EPILOGO

133 15 16
                                    

Alla fine, la sera del 14 dicembre, Aileas e le sue figlie, che su richiesta di Mrs Lockhart erano già salite a turno, per non stancare troppo la puerpera, a conoscere Calliope, sciogliendosi in commenti e complimenti per quella creatura adorabile, prepararono una cena semplice per gli abitanti di Tremorvoren, in quanto i padroni di casa avevano deciso che avrebbero festeggiato la nascita della piccola come si doveva più avanti. James preferiva non sperperare i soldi recuperati grazie alle ultime azioni di contrabbando e Deirdre concordava sul fatto di risparmiare, ora che i loro problemi economici le erano noti. Non avevano chiarito del tutto le questioni legate alla lite prima che James partisse per Plymouth, troppo occupati a godersi le gioie dei primi momenti da genitori, ma la piccola Calliope li teneva più uniti che mai, per il momento. Difatti James aveva insistito per mangiare qualcosa direttamente in camera con la moglie, mentre Sammy se n'era andato a fare un giro al Pysk Inn, dopo aver porto, a modo suo, le congratulazioni ai neogenitori e aver preso brevemente in braccio la nipotina, augurandole da grande di non ritrovarsi con lo stesso naso adunco del padre, che su una fanciulla sarebbe stato senz'altro sgradevole da vedersi. La battutina gli era valsa un'occhiataccia di Deirdre, che però, anche se non l'avrebbe ammesso tanto alla leggera, si stava già affezionando a quella testa calda: non avendo mai avuto fratelli minori con cui fare il confronto, poteva essere una prerogativa della categoria, quella di fare impazzire i maggiori.

Samuel era tornato qualche ora dopo, stretto nel cappotto scuro con il colletto sollevato per proteggersi dall'aria gelida, camminando con passo spedito sotto il cielo che sembrava un manto di velluto nero punteggiato di poche stelle luccicanti, quelle che non erano coperte dalle nuvole, e aveva visto una debole luce proveniente dalla serra di Lowenna Penrose. Con il cuore che gli galoppava forte nel petto – non aveva ancora avuto il coraggio di entrare in quello che, in un tempo che lui purtroppo neanche ricordava, era stato il regno della sua adorata madre – si era affacciato sulla soglia della struttura, inspirando il profumo dei fiori e chiudendosi subito la porta alle spalle per evitare che venissero rovinati dal freddo pungente di quella notte dicembrina.

«Sapevo che eri tu, Jamie. Soffri d'insonnia, pure ora che sei diventato padre e hai una donna a scaldarti il letto?»

James tolse le dita dal petalo vellutato e screziato di rosa di un'orchidea, e si voltò a fronteggiare il fratello. «Mi chiedevo quando saresti rientrato» esordì, come se l'avesse aspettato apposta alzato.

Quando gli occhi color ghiaccio incontrarono i suoi della stessa tonalità, Sammy seppe, che sì, l'aveva davvero aspettato alzato. «Devi parlarmi di qualcosa, non è così? In effetti anche io ti cercavo per un motivo preciso, ma con tutto quello che è successo, pensavo di aspettare che fossero passati i primi giorni di euforia legati alla nascita di tua figlia.»

Il capitano inspirò, in sottofondo le risate che giungevano attutite dalla casetta dei MacLeod dove la cena organizzata in onore di Hazel, che da quel giorno avrebbe condiviso il compleanno con Calliope, si era protratta ben oltre l'orario previsto. Persino Evans era stato coinvolto, così attorno al tavolo della piccola cucina rimessa a nuovo da poco era stipata una piccola folla, tra cui anche gli O'Leary e, pur se le pietanze non erano diverse da quelle consumate gli altri giorni, l'atmosfera festosa aveva reso speciale la serata.
«Avanti, parla prima tu, la precedenza agli anziani» lo incalzò Samuel, uno scintillio ironico nello sguardo da brigante. «Toglimi però prima una curiosità: quei lestofanti che continuavano a rubacchiare in casa avevano qualche tornaconto personale con i MacLeod?»

«Molto gentile da parte tua» ghignò James, prima di proseguire: «In tutta onestà, penso che Mrs Lyon e Mr Choake volessero principalmente screditare i nuovi arrivati per ritornare i custodi di Tremorvoren, ma non credo di voler andare fino alla prigione di Bodmin per chieder loro conferma delle mie ipotesi.» Stiracchiò verso l'alto un angolo della bocca, ma il viso non si illuminò e rimase mesto, al pensiero del povero Tom Lyon e degli altri diamanti del collier ormai venduti e in giro per il mondo.

Of Seamen and Maidens - LUNA NUOVA E ALTA MAREADove le storie prendono vita. Scoprilo ora