• Capitolo 30. •

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La mattina seguente mi svegliai frastornata, era come se due mattoni giganti stessero cercando di sbriciolarmi le tempie.

- Buongiorno Benu. - sussurrai debolmente cercando di controllare l'orario, era venerdì e questo significava che stasera sarei finalmente potuta uscire fuori dall'Accademia dopo le mie settimane di punizione.
Ma il mio morale non sembrava voler assecondare i miei progetti.

- Benu non c'è, è ad allenarsi. - sentii dire. Senza dar troppo peso alla chi aveva appena parlato notai che erano già le nove - Cavolo devo prepararmi o non arriverò mai in tempo a lezione! - il professor Owl non me l'avrebbe fatta passare liscia.
- Non così in fretta Lilith. - due mani forti mi bloccarono le spalle impedendomi di alzarmi dal letto - Zia Beth, cosa ci fai qui? - chiesi arrendendomi facilmente al calduccio delle mie coperte.
- Ieri sera i tuoi amici sono venuti a cercarmi per raccontarmi cos'era successo ed il tuo improvviso malore, così sono venuta per accertarmi che stessi bene, forse è arrivato il momento di spiegarti un po' di cose. - mi drizzai sul letto ben attenta.
- I tuoi poteri sono molto forti, Lilith, al pari dei maggiori e più potenti maghi del Consiglio - non sapevo perché ma quella parola mi provocava un forte senso di fastidio, lo stomaco mi si aggrovigliò improvvisamente - ma non sai controllarli e questo può portare a parecchi problemi, dovrai imparare a gestirli se non vuoi che loro gestiscano te. Per quanto riguarda le tecniche e alcuni piccoli trucchi ci penserò io, ma dovrai prendere coscienza dei tuoi poteri e dei loro significati più profondi. Se farai tutto questo in poche settimane non ti si annebbierà più la vista e non avrai altre allucinazioni, in più riuscirai a controllarti e a non scatenare bufere o simili. -
Annuii - È successo qualcosa ieri notte? -
- Per fortuna no, ma alzando lo sguardo verso il cielo sembrava come se il vento, le nuvole e persino le stelle avessero smesso di muoversi, sembrava fossero in una triste attesa. - spiegò lei. Ci fu un momento di silenzio, poi riprese - Iniziamo dalle basi; il bianco indica soddisfazione e benessere, questo non ti servirà negli attacchi poiché è un'emozione positiva e non farebbe altro che rafforzare il nemico. Il rosa è simbolo di attrazione e amore, che può essere affettivo o sentimentale e spero per te che non sia mai intenso. -
- Perché? - chiesi - Perché vorrebbe dire essere innamorati e l'amore non fa che complicare tutto, rendendo i tuoi poteri più complicati e imprevedibili. - rispose zia Beth - Ma non interrompermi oltre. Oltre il bianco ed il rosa abbiamo il blu, simbolo di serenità, calma e pacatezza, questo ti servirà per riacquisire il controllo e per placare qualsiasi stato d'animo, ottimo nelle situazioni di difficoltà per pensare in maniera più lucida e indagare le varie possibilità in maniera razionale. Dopo questi tre colori, che potremmo definire positivi, abbiamo il verde, che può essere usato per abbassare il grado di potenza del nemico giocando sull'invidia, ma questo potrebbe anche ritorcersi contro di te a meno che tu non sia una persona gelosa, e questo è un colore intermedio. Oltre ci sono quelli negativi, i più pericolosi, che sono il rosso, il viola ed il nero. Il rosso rappresenta la voglia d'agire, la rabbia e la passione, a seconda della densità del rosso, potrebbe anche simboleggiare una passione carnale, e se ti dovessi trovare in questa situazione avresti serie difficoltà a mantenere il controllo, puoi utilizzarla per scaraventare via i nemici ed utilizzare la loro rabbia o qualsiasi loro passione contro di loro e ne verrebbe fuori un attacco potentissimo.Il viola si scatena assieme ai poteri magici e simboleggia una grande potenza ed equilibrio mentale, questo proprio per le tue capacità di manipolazione. In base alla densità del tono avrai una più forte o più debole potenza d'attacco, ma devi star ben attenta a non farti sopraffare dal tuo potere perdendone il controllo, altrimenti saresti capace di prosciugare il nemico portandolo prima all'alienazione e poi alla morte, oppure potresti scatenare temporali talmente forti da bruciare qualsiasi cosa. Infine c'è il nero, il colore più pericoloso e potente, simboleggia la tristezza, la delusione e la rassegnazione ed è l'unico capace di prosciugarti, non solo di prosciugare. - fece una breve pausa - Devi sempre combattere il nero, Lilith, non lasciare che vinca. - Annuii in silenzio, non capivo l'improvvisa serietà nei suoi occhi, quasi un allarme disperato - Per stamattina portai riposarti e sarai esente dalle lezioni, ma oggi pomeriggio ci concentreremo sul tuo potenziamento. Sulla scrivania c'è il tuo nuovo orario delle lezioni. - si alzò dalla sedia difronte al mio letto e, dopo avermi scoccato un bacio sulla fronte, uscì dalla stanza.
Il pomeriggio passò tra lezioni di controllo mentale e manipolazione, potenziamento magico e rafforzamento fisico. Ero riuscita a controllare i sentimenti positivi e quello intermedio, il verde, e sapevo come non perdere il controllo di me stessa con quelli negativi pur avendo ancora serie difficoltà col nero, senza però riuscire a dominarli completamente. Avevo anche capito come usare i sentimenti negativi dei nemici contro di loro in maniera consapevole evitando il prosciugamento.
A cena Aki e gli altri proposero di andare in un pub-disco nel paesino vicino all'Accademia, posto molto frequentato dagli studenti.
- Lilith, se non sei ancora in grado di uscire forse sarebbe il caso che tu rimanessi qui. - suggerì Ellis - Sto benissimo. - risposi distaccata, cercai di visualizzare un blu calmo, in contrasto col rosso che aveva deciso di farmi visita - Come vuoi. - ribatté lui, la tavolata cadde nel più profondo dei silenzi.
Aki e Marina bussarono alla mia porta circa un'ora dopo, pretendendo che fossi pronta quando in realtà ero ancora scalza e con la zip del vestito aperta. Avevo deciso di indossare l'abito che mia madre mi aveva costretto in valigia, le avevo scritto per informarla di questo "notevole miracolo" come lo avevo definito, e la sua risposta era stata entusiasta.
- Non vuoi truccarti?! - chiese Marina sbigottita - Ho visto là tua trousse sai? Sembra il paese dei balocchi. - proseguì- Non mi va. - risposi io mettendomi le prime scarpe che avevo visto sul pavimento - Ti voglio con i tacchi e non accetto scuse. - si intromise Aki sovrastandomi con suo tacco dodici ed il suo vestitino metallizzato, io sbuffai infastidita. Mi presero per le braccia e mi trascinarono sulla sedia vicino alla scrivania, Marina con la mia trousse e Aki con un molte paia di scarpe che non avevo mai visto prima - Ellis si mangerà le mani. - ridacchiarono - Cosa?! - urlai arrossendo.
- Shh, o ti si sbaverà il rossetto. - mi ammonì Marina.
Finirono una frazione di secondo prima che Arashi bussasse seccato - Avete per caso trovato un portale magico voi tre lì dentro? - sbuffò dietro la porta.
Mi guardai furtivamente allo specchio prima di essere spinta fuori dalla stanza dalle mie amiche - Ta da! - disse Aki felice battendo le mani, vidi gli occhi dei ragazzi spalancarsi ed abbassai lo sguardo imbarazzata.

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Oh cavoli, ho appena notato che ci sono più di cinquemila visualizzazioni, non posso davvero crederci! Vi ringrazio di proseguire con me questa piccola avventura, mi rendete ogni volta un po' più felice! Non ho altre parole, non ne ho mai avute molte ma ora davvero non ne riesco a trovare, quindi grazie e spero continuerete a leggere di Lilith, di Ellis, di tutti e di tanto altro che sta per accadere!

Un bacio, Nora Dot ^^

L'ultimo dei Guardiani (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora