- Come posso aiutarti? - chiesi con falsa gentilezza.
- Ti avevo avvertito lurido verme, ti avevo avvertito, dovevi stare lontana da lui! - indicò furibonda Ellis che stava per intervenire, ma fu bloccato da Jud - Voglio proprio vedere come va a finire, anzi quasi quasi prendo del pop corn. - risi per quella battuta fuori luogo - Cos'hai da ridere? Ti faccio ridere? - sibilò.
" Sì." Avrei voluto rispondere, invece mi limitai ad alzare le braccia in segno di resa - No, non c'entri tu, ridevo per altro. -
- Allora sentiamo. - disse rivolgendosi verso il suo gruppetto con voce isterica - Sentiamo cos'ha da ridere la Terrestre. Coraggio piccola Lilith, fa ridere anche noi. - i ragazzi alle spalle di Olivia mi incitarono a svelare il perché della mia risata, e incitarono lei a non perdere tempo e prendermi a calci. Lei scosse la testa divertita da quella situazione - Tesoro, ti avevo avvertito di lasciar stare Elly. - proseguì con voce fintamente comprensiva - Ma lei no, doveva fare il doppio gioco - si voltò nuovamente verso gli altri ragazzi - doveva far finta di odiarlo e poi starci tutto il tempo appiccicata, la vedete no?! Questo faccino d'angelo. - i suoi occhi divennero saette - Questa vipera!!! - ringhiò mostrando i denti affilati, mi tornò in mente la lezione di storia della professoressa Pumpkin e rabbrividii.
- Olivia basta, non è il caso... - intervenne Marina, che fu prontamente interrotta - Taci tu! La dolce e cara Marina, migliore amica di Elly assieme a quella specie di elfo dai capelli rosa. - le ragazze alle spalle della rossa risero - Per arrivare a lui dovevo prima scavalcare voi, con lui è stato un gioco da ragazzi, mi è bastato muovere un po' i fianchi. Ma tu, lurida santarellina, oh tu mi hai fatta sudare! Per nulla poi! - ringhiò ancora più forte, persino i suoi amici indietreggiarono spaventati.
- Non ti permetto di parlarle in questo modo, è una mia amica! - intervenni sovrastandola con la voce - Ellis non è proprio di nessuno e queste tue parole sono le più infantili che io abbia mai sentito. Da ragazza a ragazza, non ti vergogni nemmeno un po'? Guarda, si sono allontanati anche i tuoi "amici" tanto da isterica ti stai comportando! - non sopportavo più le sue urla e le sue parole ripetute all'infinito, mi sarei volentieri tolta le orecchie pur di non sentire più quell'odiosa voce stridula spara-stupidaggini.Lei si prese la treccia di capelli e giocò per un po' attorcigliandola fra le dita, ma con tanta forza che credetti seriamente che se la sarebbe strappata - Ora basta! - tuonò ma la sua voce uscì fuori come uno stridio - Avrai ciò che meriti, Terrestre. - fece un sorriso malvagio e schioccò le dita - Bob. - chiamò.
Dal gruppetto si fece avanti un ragazzo altissimo e ossuto, talmente magro che una folata di vento l'avrebbe potuto spazzare via. Alzò la mano e mosse l'indice e il medio come a voler cacciar via un insetto fastidioso. Il dolore che provai agli stinchi fu così forte da farmi accasciare per terra urlante.
Provavo dolore, ero furiosa oltre ogni limite, ma dovetti trattenermi. Ero consapevole della portata dei miei poteri, o meglio, ero consapevole di quanto non ne fossi consapevole, non potevo rischiare di far del male ai miei amici una seconda volta.
Olivia mi si avvicinò e, piegandosi sulle ginocchia, mi sussurrò - Lui si chiama Bob, è al terzo anno. Il suo potere è quello di saper utilizzare l'aria come se fosse un'arma e a differenza tua lui ne ha il pieno controllo. - rise acida - Non ribellarti, o ti ridurrà in cenere. Prendilo come un consiglio da amica. - si mise la mano sul cuore e fece una specie di broncio che avrei volentieri spazzato via con un sinistro molto forte.
Così forte da farle cadere la mascella sull'erba del giardino."Non reagire."
- Continua. - ordinò Olivia.
Bob proseguì con la sua danza d'aria che si trasformava in calci e colpi fortissimi sulle mie braccia, sulla mia schiena e sul mio ventre."Non reagire."
- Adesso basta Olivia, quel tipo la sta torturando! - le urlò Ellis. Olivia rise.
Ci fu un momento di silenzio, in cui Bob sembrava non volermi più colpire.
- Non ci provare. - intimò il ragazzo ad Ellis fulminandolo, poi riprese a colpirmi con più violenza e forza di prima."Non reagire."
Vedevo tutto rosso.
- Ho detto non ci provare! - sbraitò il mio amico e si sentì un rumore secco, proveniente dalla schiena di Ellis, rabbrividii.
Lui si accasciò a terra e mentre Jud lo aiutava a rialzarsi lo sentii sussurrare - Quel bastardo mi ha colpito. -"Al diavolo."
- Tu. - urlai verso Bob rimettendomi con non poca fatica in piedi, avevo un labbro spaccato e mi sanguinava un sopracciglio, le gocce di sangue mi annebbiavano la vista, ma il rosso che vedevo non era dovuto a loro. La rabbia aveva avuto la meglio.
Allungai la mano verso di lui e, a palmo aperto, lo feci roteare di centottanta gradi, lui si mise entrambe le mani sul petto stringendosi la divisa come a volersela strappare. Muovevo le dite come a volergli fare il solletico, ma il realtà stavo giocando col suo cuore. Poi, con un gesto definitivo della mano, lo scaraventai lontano dal nostro campo visivo.
- Avrà da fare per un po'. - commentai sorridendo malvagia, con un sorriso che non mi apparteneva.
Sentivo la tensione nelle mani aumentare, l'autocontrollo era andato a farsi benedire nel momento in cui avevano attaccato Ellis.
- Lilith, calmati! - mi scongiurò Aki,
Arashi mi prese per le spalle - Rilassati. Dannazione sei bollente! -
Olivia rise sprezzante - Sì, fatti aiutare da occhi a mandorla numero uno. Sei ridicola, credi di farmi paura con quello scherzetto? - indicò la zona in cui probabilmente era finito Bob - sei inutile, come del resto tutta la tua schifosa famiglia, una banda di fuggiaschi impauriti e troppo codardi, loro più di te! -
- Non nominare la mia famiglia. - sibilai scandendo ogni parola così che potessero entrare in quella testa tinta di rosso.
In pochi attimi mi liberai dalla presa di Arashi, e dalla mia mano uscì una palla di fuoco e lava, la scagliai verso di lei senza esitare e per pochi centimetri non la colpii in pieno volto.
Potevo percepire la sua paura, e mi piaceva.
La percepivo, ma non dagli occhi sbarrati o dalla bocca spalancata, la percepivo sotto la mia pelle, le stavo rubando le emozioni per ricaricarmi di una nuova forza, oscura è terrificante. Stavo svuotando lentamente la sua anima, le sue ombre e le sue luci, ogni sua negatività si condensava fra la mie mani, ricoprendole di un'aura viola, che si diramò fino a prenderla per i piedi e sollevarla in alto, troppo in alto.
Mi sentivo potente, conoscevo ogni sua paura, ogni suo brutto ricordo, era tutto letteralmente nelle mie mani, avevo la sua vita e la sua anima incastrate fra i polpastrelli. Avrei potuto distruggerla da un momento all'altro, ma ero troppo potente, ero consapevole del male che le stavo facendo e di ciò che stava accadendo e ne ero terrorizzata, una parte di me voleva toglierla per sempre di mezzo mentre l'altra parte voleva scappare a gambe levate terrorizzata dall' altra parte di me.
Ero potente e felice, ma ero inersperta ed incredibilmente spaventata.
- Chiedi scusa. - sibilai, sentivo la mia voce ma non era la mia, era più sommessa e come fuori di me, come se non mi appartenesse veramente.
Tutti gli amici di Olivia scapparono lasciandola sola.
Non rispondeva, diventava sempre più pallida, agonizzante.
- Lilith la stai prosciugando! - Urlò Aki terrorizzata.
Ero intrappolata, la parte che voleva Olivia fuori dai giochi, quella cattiva e spietata aveva vinto e messo in gattabuia l'altra parte.
Jud corse verso di me, mi strappò letteralmente dalle mani quella robaccia viola, restituendola alla legittima proprietaria, che cadde per terra come svenuta.
- Tutto bene? - mi chiese Aki.
- No. - ammisi, avevo le lacrime agli occhi per ciò che avevo fatto, lei non disse nulla e mi abbracciò.
- Mostro! - urlò Olivia che si era appena ripresa - Cosa diavolo mi hai fatto? - si massaggiava la gola. - Cosa volevi farmi eh? Colpirmi vero? Fai schifo. -" Senti chi parla. " pensai.
Aki le si avvicinò ma capii troppo tardi le sue intenzioni ed il suo pugno era già sul viso di Olivia che si accasciava per terra una seconda volta.
- Aki ma che ti prende?! - la mia amica stava per ripetere l'opera quando la tirai via con forza, sbilanciandomi e cadendo su Olivia.
- Olivia Black e Lilith Light, nel mio ufficio. -
Sbraitò qualcuno alle nostre spalle.
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L'ultimo dei Guardiani (IN REVISIONE)
FantasyLilith ha appena scoperto la sua vera natura, quella di essere una Creatura Magica, ed è stata catapultata in un mondo che non credeva potesse mai appartenerle. "Avete mai pensato a quante persone incontrate ogni giorno? Di quante di loro vi potrest...