• Capitolo 55. •

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Mi diressi verso l'uscita con la testa bassa, sapevo che essere egoisti ed egocentrici non era la soluzione ma in quel momento Ellis avrebbe potuto risparmiarmi le sue confessioni.

Il vento fresco mi solleticò il viso invitandomi a sollevarlo, davanti a me si parò uno spettacolo che mai avrei pensato di poter vedere – Draghi! – urlai correndo verso gli altri.
Sette draghi ci attendevano sul limitare del giardino vicino a dei grossi arbusti, ogni drago aveva un colore differente tranne per due che erano grigi con gli occhi gialli, perfettamente identici – Ma guarda che carino quello grigio! – urlò Aki felice – Quale dei due? – chiesi mentre li osservavo affascinata – Scherzi?! L'unico grigio perla, è meraviglioso. L'altro è più scuro e sembra così arrabbiato – rispose Aki – Arrabbiato? Ha solo capito di essere il più intelligente fra i sette. – commentò Arashi raggiungendoci – Quello azzurro è così carino, è davvero elegante! Guardate che schiena dritta! – Sentii urlare Marina, Jud non disse nulla e sorridendo si avvicinò ad uno che se ne stava in disparte guardandosi attorno e lo accarezzò, pensai che la somiglianza tra padrone e animale di cui si parla sulla Terra non è del tutto inventata.

- Principessa, quale sceglie? – chiese Syver avvicinandosi – Il tuo scommetto sarà quello ocra che sembra controllare il comportamento degli altri sei. – risi – Simpatica la nostra pricipessina. Io invece scommetterei la vittoria della battaglia che il tuo sarà quello accigliato lì in fondo. – lo guardai storta – Quello nero? Non è accigliato, si vede che le catene che gli bloccano le zampe sono troppo strette, guarda come cerca di liberarsene. – Syver rise capendo di aver vinto la scommessa.
Mi avvicinai al drago che sembrava piuttosto irritato – Fanno male vero? – l'animale sbuffò. Con calma aprii i pezzi di metallo – Prometti di non volare via. – dissi e lui, una volta libero, invece di scappare abbassò il capo verso di me accarezzandomi la guancia col muso caldo – Syver si sbagliava sul tuo conto, sei un bravo drago. Tutti si limitano all'apparenza non è vero? – Il drago sbatté le possenti ali in segno di assenso – Lilith, ti aiuto a salirci su? – chiese Jud con in mano sella e briglie – Non voglio imbrigliarlo, ma effettivamente è troppo alto per me. – risposi constatando la diversità fra me e l'animale. Jud sorrise e prendendomi per i fianchi mi posò abilmente sulla groppa del drago – Se ti faccio male basta avvisare. – sussurrai al mio nuovo compagno alato – Sono sicuro che sarai più che capace. – rispose Jud comprendendo i miei dubbi – E' la prima volta che vedi un drago? – chiese gentile – Ovvio. E' una Terrestre, l'hai dimenticato? – Ellis salì con molta abilità in groppa a l'ultimo drago rimasto, di un bianco così lucente da far male agli occhi, con l'aria sicura di chi sa di vincere – Jud, sai per caso se siamo tornati indietro nel tempo? – chiesi ironica, quell'appellativo pronunciato da lui faceva ancora male e ne faceva ancora di più ricordando ciò che era successo poche ore prima, Ellis sbuffò – Ellis, smettila e dimmi cosa ti prende. Non ti conosco bene... -
- Tu non mi conosci affatto e per questo non dovresti parlarmi. – mi interruppe lui seccato. Una coda nera lo spinse giù – Il tuo drago è più permaloso di te! – sbraitò irritato, mi avvicinai a lui e gli porsi una mano che spinse via – Hai una foglia fra i capelli. – dissi e noncurante del suo essere schivo mi avvicinai per sistemare quel groviglio biondo – Grazie. – rispose lui apatico – Non sarò in pace con me stessa finché non mi dirai cosa ti turba davvero. – lo baciai lentamente sulla guancia. Non si mosse, sapevo di avere ragione.

- Oh per tutte le lande! – zia Beth corse verso di noi estasiata cercando di non incespicare nel lungo vestito chiaro, dietro di lei il professor Owl ci osservava sorridente poggiando il suo peso sul bastone – Vi avevo rassicurato sul fatto che me ne sarei occupato io e così ho fatto. – Hlif apparve da dietro alcuni arbusti, chissà da quanto era lì ad osservarci. – Vecchio pazzo, come ci sei riuscito? – chiese il professore raggiungendoci – Ho i miei contatti. – zia Beth rise – E probabilmente anche un allevamento, data la loro età le loro uova non si devono essere schiuse da molto. -
- Ragazzi andiamo, siamo già in ritardo ed il sole sta tramontando. – fece notare Syver salendo sul suo drago – Syver. – lo chiamò zia Beth avvicinandosi, gli sussurrò qualcosa all'orecchio e poi si allontanò. Aveva le sopracciglia corrucciate di chi sa che qualcosa andrà storto. – Lilith. – mi richiamò Hlif – Sarà un duro viaggio e da ora in poi sarai tu a dover prendere le decisioni più importanti, sarai tu ad avere tra le mani il destino del Mondo Magico. – sorrisi tesa – Dovrebbe essere incoraggiante? – chiesi pregandolo di smettere – No, tutto il contrario. Ma sappi che non potrai farti assolutamente distrarre dalle tue turbe e dai tuoi problemi. – i miei occhi corsero istintivamente verso il ragazzo biondo che se ne stava in disparte accarezzando pigramente il suo drago bianco – So che sarà praticamente impossibile ma te ne prego, non farti coinvolgere. – annuii decisa, sapevo cosa fare.

L'ultimo dei Guardiani (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora