29 agosto, ore 10:30 a.m.
- Hai rotto con questa magia! -
- Sta zitto topo di fogna! - risposi stizzita al topo che correva fulmineo per tutta la stanza scansando a stento gli oggetti che gli venivano lanciati.
- Solo perché sono piccolo non hai il diritto di farlo! - squittì lui.
- Basta voi due! - urlò mia madre spalancando la porta della mia camera - Lil! Ritrasforma immediatamente tuo fratello in umano! -
-Ma dai mamma, quel grigio gli dona, non trovi? - cantilenai io.
Mia madre rise divertita e, con un elegante gesto della mano accompagnato dal solito sbuffo di fumo azzurro, trasformò quel topino in mio fratello che, appena riprese coscienza del suo corpo, si lanciò verso il mio collo con le mani ben aperte - Questa volta me la paghi brutta strega! -
Da quando ero venuta a conoscenza della mia natura magica la magia non era più stata nascosta in casa, nonostante mio fratello Eliah avesse solo dieci anni, ed anche lui aveva imparato qualche trucchetto durante i miei pomeriggi di studio.
- Ed ecco un verme fra tre, due , uno... - le mie mani erano già pronte per trasformarlo
-Lil, Eliah, smettetela! - Mamma si frappose fra noi due. Vidi spuntare la testa riccioluta e nera di mio fratello, intenta a superare la barriera composta da mia madre, una delle più difficili da abbattere.
- È arrivata la lettera. - Affermò mio padre, copia adulta di mio fratello, dall'uscio della porta della mia camera.
- Avresti anche potuto aiutarmi. - Disse mia madre dirigendosi verso di lui.
- Scusa cara ma era troppo divertente. Lo sai che ti adoro vero? - Rispose papà sfoderando uno dei suoi sorrisi più disarmanti.
- Non vuoi aprirla? - Proseguì rivolto verso di me e porgendomi la lettera, tentennai qualche secondo ma poi decisi che sarebbe stato meglio se ad aprirla fossero stati i miei.
Mi tremavano così forte le mani che non sarei stata in grado neppure di reggerla, figuriamoci aprirla e leggerne il contenuto. E se non fossi stata ammessa a nessuna delle scuole a cui avevo fatto domanda? Cosa sarei diventata? No, non ero pronta per scoprirlo da sola.
Subito mia madre strappò la busta dalle mani di mio padre e l'aprì con un solo gesto delle dita.
Lesse velocemente sussurrando il contenuto della busta in pochi attimi e, appena ebbe finito, si portò entrambe le mani davanti alla bocca lasciando cadere la lettera, una goccia di rugiada scappò furtiva dal suo occhio.
- Lo sapevo, non sono passata. Pazienza, magari non sono poi così magica. - Dissi con poca convinzione, cercando di mascherare la delusione e la voce che si incrinava. Mio fratello venne e mi abbracciò
- Per me sei una strega super-brava. -
- Grazie piccolo. - Sussurrai ricambiando l'abbraccio.
Mamma, che nel frattempo si era ripresa, urlò - Ma non hai capito niente! Sei stata ammessa a tutte le scuole! - Si gettò sul letto abbracciando e sotterrando sia me che Eliah.
- Anche all' Academy of Magical Arts... - Proseguì mio padre incredulo con la lettera fra le mani tremanti - E per merito! Figlia mia sono così fiero di te! - Concluse prima di gettarsi a capofitto sul letto dove lo attendeva il resto della famiglia per un altro abbraccio.
Eliah riuscì a tirarmi fuori dopo aver annunciato la mia morte per soffocamento , così chiesi - Cosa vuol dire per merito? -
Sistemando i capelli grigi ricchissimi e il pullover mio padre rispose - All' A.M.A possono entrare solo due tipologie di studenti : quelli meritevoli che hanno un altissimo livello di conoscenza su tutte le categorie delle arti magiche e sarebbero sprecati in un liceo che prepara per una singola categoria, e quelli che hanno un altissimo reddito famigliare. -
- Caproni ignoranti che si credono Titani per l'importanza delle loro famiglie. - Aggiunse mamma facendo ridere Eliah per i piccoli sbuffi di fumo rosso usciti dalle guance, segno di rabbia e fastidio.
- Comunque - riprese papà - tu fai parte della prima categoria! Questo caso è ormai rarissimo, pensa che gli ultimi ragazzi entrati per merito risalgono alle classi del 1980. Entrare per merito vuol dire anche che avrai una borsa di studio che ti permetterà di andare lì gratuitamente ed usufruire di tutte le comodità riservate ai figli di papà di quella scuola. Sono così fiero di te! -
Sentimmo il campanello suonare - devono aver già mandato tutto l'occorrente , vado io, tu prepara la valigia. - cinguettò mia madre correndo via, seguita da un allegro e curioso Eliah che tentava di sistemarsi i ciuffi ribelli che erano finiti sul volto durante l'abbraccio. Mio padre mi regalò un altro dei suoi sorrisi e sparì lasciandomi sola.
- Bene - dissi fra me e me, carica di adrenalina - Cominciamo. - E presi la grande valigia nera dallo scaffale più alto del mio armadio.
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L'ultimo dei Guardiani (IN REVISIONE)
FantasyLilith ha appena scoperto la sua vera natura, quella di essere una Creatura Magica, ed è stata catapultata in un mondo che non credeva potesse mai appartenerle. "Avete mai pensato a quante persone incontrate ogni giorno? Di quante di loro vi potrest...