Viva

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Tutto fu rapido, un corpo mi buttò per terra trovandomi con del sangue e dolore nelle mani. Il sole che picchiava sulla mia testa e le parole che mi si spezzarono in gola.
Finché altri due colpi partirono. Urla e insulti erano assordanti.
Sempre sdraiata per terra, guardai alla mia destra e notai una pozzanghera di sangue venire verso di me.
Fu la che capì cosa fosse successo. Il viso senza vita di Nathan era rivolto verso di me con gli occhi spalancati e il sangue che usciva dal naso al foro in fronte causato dal proiettile.
Aprì la bocca cercando di emettere un suono senza successo, ero paralizzata. Potevo vedere il vuoto nei suoi occhi, lo sguardo spento, l'infinito e il niente.
Una mano mi prese sotto la pancia tirandomi di forza in piedi.
Mi trovai faccia a faccia con Daryl -Sei ferita?- iniziò a frugare lungo il mio corpo cercando fori o sangue.
-Per ora sembra solo le mani e le ginocchia-
Daryl e Rick ci avevano sentito, erano venuti a salvarci. Guardai il corpo senza vita di Nathan bagnarsi di sangue.
È morto, mi aveva spinto per terra per non farmi colpire. Mi aveva salvato la vita.
-Rose dobbiamo andare, se erano accompagnati fra poco qualcuno verrà a cercarli-
Rimasi la, imbambolata a guardare il rosso.
-Dobbiamo andare cazzo!- Rick intervenne
Sentì il mio corpo farsi leggero, Daryl mi aveva appena preso di peso e caricata a modo di sacco.
I miei occhi erano fissi a guardare Nathan allontanarsi sempre di più.

Mi ritrovai accanto all'arciere che mi teneva la mano mentre Michonne stava guidando il furgone. Sentivo il calore dell'uomo farmi stranamente del bene. Ma la mia mente era ancora bloccata sull'immagine del viso di Nathan senza vita. Avevo visto gente morire davanti a me più volte, ma il ragazzo mi aveva salvato, si era sacrificato per me e mi sentivo in colpa.
Dopo qualche ora mi ritrovai in una grande casa dove il gruppo aveva deciso di rimanere per la notte prima di partire alla prigione il giorno dopo.
-Rose puoi dormire in quella camera da sola, io starò sul divano- mi indicò
Daryl posando degli asciugamani vecchi sul letto.
Lo fermai prima che potesse scomparire -Rimani-
L'uomo rimase perplesso sul momento, quasi esitando se rimanere insieme a me oppure no. Con calma si sedette sul bordo del letto accarezzandomi i capelli -Rimango finché non ti addormenti-
Un senso di amarezza mi accolse, volevo che rimanesse con me per confortarmi come osava fare prima.
Ma Daryl non era l'uomo di poche settimane fa e quello me ne dimenticavo ben troppo spesso.
Passarono qualche minuto prima che feci finta di dormire, non riuscivo ad accettare e il mio principale pensiero era che lui se ne andasse.
Così fu, non sentì più il suo peso sul materasso e i passi pesanti se ne andarono verso l'uscita della camera. Lasciandomi ancora da sola nelle mie tenebre.
-Rose sta dormendo?- la voce di Rick davanti alla mia porta mi fece aprire leggermente un occhio -Poco fa-
-Puoi rimanere con lei Daryl-
-Non voglio che soffra di più per causa mia-
-In che senso?-
-Non so cosa provo per lei. Non voglio darle false speranze. Sai Rick ho trovato una specie di diario che tenevo prima, tutto quello che c'è scritto su di lei, non riesco a ricordare, a sentire quell'emozione che tanto bruciava dentro di me-
Il silenzio fu come una accoltellata nel petto -Daryl-  le mie azioni erano state più rapide dei miei pensieri.
Con lo sguardo di colpa dei due, nessuno volle dirmi qualcosa.
-Daryl entra in questa camera e chiudi la porta. È ora che noi due parliamo-
L'uomo fece come li dissi lasciando Rick fuori da questa storia.
Mi alzai finalmente dal letto piantandomi davanti a lui guardandolo dritto negli occhi.
-Sei stato l'amore della mia vita, la persona che ogni mattina mi faceva dare la voglia di continuare a vivere in questo mondo marcio. Il tuo profumo nella casa, il tuo modo protettivo nei mie confronti. Sei stato una boccata d'aria nell'oceano- iniziai a piangere -Ma non posso essere innamorata di qualcuno che non si ricorda di me. Essere innamorata di un fantasma-
Lo sguardo di Daryl cambio drasticamente, i suoi occhi azzurri erano ricoperti di una leggera nebbia mischiata a delle lacrime che non le fece uscire.
Li presi la mano e la baciai -Ti auguro il meglio-
Sotto lo sguardo dell'arciere presi la borsa e la misi sulla schiena uscendo dalla stanza.
-Rick mi dispiace-

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