Civiltà

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A fine serata decisi finalmente di uscire da quella casa. Troppe informazioni in troppo poco tempo... e, alla fine, non avevo scoperto nulla di concreto sull'accordo tra Negan e Rick.

Nel cortile regnava il silenzio. Tutti erano rientrati, riprendendo i loro compiti quotidiani.
Quella sera avevo il turno da cecchino insieme ad Aaron, che conoscevo appena. Sembrava un tipo silenzioso, il che, per me, era un punto a favore.

Mi diressi verso la mensa, che con mio grande sollievo era quasi vuota. C'era solo l'uomo che serviva i pasti e, in fondo alla stanza, Carol in compagnia di un'altra donna che non avevo mai visto prima.

Mais bollito e fagioli? Che bel piatto da campioni, Rose. — Carol mi sorrise mentre mi sedevo accanto a loro.
Ho il turno stasera. Devo fare scorta di energia dopo tutto il casino di questo pomeriggio.

Il cibo faceva schifo. Tutto aveva un retrogusto di polvere, ma almeno serviva a tenersi in piedi.

Piacere, tu devi essere Rose. Non ci siamo ancora presentate. Sono Lori Grimes, la moglie di Rick.

Spalancai gli occhi. In questo mondo, esisteva ancora l'amore?

Il piacere è tutto mio.

Era una donna bellissima: carnagione chiara, occhi azzurri profondi, incorniciati da lunghi capelli scuri.
Mi sentii un attimo a disagio... erano mesi che non mi guardavo allo specchio. Probabilmente sembravo uno zombie.

Carol, Lori... è ora. Tornate a casa. — Aaron irruppe nella stanza, chiudendo la nostra conversazione.

Le due donne si alzarono e se ne andarono senza aggiungere altro, lasciandomi sola con il mio compagno di turno.

Finito? Dobbiamo raggiungere la postazione. — disse secco.

Annuii, riportai il vassoio e lo seguii.

Quella notte era più fredda del solito. Il vento soffiava forte, ma il cielo era limpido, cosparso di stelle.

Stai concentrata, ragazza. Con l'arrivo di Negan dobbiamo essere più attenti che mai. Non ci si può fidare. I morti là fuori sono nulla in confronto a loro.

Quelle parole mi gelarono il sangue.
Ma chi sono, esattamente? Perché tutti li temono così tanto?

Aaron sospirò.
Negan è conosciuto per il suo fascino... e per le sue numerose "mogli". Il suo gruppo deruba le comunità, uccide le persone e rapisce le donne. Le portano in una fabbrica abbandonata, le riducono in schiavitù. Le usano.

La sigaretta che avevo in bocca mi cadde. Mi venne la nausea.

Ma cazzo! E li fate entrare nella nostra base?!

Rose... Negan è una persona molto, molto pericolosa. Finché non sarà morto, è meglio tenerlo come alleato che come nemico.

Aveva ragione. Ma con tutte le donne, le ragazze presenti qui... nessuna di noi era al sicuro. Ora capivo meglio perché Maggie si fosse barricata in casa.

Il resto del turno lo passai in silenzio, con il cervello che macinava pensieri su pensieri. Non volevo parlare. Non volevo sentire.
Solo ammazzare qualche zombie.

Alle tre del mattino il turno era finito. Glenn e un altro uomo dai capelli rossi presero il nostro posto.
Salutai Aaron con un cenno e tornai in casa a passo svelto, chiudendo a chiave la porta dietro di me.

Finalmente a casa.

Sussultai. Impugnai il coltello istintivamente.

Daryl?! Ma che cazzo ci fai sveglio... al buio... sul divano?!

L'uomo si alzò lentamente, senza dire una parola, e si avviò verso la sua stanza. Lo seguii.

Oh no, non scappare. Ti ho fatto una domanda.

Non entrare in camera mia.

La stanza era un disastro. Vestiti sparsi ovunque. Armi, tante armi.

Ignorai il suo avvertimento.
Perché sei ancora sveglio a quest'ora?

Daryl si girò di spalle, iniziando a togliersi la maglia. Mi bloccai.
Il suo corpo era pieno di cicatrici. Senza pensarci, mi avvicinai e allungai una mano per toccarle.
Ma lui si voltò di scatto, bloccandomi il polso con forza.

Puoi guardare, ma non toccare. Metti a bada la tua curiosità, ragazzina.

Rimasi pietrificata.
Scusa...

Si mise un'altra maglietta — probabilmente il pigiama — e mi fissò serio.

Sono rimasto sveglio per essere sicuro che tornassi a casa. Tutti sappiamo cosa fa Negan... con le donne belle.

Abbassai lo sguardo.
Sì... hai ragione.

Ora vai a dormire. Notte.

Notte, Daryl.

RIGHT HERE IN MY ARMSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora