29.

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Eleanor restò per qualche attimo con l'orecchio teso alla porta del padre che udì imprecare col fiatone alla volta della tanto ardita Hazel, quando le ingiurie diminuirono di intensità e il respiro parve tornargli regolare, si sentì più serena. Fece per andarsene ma venne afferrata con presa ferma seppure delicata dalle spalle.

«Profumi come un campo di fiori» udì la voce bassa e calda di Colin tra i suoi capelli, rabbrividendo nell'avvertire la punta del suo naso dritto sfiorarle la curva del collo prima di posarvi le labbra con tocco delicato.

Si divincolò in modo da girarsi e guardarlo in volto: gli occhi scuri dal taglio allungato dell'irlandese la scrutavano con una scintilla birichina mentre si soffermavano sul piccolo segno rosso lasciatole la sera prima.

«Ho appena finito di strappare le erbacce dall'orto» lo informò, mostrandogli i palmi delle mani scuri di terra. «Più che di fiori, profumo di ortaggi.»

«Allora sei una bellissima carotina.» Ridacchiarono piano ma lei ammutolì quando le prese le mani e le baciò con tenerezza, lo stomaco che le si contraeva con un guizzo caldo e violento. D'istinto fece un passo avanti e gli si premette contro, non sapendo bene cosa volesse di preciso pur avvertendo il proprio corpo bruciare dal desiderio di stringersi addosso a lui.

Colin la prese deciso per i fianchi e la fece ruotare facendola finire con le spalle al muro.

«Sei così bella, Eleanor MacLeod» le soffiò con voce arrochita, «che sarebbe un attimo commettere una sciocchezza con te.» Si chinò e premette la bocca esigente su quella piena e sensuale della giovane, tremante e dischiusa in trepidante attesa.

Le stuzzicò il labbro inferiore, mordicchiandoglielo piano e percorrendone la forma con la punta della lingua prima che questa si insinuasse con dolcezza a esplorare con piccoli e cauti movimenti la bocca calda.

Eleanor aveva già baciato qualche ragazzo in precedenza, senza essersi poi mai spinti oltre per volere suo: ogni mano un po' troppo avventuriera era stata prontamente bloccata. Erano state più le volte che si era trovata a fuggire da un bacio viscido e puzzolente, ma apprezzava quel caldo languore che quel gesto portava con sé, quindi non si capacitava di quel tumulto di sentimenti che le scorreva impazzito in corpo, facendola avvampare come un fuscello gettato senza pietà in un grosso fuoco maestoso: fiamme vermiglie e cupe che la divoravano facendole cedere le gambe e minacciando di farle quasi perdere i sensi. Avvertiva le parti del proprio corpo a contatto con quelle di Colin con un'intensità nuova, in particolare in mezzo alle cosce, dove con un angolo del cervello avvertì un'imbarazzante umidità. I sensi parevano essersi amplificati, rispondendo con una violenza che la stordiva: oltre al proprio respiro affannoso avvertiva anche un basso rombo che era il battito rapido del suo cuore e quello di Colin, premuto contro il suo petto.

Con un piccolo gemito, lasciò che la lingua di O'Leary si avvolgesse attorno alla sua prima di provare a imitarlo, avida di esplorargli il velluto caldo e accogliente della bocca; una mano forte e ruvida la guidò con fermezza in modo da inclinarle meglio il capo e approfondire il bacio in assalti sempre più profondi e insaziabili che le fecero girare la testa.

Si rese conto di essersi avvinghiata a lui con le braccia allacciate attorno al suo collo forte e muscoloso quando Colin si allontanò da lei, riluttante, al che un po' stordita si ritrovò a balbettare: «P-perchè hai smesso?»

La sua risata fu un borbottio basso che rimbombò negli ampi pettorali, facendo vibrare in risposta anche i suoi piccoli seni premuti contro. «Questo è esattamente quello che intendevo quando ho detto che ci impiegherei davvero poco a fare qualcosa di cui poi mi pentirei amaramente» mormorò con un lieve ghigno che mostrò il canino scheggiato.

Inspirando a fondo per calmare il respiro accelerato, Ellie allungò le mani e sfiorò con la punta dei polpastrelli i contorni del viso di O'Leary, partendo dall'ampia fronte e scendendo a carezzare le folte sopracciglia scure fino alla decisa mascella squadrata ricoperta di una sottile barba incolta di qualche giorno che le grattò piacevolmente le dita.

Of Seamen and Maidens - LUNA NUOVA E ALTA MAREADove le storie prendono vita. Scoprilo ora