• Capitolo 5. •

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Seguivamo la professoressa in religioso silenzio, che veniva rotto dalle sue spiegazioni o dai suoi sbuffi - Sembra di parlare con dei muri - Diceva - Non una domanda o un chiarimento - Ripeteva in continuazione.
Dopo averci fatto visitare ogni aula, situate nelle due alte torri laterali all'edificio, proseguimmo il tour verso i dormitori. Appena ci mettemmo piede non riuscii a trattenermi dal chiedere
- Come mai sono così grandi? Da fuori la struttura non sembra avere una chissà quale grande estensione. - Sentii finalmente note assenso nei miei confronti, non dovevo essere l'unica ad essere rimasta sconcertata davanti alla grandezza delle sale di raccoglimento e dai corridoi.
- Ma come? Non sai dell'incantesimo della misura? Fa parte delle basi della magia, te lo insegnano ancora prima di insegnarti a camminare. Oh giusto, evidentemente non lo insegnano ai terrestri come te, d'altronde cosa ci si può aspettare da una Light? Insignificante terrestre figlia di fuggiaschi, che pena. E poi dicono che sei qui per merito, chi hai corrotto per entrare eh?! - Mi voltai verso chi aveva osato offendermi in quel modo, facendo calare il silenzio più assoluto fra i ragazzi e fulminando con lo sguardo chi aveva fatto vergognare chi aveva avuto il mio stesso dubbio. Ad aver parlato era un ragazzo biondissimo, coi capelli ondulati che ricadevano morbidi sulle spalle, più belli e curati dei miei, pensai. La pelle chiara dai lineamenti netti e ragali, la mascella definita. Mi guardava fisso con due occhi cerulei incredibilmente saccenti, come il suo mezzo sorriso di chi è convinto di saperne più di tutti.
Ci fu un momento di attesa carica di elettricità prima che potessi aprir bocca e rispondere - Ho tutto il diritto di chiedere spiegazioni o chiarimenti e tu non sei nessuno per permetterti di offendermi o parlarmi in quel modo. - sapevo che quelle parole non erano rivolte solo a lui ma anche a quei ragazzi che mi avevano offeso poco prima, ma lui aveva esagerato e non avrei permesso che mi si trattassem così in malo modo.
Attorno a noi si era formato un cerchio di studenti curiosi, tra me ed il ragazzo non c'era più nessuno e così potei notare la sua non indifferente altezza ed il suo fisico atletico. Stavo per voltarmi quando lui rispose fiero
- È qui che ti sbagli, io sono Ellis Darkblue. - Il suo sorriso era snervante quasi quanto i suoi atteggiamenti da principino viziato. Lo guardai confusa, quel nome non mi diceva nulla.
- Appunto - Risposi - Nessuno. Mi spiace per il tuo ego ma non ti conosco. - E dopo aver visto spegnersi quell'odioso sorriso dal suo volto mi voltai soddisfatta, la discussione era finita. Sentii urletti e frasi come " Ben fatto! " oppure " Brucia eh principe? " e qualche piccolo applauso nei miei confronti. Guardai zia Beth che rispose con un sorriso soddisfatto.
- Lei permette che mi si faccia un affronto del genere professoressa? È un'incompetente, ecco cos'è! - Urlò il biondino.
- Signor Darkblue, lei è ufficialmente sulla mia lista nera, detesto i ragazzini viziati come lei. E non pensi di correre a piagnucolare da suo zio, sappiamo entrambi che Ahriman mi darebbe ragione. - Rispose lei con aria di sfida.
- Chi è il biondo? - Chiesi al primo ragazzo che mi capitò a tiro una volta calmate le acque.
- Come, non lo conosci davvero? È il nipote di Ahriman Ekaburath e figlio di Joel Darkblue. Il primo è uno dei più potenti maghi oscuri nonché essere demoniaco,e questa combinazione di poteri così rara lo rende rispettatissimo da tutto il Mondo Magico, mentre il secondo è primogenito di una stirpe di maghi d'alto rango. Sua madre invece, sorella di Ekaburath, non si sa chi sia, sappiamo solo che è una delle donne più belle del regno. Ellis appartiene ad una famiglia di cacciatori di Guardiani, suo zio e suo padre sono due uomini tra i più ammirati nel nostro mondo. Tutti li conoscono, tranne te a quanto pare. - E si dileguò guardandomi quasi schifato.
La sala di raccoglimento principale, ultima tappa del tour, era immensa ; a forma circolare, completamente in legno e ricoperta da arazzi e simboli magici in legno scuro e oro, come le rifiniture sul pavimento. Dalla sala centrale, ricca di divani e tavolini, partivano corridoi a raggiera scanditi da porte in legno con sopra dei numeri.
- Le porte che vedete sono le vostre stanze. Dopo la lezione di arti magiche figurative col professor Owl vi verranno assegnate le chiavi e avrete il resto della giornata per disfare i bagagli e riposarvi. La cena sarà servita per le otto. In ogni camera troverete una mappa della struttura, cercate di memorizzarla se non volete perdervi o far tardi alle lezioni. Noi ci rivedremo domani mattina alle nove per la vostra prima lezione di storia del Mondo Magico. - E così com'era arrivata se ne andò.
Tutti i ragazzi chiacchieravano in gruppi mentre ci incamminavamo verso l'aula del professor Owl che era in cima alla torre destra, io invece camminavo sola immersa nei miei pensieri quando una spallata mi fece sobbalzare, i miei occhi si conficcarono in quelli del biondino, Ellis, fulminandolo - Sta attenta, Terrestre, o potresti farti molto male - Marcò l'ultima frase con tono minaccioso a volerla sottolineare, seguita dalle risatine perfide di alcune ragazze che lo attorniavano

Cominciamo bene.

L'ultimo dei Guardiani (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora