Ritorno

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La sua mano nei miei capelli era come vivere in una nuvola di delicatezza. Era strano avere questo tipo di rapporto con Daryl.

Mi ero addormentata senza rendermi conto nelle sue braccia. Il suo respiro delicato mi solleticava la nuca mentre la mia mano era ancora appoggiata sul suo petto.
Alzai leggermente la testa, con grande stupore l'arciere si era addormentato in quella posizione. Mentre dormiva la sua espressione era calma quasi ingenua.
Con delicatezza li spostai la ciocca di capelli dalla fronte,  regalandoli un delicato bacio sulle labbra che fu ricambiato da mio grande stupore trasformandolo in qualcosa di più passionale.
Si era creata una danza nelle notre bocche con un ardente bisogno di andare più in fondo.
- C'è qualcuno?-
Di un tratto sia io che Daryl saltammo in piedi dal divano.
L'arciere mi fece segno di stare in silenzio -So che c'è qualcuno, ieri un uomo con i capelli lunghi circolava nelle vicinanze, ho bisogno di aiuto-
Daryl si avvicinò alla porta mettendosi sul lato, armato con una pistola tra le mani mentre io corsi in camera a recuperare le mie robe.
Misi tutto nello zaino prendendo qualcosa al volo dall'armadio, andai in camera di Daryl recuperando quello che li apparteneva.
Scendendo giù per le scale trovai la porta d'entrata aperta senza nessuna presenza dell'uomo.
Un ansia apparse in tutto il mio corpo facendomi rimanere in quella situazione per lunghissimi minuti senza sapere cosa fare.
-Vai via !-
Finalmente alzai la testa correndo fuori senza che rendermi conto delle mie azioni, Daryl stava minacciando la donna con l'arco
-Daryl!-
- Rose prendi le cose andiamo via !-
Rientrai in casa, recuperai i due zaini sistemati gettando per l'ultima volta un occhiata alla casa.
Andai verso la moto seguita dall'arciere che controllava i passi della donna.
Mise in motore e in pochi minuti eravamo scappati via da quella zona, aspettai prima di chiedere che cosa fosse successo.

-
Fu un viaggio lungo, troppo lungo per i miei gusti sembrava che Daryl avesse deciso all'ultimo di dirigersi alla prigione saltando l'ultima notte.
Fu così, verso le 3 del mattino riuscivo a notare i cancelli e due piccoli omini che ci stavano aprendo per entrare.
Cara e dolce casa.
- Daryl, Rose quanto sono felice di vedervi! - Glenn che era di turno quella notte, si avvicinò a noi con un grand sorriso accogliendoci calorosamente.
Scesi dalla moto con tutto il peso delle ore passate su quella moto facendomi scivolare per terra.
Glenn si avvicinò a me -Tranquillo sono solo stanca! -
Guardai l'arciere che oramai era andato verso l'interno della prigione, mentre con un passo lento decisi di ritornare nella nostra casa.

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