Riposo

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-Forza Rose, recuperiamo qualcosa in quel supermercato abbandonato per sta sera. La prossima casa non dista tanto da qui, massimo ancora un ora-
Le mie ginocchia erano bloccate, dopo quasi ben due ore seduta su quella sella, non mi sentivo nessuna delle due gambe.
Appoggiai il piede destro per scendere, ma i muscoli non avevano capito l'azione che volevo fare e caddi di faccia per terra sotto lo sguardo divertito dell'arciere.
-Ma quanto sei fragile- la sua risata era limpida, una bellissima risata cristallina che mi rimbombò nelle orecchie.
-Ma stai zitto-
Alzandomi mi accorsi che non eravamo soli, qualche zombie si stava avvicinando per colpa del rumore che avevamo creato con il nostro arrivo.
Senza dire una parola Daryl iniziò a ucciderne alcuni con il suo arco mentre io con la mia katana ne uccisi altri.
- Cazzo Daryl c'e ne sono sempre di più-
Una massa sbucò da un edificio davanti a noi, eravamo circondati.
- Salì sulla moto andiamo via-
Senza farmelo dire due volte salì sulla moto e con la katana cercai di uccidere più zombie possibili intorno a noi.
- E ora che si fa ? -
- Vediamo se troviamo qualcosa sulla strana, sennò si farà con quello che ci rimane-
Dopo neanche mezz'ora eravamo sfiniti
- Vado a pisciare rimani vicino alla moto-
- Che eleganza-
Guardai dall'altra parte della strada, eravamo finiti in una specie di viale circondato di alberi e qualche casa. Notai da lontano una bambina arrivare verso di noi sembrava... umana?
Senza pensarci due volte corsi verso di lei dimenticando per un attimo che il mondo era distrutto e che non c'era più gente buona.
- Piccola che ci fai qua da sola? -
Avrà avuto sì o no sui 10 anni, indossava un vestito sporco e troppo grande per lei.
- Cibo -
Guardai tra le sue mani, teneva un coltello.
-Ma che cazzo-
- Ragazzina, ora con calma tu e il tuo amico ci date tutto quello che avete-
Mi girai verso la direzione della voce che stava dietro di me.
Un uomo sui 40 anni aveva bloccato
Daryl con un coltello sotto il collo.
- Non abbiamo niente ! Lascialo andare-
L'uomo iniziò a ridere -Ma smettila, siete ben messi, ora dammi quello che possiedi nello zaino-
Non mi piaceva questa situazione, non mi piaceva vedere Daryl in quella situazione.
Svuotai come disse l'uomo la borsa
-Vedi, abbiamo solo una scatola di fagioli, ora lascialo andare-
Senza rendermi conto, qualcuno mi colpì alle spalle facendomi perdere i sensi.
L'unico ricordo che avevo erano gli occhi azzurri di Daryl guardarmi.

-

Mi svegliai chiusa in una specie di camera blindata, non c'era nessuna luce quella mattina che mi aveva svegliato, ma un forte mal di testa mi procurò un po' di nausea.
- Finalmente ti sei svegliata-
Non potendo vedere niente, riconobbi la voce di Daryl -Dove siamo? Che è successo?-
Sentì l'uomo prendere una boccata di sigaretta - Quando ti hanno colpito ci hanno trasportato qua dentro, vogliono sapere chi siamo e perché eravamo nella loro zona-
Comprensibile
Inizia a tattonare per capire la grandezza della stanza e soprattutto avvicinarmi a Daryl.
Una mano mi prese il braccio, l'arciere aveva capito cosa volevo fare.
Mi accovacciati accanto a lui, con il suo calore corporeo mi fece in un attimo smettere di tremare.
- Grazie-
Il suo respiro era stranamente calmo, in poco tempo mi feci influenzare da esso, procurandomi una strana pace  calmandomi a mia volta. Quell'uomo aveva un potere su di me che mi faceva paura.
Con delicatezza, sentì la mano dell'uomo accarezzarmi i capelli. Quel gesto aveva più potere di tutte le parole che potesse dire in quel momento.
Mi feci cullare in quel gesto finché una luce bianca apparse davanti a noi.
- L'uomo fuori ora -

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