Dopo solamente un giorno nella prigione, Rick decise di cambiare idea per il momento, i blocchi con l'arrivo del freddo diventavano delle celle frigorifere e come aveva detto prima, si fidava stranamente di me.
Sarei rimasta in casa con Maggie et Glenn, il suo ragazzo se avevo ben capito, il tempo di sistemare la camera accanto a quella dell'arciere.Maggie mi raccontò che tempo fa sua sorella Beth stava lì, che tutte le sue cose erano ancora presenti perché nessuno si era sentito di spostarle. Ma bisognava andare avanti dopo tutto.
- Rose sai- iniziò Glenn mettendo un piatto sul tavolo - in questi tempi è difficile trovare buona gente, come poter dar torto, questo mondo è morto. Però..- mi guardò -Vedo nei tuoi occhi così tanta gentilezza e dolore, una come te non dovrebbe vivere in un mondo così-
Rimasi un attimo in silenzio, che voleva dire ?
-In che senso, dovrei morire quindi? - sorrisi, avevo sempre avuto un humour nero per far passare tutto, per fortuna l'asiatico mi capì
-Per carità spero che vivrai il più allungo possibile ! Era per dirti che sei troppo buona-Aveva ragione, ero sempre stata troppo buona, sia prima che ora.
-
Il giorno seguente mi alzai verso l'alba, non riuscivo a stare calma in casa con delle persone a me sconosciute, e aver dormito con il coltello nella mano mi aveva distrutto tutto il braccio.In quella base, carcere, chiamiamolo come ci pare, c'era anche una mensa.
Senza esitare presi cereali e del latte in polvere per poter creare qualcosa di commestibile.La gente sembrava vivere in un altro mondo, tutti felici a parlare fra di loro, adulti e adolescenti. Pure una bambina di qualche anno.
Ma come si fa a far crescere un altro essere umano in un mondo che non ti può dare niente tranne che la morte ?-Che schifo- commentai fra me e me.
Odiavo tutta la situazione attuale, e odiavo come queste persone stavano lasciando perdere la gravità della situazione.
-Non c'è bisogno di guardare il mondo con cattiveria-
Alzai la testa dal mio piatto, una donna sui 60 con i capelli corti grigi mi sorrise.
-Scusa in che senso?-
Lei sorrise -Il mondo è andato a rotoli, non ci si può fidare più di nessuno, ma quando possiedi una famiglia, di sangue o meno, bisogna essere felici. Mi presento sono Carol -
Mi guardai in giro, in un certo senso ero d'accordo, ma io non avevo nessuno oramai da anni.
-Il mio nome è Rose, e non sono nessuno qua, sono solo una ragazza trovata in un bosco-Mi alzai dal tavolo facendo un segno con la testa alla signora e me ne andai via da quella vista.
Ero gentile, ma non stupida.
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RIGHT HERE IN MY ARMS
FanfictionErano passati troppi anni da tutta questa situazione, avevo paura e non vi mentirò che ho passato tutto questo tempo a pensare alla mia vita prima degli altri. Quando incontrai i suoi occhi azzurri, riuscì a percepire tutto il dolore che aveva avut...