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Deirdre aveva trovato Ava fuori dal pollaio, china a terra, mentre rimetteva quel poco che era riuscita a mandare giù a colazione. La giovane MacLeod era nascosta dietro un cespuglio di azalea su cui rimanevano solo le foglie lanceolate e non i bei fiori color magenta della primavera ormai passata, e si teneva lo stomaco, un'aria sofferente che esprimeva un malessere non solo fisico, Dee se n'era accorta da qualche giorno ma aveva voluto farsi gli affari suoi.

Essendoci però già passata prima della ragazza, non riusciva più a starsene sulle sue e aveva deciso di affrontarla, soprattutto per il suo bene, prima che potesse fare qualcosa di cui si sarebbe pentita.

Le si avvicinò e la chiamò a bassa voce, per non spaventarla, poi, quando capì che l'altra aveva registrato la sua presenza, le posò una mano sulla schiena con un gesto attento e mormorò: «Non ti senti ancora bene, vedo.»

Ava si pulì la bocca con un fazzolettino che aveva tirato fuori dalla tasca del grembiule, poi si voltò in direzione di Mrs Lockhart e scosse il capo con decisione. «Non è niente, passerà.»

«Me lo ripeto da mesi ormai e, credimi, a me non è ancora passato del tutto.»

«Aye. À Màthair dice che non è così per tutte, però.» Quando si accorse di quello che aveva appena ammesso, era ormai troppo tardi, poi, notando l'espressione non proprio sorpresa sul volto di Deirdre, aggiunse: «Se l'avete capito voi...»

«Tranquilla, credo che gli altri siano stati troppo impegnati con i loro affari per capirlo, a meno che tu non l'abbia raccontato a qualcuno.»

La mente di Ava volò a Caoimhe, a quando si era confidata con lei giorni addietro, raccontandole di Ben Thomas e di quello che c'era stato con lui. La cugina le aveva detto che si era fatta fregare, che, ora che aveva ottenuto quello che desiderava, quel farabutto non sarebbe tornato di certo a riprendersela, che l'aveva lasciata rovinata, e per cosa? Ad Ava era spiaciuto che lei non cercasse neanche per un istante di capire come si sentisse, quel che provava per quel ragazzo, il calore che sentiva nel cuore al pensiero di ritrovarsi di nuovo tra le sue braccia. Aveva soppesato l'idea di raccontarlo a Els, ma anche lei sembrava persa in un mondo tutto suo e spariva per poi ritornare con i vestiti spiegazzati e la paglia tra i capelli. Ava sapeva che si appartava con Colin e un po' invidiava il fatto che la sua gemella non si fosse invaghita come lei di un teatrante che era partito il giorno dopo averla sedotta. Si consolava, nei momenti in cui l'invidia era tanto forte da farla ragionare, dimenticando l'affetto che provava per Ellie, al pensiero che prima o poi anche Colin O'Leary sarebbe ripartito sulla nave del Capitano Lockhart; allora si sarebbero trovate entrambe di nuovo sole e avrebbero potuto consolarsi a vicenda per i loro cuori infranti.

«Non ho detto a nessuno di essere... insomma, questo mese non ho ancora sanguinato e...» Le lacrime le punsero gli occhi e Deirdre si sporse per carezzarle una guancia con tenerezza.

«Su, calmati, tesoro, non è successo niente di male.»

«Lo dite voi, ma i miei genitori non devono affatto saperlo. Certe cose devono succedere dopo il matrimonio, con un marito accanto.»

«Ma sappiamo entrambe che non è quello l'unico modo in cui possono accadere, no? Sai quando potresti essere rimasta incinta?»

Ava si guardò attorno disperata e spaventata, gli occhi spalancati, al pensiero che qualcuno stesse ascoltando. Già si immaginava l'ira di suo padre e la disapprovazione della madre e del resto della famiglia. «Io... sono stata solo con un uomo, il giorno della fiera.»

Dee sospirò, comprensiva, calcolando a mente che era passato poco più di un mese, poi, con più tatto possibile le domandò: «Tu ne sei innamorata?»

Of Seamen and Maidens - LUNA NUOVA E ALTA MAREADove le storie prendono vita. Scoprilo ora