• Capitolo 39. •

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Erano ormai cominciate le vacanze invernali.

" Zia Beth ci ha messo al corrente dell'attacco. Alcuni demoni potrebbero essere rimasti intrappolati nei sottosuoli fra il mondo magico e il mondo terrestre, potrebbero riversarsi in qualsiasi portale e attaccare, e nessun essere magico è così potente da riuscire a combattere durante il trasferimento.
Rimarrai in Accademia sotto le cure di Zia Beth, è più sicuro per tutti, ma soprattutto per te.
Ci manchi tanto, avrai presto nostre notizie.
Ti vogliamo bene.
Mamma e papà."

Zia Beth mi aveva consegnato la lettera la mattina dopo l'attacco, il primo giorno di vacanza. Ero rimasta chiusa in camera per tutto il giorno.
- Milady, che ne dice di allenarsi? Potrebbe svagarla un po'. - proponeva Benu quasi ogni ora - No. -
Il terzo giorno di isolamento forzato, poco prima dell'alba, decisi di sgattaiolare in giardino per concedermi un momento di calma. Conoscevo un posto, una panchina ben nascosta da rami e arbusti, rivolta verso est col sol levante pronto a sorriderle ogni mattina, con una cornice di montagne e case dormienti che rendevano il tutto irreale, quasi fosse dipinto in un quadro.
- Lilith. - mi salutò zia Beth sedendosi accanto a me, non risposi - So che tutto questo ti potrà sembrare ingiusto, e forse hai anche ragione a pensarlo. So che una guerra può sembrarti inutile e che l'attacco di qualche giorno fa può sembrarti un fulmine a ciel sereno. So anche che d'ora in poi sarà sempre più difficile. - sospirò vedendo la mia assenza di reazione - Ci vediamo alle tre di questo pomeriggio nell'aula del preside, ti prego di non tardare. - si alzò silenziosa e andò via, lasciando le mie domande all'alba.
Erano quasi le tre, il mio stomaco brontolava incessantemente ed ero in ritardo - Questa volta non me la farà passare - ripetevo mentre cercavo di darmi una sistemata. Zia Beth era molto dolce ma non transigeva sulla puntualità.
- Eccomi, scusa zia! - ansimai trafelata per la corsa aprendo la porta della presidenza e richiudendola in tutta fretta.
Zia Beth era seduta alla sedia del preside con Benu appollaiato sulla scrivania in legno lucido, alla sinistra di questa c'erano i gemelli, alla destra Quercia ed il professor Owl mentre su una delle sedie difronte alla scrivania una testa bionda mi dava le spalle.
- Mi sono persa qualcosa? - chiesi notando gli sguardi seriosi e preoccupati di tutti.
- Accomodati. - disse algida zia Beth, accompagnando le parole con un gesto della mano. Sedendomi notai lo sguardo basso di Ellis, colpevole di chissà quale male.
Osservai l'amica di mia madre mentre mi porgeva un grosso tomo - Ma questo libro lo conosco! L'abbiamo usato per la ricerca sui guardiani. - guardai sorridente l'amico alla mia destra che aveva ancora gli occhi fissi sul pavimento, non un accenno di sorriso.
- Aprilo. - mi ordinò la donna.
Aperto il volume lessi la scritta " Come riconoscere un guardiano." Ma avrei giurato che l'ultima volta le pagine erano prive di segni di penne o scrittura, mentre ora erano piene di scritte e scarabocchi e schizzi fatti ad inchiostro.
- Leggi, cara. - intimò zia Beth.
- I Guardiani sono coloro i quali hanno il compito, il dovere ed il potere di proteggere ogni essere magico nel suo mondo e sulla Terra, garantendo l'armonia fra le specie. Hanno l'abilità del controllo generale e sono eccelsi in molti campi differenti. - guardai interdetta la donna che mi guardava intensamente, invitandomi a continuare, la stanza era immersa nel silenzio.
- Spesso sono maghi o demoni, più raramente creature fatate. I loro poteri si sviluppano rapidamente fino all'iniziazione, quando avviene il passaggio del potere. Questo passaggio non è basato su una successione dinastica, poiché due guardiani non possono appartenere ad una stessa famiglia o casta. Essi infatti sono scelti dal Fato ancor prima della loro nascita, in base a regole a noi ancora sconosciute. I Guardiani più potenti si rifugiano, secondo la leggenda, su monte Edda, per non venir intaccati dal male del mondo, che esso sia magico o meno. - guardai mia zia confusa.
- Cosa ne pensi? - chiese - Cosa dovrei pensare? - chiesi sempre più confusa da tutte quelle persone presenti nella stanza e dalle strane domande di Zia Beth.
- Lilith - sembrò prender fiato - I tuoi genitori non sono scappati dal mondo magico per via della lotta contro le forze oscure, avvenimento che ha portato il Consiglio al potere. La loro sopravvivenza era minacciata dato che il Fato aveva deciso di riporre in tua madre le sue volontà. Tua madre e tuo padre mai avrebbero voluto abbandonare il campo, ma dovettero, non avrebbero potuto mettere a rischio la vita del depositario di tutta l'armonia del mondo magico.
- Ma i miei genitori cosa avevano fatto di male? Perché sono dovuti scappare? -
- Tua madre proteggeva nel suo grembo un guardiano potentissimo. -
- Zia - chiesi allarmata - quanti anni fa accadde lo scontro? -
- Diciotto. - mi guardò fisso negli occhi - Lilith, tu sei un Guardiano. -

L'ultimo dei Guardiani (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora