Gioia

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Maggie mi guardò con aria così felice da farmi emozionare -Non ci credo! Daryl doveva essere felicissimo a quella notizia! -
- Giusto, ha visto quello che Negan mi aveva fatto e dei danni che ho ancora, si è così arrabbiato che mi sono resa conto che lui ci sarà per me, che è lui che ho bisogno di avere accanto a me-
Volevo stare con lui per sempre, avere una vita solida accanto alla sua. Quello sguardo, quel modo di fare, quel sorriso, era riuscito a farmi innamorare di nuovo. Era riuscito a farmi amare di nuovo la vita.
- Sai Maggie, dopo tutto quello che ho vissuto da Negan, il mio pensiero fisso era lui. Daryl non è al corrente ma inconsciamente mi ha salvato la vita. Potevo benissimo.. - mi guardai in giro con un senso di vergogna -Mettere fine alla mia vita-
La donna mi prese le mani -Non c'è da vergognarsi. Hai vissuto una cosa orribile e sono felice di stare qua davanti a te ora. Che hai scelto la cosa giusta da fare. Sopravvivere -
Sentì le mie guance diventare umide, stavo piangendo e non avevo percepito quella sensazione -Rose tutto bene?-
Annuendo, mi alzai per prendere un bicchiere d'acqua. Qualcosa non andava. Non mi sentivo bene.
- Mettiti sul divano, sei pallida-
Feci come disse Maggie guardandola seduta al tavolo con ancora il caffè tra le mani. Cosa ero diventata ? Paurosa del mondo? Avevo paura di me stessa?
Iniziai a respirare e contate fino a 10, ero ancora troppo fragile per poter avere questo tipo di discussione con qualcuno.
- Prendiamo un po' d'aria Rose?-
Annui recuperando una giacca leggera. Uscendo avevo la vista verso il cortile notai che qualche zombie si stava avvicinando al cancello finché  delle frecce arrivare dall'alto le uccise uno dopo l'altro. Daryl era di turno quel pomeriggio.
Iniziai ad avere il fiato corto con forti giramenti di testa. Ma dovevo andare avanti, affrontare quella paura del nulla. Non potevo rimanere ferma così a subire.
Notai che uno zombie era riuscito a passare al primo livello del cancello, con calma mi avvicinai per poi colpirlo in testa con il coltello che portavo sempre con me.
Quella adrenalina mi aveva appena aiutato ad affrontare lo stress che stavo subendo non appena ero uscita di casa. Che fosse agorafobia post stress?
Maggie si avvicinò a me -Ancora così forte dopo tutto quello che è successo, sei un esempio da seguire-
Sorrisi pur non credendo a una sola parola di quello che mi aveva appena detto.
Passai 10 min a parlare con la ragazza fino ad alzare i tacchi e andare in mensa per abituarmi a stare in mezzo alla folla.
Entrando, quel odore tipico mi fece venire un leggero sorriso ricordandomi la prima volta che mangiai la e di quando conobbi Carol.
Vidi Gleen da lontano, non avevo ancora avuto occasione di parlarli.
Prendendo un piatto, iniziai a sentire il cuore battere a mille con una strana sensazione nel petto, come se non potessi respirare.
Un ricordo apparse nella mia mente, Negan che mi violentò per la prima volta.
Lasciai il piatto sul tavolo e corsi fuori cercando disperatamente di trovare un modo per avere dell'aria nei polmoni.
Avevo l'impressione di avere dell'acqua nel torace, come se stessi annegando.
Mi accovacciai per terra in un angolo per non dare nell'occhio. Dovevo solamente fare qualche passo per tornare a casa.
Ma perché le mie gambe erano paralizzate? Perché non avevo più il coraggio di alzarmi ?
- Rose -
Alzai gli occhi, era lui. Con i capelli sul visto e quello sguardo così duro malgrado tutto.
- Daryl -
Mi pose una mano -Attacco di panico?-
Feci cenno con la testa. Senza dire parola l'uomo mi riportò in casa con calma, facendomi analizzare tutto quello che c'era intorno a noi.

Mi sdraiai sul divano cercando di riprendere un respiro normale, mentre l'arciere stava preparando una tisana sicuramente scaduta da qualche anno.
Appena ricevetti la tazza, una sensazione di calma apparse nel mio corpo non appena vidi i suoi occhi.
- Grazie Daryl-
L'uomo sorrise -Figurati. Alla tua età avevo spesso degli attacchi di panico, so come aiutarti-
-Non parlare così, sembra che frequento un uomo di 30 anni più grande di me-
- Mah, abbiamo quasi 15 anni di differenza-
15 anni di differenza -Eh beh, ciao padre-
L'uomo mi guardò malissimo -Non osare mai più dire una roba del genere-
Scoppiai a ridere, era da tanto tempo che non avevo riso così tanto.
- Grazie Daryl-
Lui si sedette accanto a me - Per cosa?-
- Per tutto quello che stai facendo per me-
Con fatica appoggiai la mia mano sulla
sua guancia con una terribile voglia di baciarlo.
Anche lui l'aveva capito, ma non si mosse per non metterli a disagio.
Avvicinandomi al suo viso, lo baciai nell'angolo della sua bocca.

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