Seratonina

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Il sole era sorto da poco tempo quando un raggio mi accarezzò il viso delicatamente riscaldandomi le goti. Una bellissima sensazione mi accolse in tutto il corpo. Erano mesi, anni che non mi sentivo così rilassata e in pace con me stessa.
Sentì un respiro solleticarmi il collo facendomi girare verso il colpevole. Trovai Daryl rivolto verso di me a pochi centimetri dal mio viso. Sembrava così sereno mentre dormiva che quasi mi venne voglia di toglierli quella ciocca di capelli appoggiata al suo viso.
- Smettila di guardarmi mentre dormo ragazzina-
Avvampai di un colpo, non pensavo che si fosse già svegliato.
Facendo finta di niente, mi alzai dal letto dirigendomi in bagno per farmi una doccia. Stranamente tutto era più limpido quella mattina, una strana gioia percorse tutto il mio corpo, ma sentivo che avevo bisogno di più.
La doccia aveva calmato tutti questi sensi a me troppo ben noti in una vita passata. Stavo provando un interesse verso l'arciere e non mi piaceva come situazione.

Uscendo dal bagno con addosso ancora l'asciugamano, mi ritrovai faccia a faccia Daryl che si era degnato, solamente ora, di svegliarsi. L'uomo si pietrificò vedendomi in quello stato, sicuramente non si aspettava di vedermi uscire così presto dalle toilettes.
Con i capelli ancora umidi in testa, delle gocce d'acqua scivolarono sul mio collo facendomi rabbrividire, o forse, era lo sguardo dell'uomo che era cambiato in poco tempo che mi provocò quei brividi lungo la schiena.
Desiderio.
Nei suoi occhi chiari, si poteva ben notare l'iride s'aggradire davanti a quella scena.
Senza dire una parola, aprì la porta di camera mia e se ne andò nella sua, lasciandomi in mezzo alla stanza con ancora in mente quella scena totalmente imbarazzante.

Uscendo di casa dopo una mezzoretta buona, mi resi conto che in mezzo al cortile c'erano un sacco di persone e con curiosità mi avvicinai.
- Figlio di puttana, non osare più a toccarla-
Spalancai gli occhi, Daryl stava sopra al tizio di ieri sera picchiandolo a sangue. Non potendo rimanere la a guardare, cercai in tutti i modi di fermare la situazione.
- Daryl basta ! Non serve a niente fare così! -
- Bravo ascolta la tua puttanella! -
Spostando Daryl presi il suo posto dandoli un calcio in faccia -Ma vaffanculo- e io che ho provato pure a sistemare la situazione.

- Che cazzo succede qua?- nella folla Negan apparse con la sua mazza da baseball ricoperta di filo spinato -Ancora tu donna-
Il suo sguardo era viscido, prepotente e sopratutto pieno di malizia. Avvicinandosi a me Daryl si piantò davanti -Che cosa vuoi Negan-
L'uomo sorrise -Bene bene, allora il tuo punto debole è lei-
In che senso scusa ? Guardai le spalle dell'arciere irrigidirsi a quella frase senza rispondere all'affermazione dell'uomo
- Ti ho chiesto, che cosa vuoi Negan-
Inclinandosi a sinistra per vedermi dietro le spalle di Daryl si morse il labbro sinistro -Lei. Lei, voglio che sia una delle mie mogli-
Un silenzio piombò nel cortile, il mio cuore andò a mille. Una delle sue che cosa?
Iniziai a tremare, Negan mi faceva veramente paura. Paura di quello che potesse farmi non appena mi sai ritrovata sola.
- Negan seguimi - Rick che era rimasto là a osservare tutta la scena, ruppe il silenzio che si era creato.

Come l'uomo era apparso, se ne andò seguito da Negan e due Salvatori.
- Daryl ma che succede ? -
Finalmente l'arciere si degnò di girarsi smettendo di darmi le spalle
- Sei in pericolo-

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