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Il Capitano Lockhart uscì dal portone lasciato spalancato, seguendo le concitate urla dei MacLeod e per poco non si scontrò con Mrs Lyon sbucata fuori dalla cucina, la quale dopo un primo momento di sorpresa, ricompose il viso nella solita espressione contrita e in un mormorio basso gli comunicò che le spiaceva così tanto per quell'increscioso avvenimento, e avrebbe continuato con la sua litania lamentosa se James non si fosse scusato in fretta per scrollarsela di dosso e allungare ulteriormente il passo verso quello che doveva essere l'epicentro di tutta quella cagnara.

Il drappello di teste rosse e oro si agitava attorno al pollaio, James costeggiò rapido l'orto per raggiungerli, arrancando nel fango fresco, e puntò dritto su Ian, accucciato nel terreno molle dietro alla piccola casetta in legno indicando sdegnato davanti a sé con dietro di lui il figlio minore pallido in volto che non emetteva mezza parola. «Che succede, Mr MacLeod?» domandò austero, mettendo a tacere tutti se non per Ian, che con una smorfia si tirò in piedi.

«Le volpi sono entrate nel pollaio, milord, e si sono mangiate tutte le galline.»

Lockhart si adombrò. «Non era stato riparato di recente?»

«Io stesso me n'ero occupato» intervenne Kenneth, sempre più teso, al che arrivò il grido della madre: «Milord se ne farà ben poco delle tue scuse! E adesso come faremo per le uova?»

«Ne faremo a meno. Avevate riparato voi il buco, quindi?» James si accoccolò dove stava fino a poco prima Ian e vide il legno smangiucchiato dalle bestie, e dal foro scorse all'interno un'anteprima delle piume sparpagliate lordate da grumi viscidi e schizzi di sangue volati ovunque. Avvicinò l'indice sull'orlo frastagliato e lo avvertì molle e cedevole.

«È marcio, capitano.»

Alzò il capo sorpreso, trovandosi Drake Choake in piedi accanto a lui, i corti ricci scuri che gli ricadevano sull'ampia fronte mentre osservava con aria attenta il buco, i pollici infilati nel grosso cinturone in cuoio consumato che gli fasciava la vita. «Così parrebbe» mormorò James rimettendosi in piedi e superando Caoimhe, Eleanor e Ava che seguivano agitate l'incedere disperato della madre che passeggiava fuori di sè davanti all'ingresso del pollaio. Il capitano mise il capo all'interno per avere conferma non fosse rimasto altro al di fuori di pochi rimasugli di frattaglie scure e grumose sul pavimento e sulle pareti del piccolo pollaio che aveva accolto per breve tempo le tre gallinelle di Tremorvoren House, tra cui pure Cocca, la preferita di sua moglie a cui aveva affibbiato quell'assurdo nome.

«Sarà marcito per via della pioggia delle ultime settimane» ipotizzò Aileas tormentandosi le mani con aria sofferente.

Drake raggiunse Lockhart e si guardò intorno, affranto. «Non vedo altre assi marcite, Mrs» fu la sua mesta constatazione. «Sarà stato usato del legno troppo giovane o già rovinato, purtroppo è una cosa che succede spesso se non si lavora abitualmente con questi materiali...»

«Cosa staresti insinuando, mac na galladh?» Kenneth arraffò Drake per lo scollo della lisa camicia grigia e se lo trascinò sotto il naso con una mossa repentina, le labbra arricciate a mostrare i denti in una smorfia di rabbia. «Io il mio lavoro lo so fare e...»

Fu la sua volta di venire afferrato per il fazzoletto da collo marrone da qualcosa di freddo che lo graffiò appena e fu trascinato via dal Capitano Lockhart, che lo lasciò andare solo una volta che si furono allontanati a sufficienza. Il suo sguardo della tonalità del ghiaccio gli bruciò sulla pelle più della scia calda lasciata dall'uncino sulla spalla e, sentendosi avvampare per la vergogna abbassò il capo.

James gli sibilò iroso: «Se fossimo stati sulla mia nave, vi avrei già mandato da un pezzo a raffreddare i bollenti spiriti a suon di frustate, Mr MacLeod.»

Of Seamen and Maidens - LUNA NUOVA E ALTA MAREADove le storie prendono vita. Scoprilo ora