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Appena aveva visto Tom Lyon, Deirdre aveva capito che quell'uomo le sarebbe piaciuto. Chissà perché, quando James le aveva parlato di lui, si era immaginata un vecchio raggrinzito quanto una prugna, con lo sguardo scontroso e le labbra in una perenne smorfia di disapprovazione. Invece quello che si era trovata davanti era un uomo alto sulla cinquantina e dal fisico nella media che, rispetto a molti dei coetanei, portava bene la sua età, con dei lunghi capelli neri striati d'argento raccolti in un codino basso che gli ricadeva ben oltre le spalle e una lustra tenuta da contadino.

Con un luccichio compiaciuto negli occhi scuri e un sorriso a increspargli il volto ricoperto da una folta barba dello stesso colore della capigliatura, Lyon aveva dato il merito dei suoi abiti curati al fatto che solo un anno prima era convolato a nozze con Garlanda Harvey Choake, una vedova di dieci anni più giovane di lui che aveva perso il marito, perito per una malattia ai polmoni dopo aver lavorato una vita intera in miniera. In Cornovaglia infatti, aveva appreso Deirdre, era normale per i bambini delle famiglie povere cominciare a lavorare in quei cunicoli stretti, bui e maleodoranti fin dalla più tenera età, praticamente giusto qualche anno dopo aver imparato a camminare e tenere in mano una lanterna, per calarsi e infilarsi nelle fessure più anguste della roccia. Garlanda aveva portato con sé nella casetta da scapolo di Tom solo il secondo figlio di otto anni, mentre il maggiore, che aveva già vent'anni e doveva sposarsi, era rimasto nella capanna che un tempo era appartenuta a tutta la famiglia in attesa di prendere moglie, evento lieto e pieno di felicità che aveva avuto luogo il precedente dicembre, come il patrigno orgoglioso non era mancato di precisare.

Mrs Lockhart si era ritrovata ad ascoltare quelle chiacchiere accalorate sulla famiglia dalla bocca di Tom Lyon, le cui labbra parevano incapaci di stare ferme troppo a lungo. Anche per questo l'irlandese apprezzava la compagnia del cosiddetto custode di Tremorvoren che, da quando aveva acquisito un figlio prestante e operoso, non si occupava più da solo delle incombenze legate alla tenuta.

«Ammetto che quando il Capitano Lockhart mi ha detto che sarebbero arrivati dei fittavoli a prendersi cura della casa sono stato un po' sollevato di non dovermi più occupare di Tremorvoren. Badate, non me ne sto lamentando, perché queste pietre e queste terre mi sono entrate ormai nell'anima. Eppure, sapete Mrs, ora che sono un uomo onesto e con due figli, di cui uno ancora da crescere», parlava della prole di Garlanda e del defunto Geoffrey Choake come se fosse sangue del suo sangue, «mi farebbe comodo avere più tempo da trascorrere accanto al focolare di casa mia e insieme a Drake vorremmo ampliare la mia casetta, in modo che, se il cielo volesse donare a me e alla mia adorata Garlanda un altro figlio, magari una bella bambina, avremmo più spazio per noi. Certo, la paga del capitano è sempre stata generosa, ma sono un uomo coscienzioso e ho messo da parte un bel gruzzoletto che, insieme a ciò che guadagno occasionalmente come pescatore, mi basterà per mantenere la mia famiglia in maniera dignitosa.»

Mentre Tom Lyon proseguiva a esaltare le doti del figlio maggiore, Drake, che aveva da poco aperto una propria bottega nei pressi di Penzance, Deirdre osservò distratta un paio di lepidotteri dalle ali color pastello che venivano spinti via da una leggera brezza fresca da un purpureo cespuglio di buddlejia. Non a caso era chiamato anche albero delle farfalle, l'aveva letto in uno dei libri sulla botanica che il Dottor Gabriel Evans, grande appassionato, le aveva prestato.

Inspirò profondamente il profumo dei fiori mischiato all'aria che trasportava l'essenza salmastra dell'acqua di mare, poi commentò: «Avevo sempre sentito dire che le estati in Cornovaglia fossero miti, eppure mi sembra di morire di caldo da quando ho messo piede qui.»

Tom Lyon tossicchiò schiarendosi la voce che gli si era un po' arrochita per il molto parlare e ribatté: «Questo è perché oggi il cielo è sgombro di nuvole, quindi il sole si fa sentire in tutto il suo calore, dato che gli capita di rado di avere la scena completamente per sé. Quando è nuvoloso e il vento da sud ovest soffia implacabile, allora sì che vi capiterà di coprirvi per bene anche in piena estate. Secondo il mio umile parere, oggi si sta bene, perché finalmente il sole sta splendendo da più di una settimana di fila. E non è una cosa da dare scontata a Porthrose.» Alzò gli occhi scuri al cielo mentre concludeva la frase, come in cerca di nuvoloni pronti a invadere il campo visivo minacciando pioggia e temporali.

Of Seamen and Maidens - LUNA NUOVA E ALTA MAREADove le storie prendono vita. Scoprilo ora