Erano passati dieci giorni da quella notte in bagno, e io ancora non riuscivo a guardarlo negli occhi.
Mi ero mostrata fragile. Indifesa. Come se fossi pronta a spezzarmi in due sotto il peso di questo mondo che non perdona.
Non riuscivo ad accettarlo.Io, che non avevo mai avuto bisogno di nessuno.
Perché ora il mio corpo si comportava così? Perché mi tradiva?
In quei giorni avevo imparato a conoscere il ritmo della prigione. Ognuno aveva un compito, un ruolo. La maggior parte delle persone era pronta a salvare il prossimo, a tendere la mano.
Ma c'erano anche gli altri.
Quelli distrutti dal terrore.
Quelli che avevano smesso di fidarsi.
Quelli che mettevano se stessi davanti a tutti.E, in fondo... come dargli torto?
– Rose, domani alle 16:00 c'è una riunione in mensa. –
La voce di Daryl. L'unico che mi aveva vista davvero. Fragile. Umana.
Da allora, il suo modo di parlarmi era cambiato. Non eravamo amici. Ma qualcosa si era spezzato – o forse si era creato – quel giorno.
La mia presenza non gli dava fastidio. E già quello, era qualcosa.Lo guardai appena e feci un cenno con la testa. Nient'altro.
Uscendo di casa, i pensieri mi si accavallavano nella mente.
Tutti rivolti contro di me. Sempre più duri, sempre più crudeli.Quella notte sarebbe iniziato il mio primo turno di ronda.
Non come cecchino, non ancora. Ma al cancello.
La mia prima vera responsabilità.Siddiq, dopo mille controlli, aveva finalmente dato l'ok. Il mio corpo poteva reggere.
Mi legai i capelli in una coda, infilai dei vestiti puliti.
Il turno era dalle 2:00 alle 6:00.
Dovevo restare sveglia. Vigile. Pronta a proteggere chi dormiva.Daryl, da sopra, avrebbe coperto la zona con il suo fucile.
Mi piazzai accanto al cancello con un'arma a fuoco tra le mani e la katana al fianco, recuperata il giorno prima della missione. Il metallo freddo al mio fianco era stranamente rassicurante.
Ora non restava che sperare.
Sperare che niente andasse storto.

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RIGHT HERE IN MY ARMS
FanfictionErano passati troppi anni da tutta questa situazione, avevo paura e non vi mentirò che ho passato tutto questo tempo a pensare alla mia vita prima degli altri. Quando incontrai i suoi occhi azzurri, riuscì a percepire tutto il dolore che aveva avut...