impossibile romperlo da sott'acqua. Non respiravo più, ma se non altro non sentivo affatto freddo.
''Sersi! Chiama qualcuno!'' una voce mi costrinse a svegliarmi. Aprii gli occhi e vidi i visi delle mie compagne di stanza. Sembravano spaventate. Mi tirai a sedere e mi guardai intorno, totalmente spaesata. Il pavimento della stanza era ricoperto di ghiaccio. Guardai il mio letto e vedi le coperte completamente gelate, tanto da essere rigide. Tutta la stanza era completamente sotto zero.
Il professore Vitious entrò correndo e ansimando.
''cosa succede qui?'' chiese, sistemandosi meglio gli occhiali.
''ci siamo svegliate tutte cosi, o quasi.'' disse Lisa, guardandomi. ''lei stava ancora dormendo, non riuscivamo a svegliarla.'' aggiunse.
il professore si avvicinò a me, sembrava sospettoso.
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Stirpe.
FanfictionCOMPLETO. -- Nata da una nobile e antica famiglia di maghi purosangue Serpeverde. Si trasferisce dopo il quarto anno e viene smistata in Corvonero. La storia di un mondo magico distorto. Sacrificio, amore e crudeltà. Dopotutto i cattivi sono solo e...