- Non dirmi che vuoi davvero andare in sala mensa in jeans e maglietta la prima sera! - Sbottò esasperata Aki gettandosi sul letto non occupato da Benu, intento a studiare le coperte - Uh, morbido! Mi ci potrei abituare. - Continuò iniziando a rimbalzarci sopra.
- Come pretendi che ci vada? Non siamo agli Oscar. -
- Ai cosa? Ascoltami Lil - Si fece seria - I ragazzi che vengono qui sono famosi per il potersi permettere di sfamare l'Universo con la loro colazione. La prima cena qui è come una sfilata di moda, ognuno cerca di farsi notare e di apparire. Perciò metti qualcosa di decente e usciamo di qui prima che mangi il pennuto! - E indicò Benu che la fulminò col suo sguardo di fuoco.
- Aki... - Cercai di protestare e guadagnare tempo - Non sono una fashion blogger e non mi piace essere al centro dell'attenzione. - Ormai tutto il contenuto della mia valigia era sparso sul pavimento in attesa di un atto di pietà.
- Una che? Non parlare terrestre tanto non ti capisco, cavolo Lilith ci sarà qualche incantesimo in quella tua testolina geniale capace di far apparire ciò che ti serve, no?! E poi diciamoci la verità, non passeresti inosservata nemmeno volendo, insomma guardati, sei tu! -
- Perché cos'ho che non va? Ho qualcosa fuori posto? - Le chiesi guardandomi e controllando che tutto fosse al proprio posto.
- Io ci rinuncio... - Sbuffò - Ho fame, dai sbrigati! - Piagnucolò unendo le mani pregandomi.Conoscevo un incantesimo che avrebbe fatto al caso mio, me l'aveva insegnato mamma quella stessa mattina prima di partire in caso di allarmi di questo tipo, non mi andava di discutere con Aki così decisi che l'avrei messo in pratica.
Mi misi davanti allo specchio, qualche movimento con le mani,focalizzare ciò che avresti voluto indosso ed ecco fatto; dolcevita nero a mezza manica, gonna a vita alta aderente in pelle di cammello scamosciata, ovviamente sintetica, e stivaletti neri con calze a fantasia tartan che fuoriuscivano di qualche centimetro.
Tossii così da ottenere l'attenzione di Aki che mi squadrò ed esultò - Ora si ragiona! - Battendo le mani.Appena aprimmo la porta ci trovammo difronte Arashi col braccio a mezz'aria pronto a bussare, mi sorrise - Piacevolmente sorpreso, Lilith. - e mi squadrò nuovamente, iniziavo a detestare quel suo modo da misterioso e dannato, non faceva per me.
Mentre ci dirigevamo in sala mensa Aki saltellava felice - Non vedo l'ora di passare la serata con tutti voi! -
- Fermi! - Urlò Ellis inchiodando i suoi piedi nel pavimento - Serata insieme? A differenza vostra, IO ho una reputazione e un nome da tenere alto! Non passerò la serata con voi. - e si mise a braccia conserte come un bambino capriccioso quando non viene accontentato, pensai che non ci sarebbe voluto molto per vederlo disteso sul pavimento sbattere piedi e pugni in cerca di attenzioni.
Il volto di Aki diventò una nuvola grigia pronta ad esplodere in un mare di lacrime.
- La vuoi passare con quei quattro leccapiedi che ti gironzolano attorno solo per la tua fama e per i tuoi soldi? Patetico, ma fai pure, vorrà dire che passerò la serata DA SOLO con queste due splendide ragazze. - Sibilò Arashi avvicinandosi a noi. Fra i due era in atto una guerra di sguardi incandescenti tanto densi che ebbi paura di vedere del fuoco da un momento all'altro.
- Ehi - dissi cercando di allentare la tensione - gli amici di Ellis faranno sicuramente tardi, tra tutti i dovuti preparativi, quindi lui potrebbe stare con noi fino al loro arrivo, che ne dite? - Non m'importava di Ellis o di Arashi e del loro stupido orgoglio, ma di Aki. Sapevo che in quella ragazza c'era solo bontà e non potevo non provare un sentimento d'affetto nei suoi confronti, poi era stata l'unica ad avermi trattata non come una alieno o un mostro da quando ero arrivata lì, perciò ero in debito con lei e avrei fatto di tutto per vederla sorridere.
- Per la prima volta è uscito qualcosa di intelligente dalla tua bocca Terrestre, d'accordo ci sto. - Rispose Ellis con fare superiore.
Aki mi sorrise e io ricambiai felice.La strada per la mensa non fu molto lunga, ma persi il conto di quante volte avevamo svoltato e in quali direzioni, così presi la decisione che avrei convinto Aki a bussare sempre alla mia porta prima di andare in mensa, anche solo per assicurarmi di arrivarci dato il mio scarsissimo senso dell'orientamento.
La mensa sembrava sterminata senza alcun inizio nè fine, non capii subito in quale parte del castello fossimo ma, osservando le vetrate che occupavano tutta la parete destra rispetto alle porte d'entrata. notai che dopo il prato si estendeva un fitto bosco reso scuro dal tramonto alle sue spalle e così capii che forse eravamo sul retro della struttura. L'atmosfera era resa calda dai colori bronzo e oro presenti ovunque e dalle lunghe tavolate già ghermite di allievi e, più in fondo, di professori.
Dopo aver riempito i nostri vassoi e aver convinto Ellis a prendere almeno un frutto e un succo pur di non guardarci mangiare ci sedemmo ad uno dei tavoli rettangolari ancora vuoti.
- Questo è il più bel giorno della mia vita! - Esordì Aki ingozzandosi di torta millefoglie.
- L'hai detto anche ieri, lo dici ogni giorno. - Sbuffò il fratello guadagnandosi una smorfia che fece ridere tutti e quattro.
- Mi sono sempre chiesta cosa mangino gli esseri magici - Dissi in un momento di silenzio, addentando perplessa un muffin - So che le fate sono vegetariane o vegane, ma sirene, demoni, angeli o voi... - Conclusi indicando i gemelli e lasciando in sospeso la frase.
- I demoni e gli angeli sono onnivori come noi - Spiegò tranquillamente Ellis, come se stesse leggendo un libro - Anche se c'è chi dice che sarebbe meglio definirli carnivori data la mole di sangue e carne da loro ingerita. Le sirene sono molto simili alle fate, sono anche loro vegetariane ma non si cibano delle stesse erbe o delle stesse radici degli emersi, difatti hanno un menù personalizzato qui in mensa. - Concluse indicando un angolo della mensa dove c'erano cibi sconosciuti, poi ingoiò l'ultimo pezzo di mela e strappò l'involucro della cannuccia del suo succo Ace. Notai la cura con cui ripiego l'involucro e lo ripose attentamente nel suo vassoio di legno, sorrisi involontariamente, fortunatamente lui non se ne accorse.
- Noi unicorni invece mangiamo di tutto. - Intervenne Aki sentendosi in dovere di dare spiegazioni, addentando una pizza.
- Ma preferiamo cibi come carote, cereali o zucchero. - Intervenne Arashi.
- Oooh io amo lo zucchero! A zollette è il mio preferito, ne mangerei sempre fino a non poterne più, non me ne stancherei mai! - Commentò la sorella masticando delle caramelle gommose.
- Aki se continui a mangiare così starai male di nuovo! Hai mangiato una torta, un'insalata poi i biscotti e poi la pizza e ora le caramelle, prima il salato e poi il dolce quante volte dovrò dirtelo? E non puoi ripetere il salato dopo il dolce! - La rimproverò lui apprensivo.
- Aki va matta per lo zucchero. - Spiegò poi rivolgendosi a me - La mattina fa la scorta di bustine d'ogni tipo e ne mangia continuamente durante la giornata. -
- Ora si spiegano molte cose... - Ridacchiò Ellis, risi anch'io, quando non giocava a fare il principino viziato non era poi così male.
Ad un tratto si fece serio e riassunse quell'odioso atteggiamento. - Devo andare sono arrivati i miei amici. -
- Aspetta - Lo fermò Aki - Possiamo fare così tutte le sere? - Chiese implorante. Lui annuì semplicemente e scappò via per paura di essere visto, prese un nuovo vassoio, lo riempì e si andò a sedere con maghi d'alto rango e bellissime sirene.
Mentre uscivamo dalla mensa notai una cesta che al nostro arrivo non c'era, era piena di piccoli biberon e su un cartello la scritta " Piene le vostre pance e di chi vi aiuta, prendetene a volontà per stasera. "
Esitai un secondo. - Prendile anche per lui, so che vuoi farlo. - Sussurrò Arashi. Mi voltai verso il tavolo di Ellis, occupato com'era a tessere la sua fitta rete sociale non si sarebbe accorto della cesta. Presi quattro flaconi e andammo via.
Salutai i gemelli all'entrata dell'ala diamante con la promessa che ci saremmo rivisti il mattino dopo alle sette e mezza per colazione. Lasciai due biberon davanti alla porta di Ellis ed entrai nella mia stanza.
Trovai Benu in lacrime sul tappeto e, appena mi vide, si gettò goffamente fra le mie braccia e pianse disperato, mi si spezzò il cuore nel vederlo così.
La mia intuizione si rivelò giusta, la cesta conteneva il cibo per i nostri piccoli aiutanti e, dopo che Benu si fu calmato ed ebbe bevuto a sazietà, lo lavai e arrangiai una cuccia fatta di coperte e cuscini in modo tale che non patisse il freddo o avesse problemi durante la notte.
- Buonanotte Benu. - Sussurrai fra le coperte prima di spegnere la luce, lui gracchiò qualcosa in rimando e ci addormentammo entrambi.
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L'ultimo dei Guardiani (IN REVISIONE)
FantasyLilith ha appena scoperto la sua vera natura, quella di essere una Creatura Magica, ed è stata catapultata in un mondo che non credeva potesse mai appartenerle. "Avete mai pensato a quante persone incontrate ogni giorno? Di quante di loro vi potrest...