Verde

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La sensazione che provavo in quel momento era come se fossi vuota all'interno. Non volevo aprire gli occhi, non ero più in infermeria ma nella mia stanza, il freddo e l'umidità della stanza erano ora la mia realtà. Non mi resi conto che qualcuno era entrato nella camera, una presenza violenta si fece strada verso di me, e nel buio, una figura inaspettata si avvicinò.

"Che cazzo ci fai te qua dentro?!"

Un urlo mi sfuggì, ma la paura mi paralizzò. Quando riaprii gli occhi, una figura si ergeva sopra di me. La porta era ancora socchiusa e un colpo secco risuonò, facendo cadere l'uomo su di me. Senza comprendere pienamente ciò che stava accadendo, sentii una voce che, purtroppo, riconoscevo.

"Non preoccuparti, ora ritornerai mia."

Chiusi gli occhi di nuovo, tremando, sussurrando il suo nome: Daryl.

"Daryl?" Negan rise. "Pensi veramente che se il tuo amato arciere ti amasse così tanto, sarebbe passato un mese senza cercarti? Nessuno ti cerca, sei solo una mia schiava. Sei solo carne."

Un mese e due settimane. Ormai, era diventato chiaro che quella era la mia realtà. Negan mi aveva convinta che nessuno mi stesse cercando. Ormai, il tempo sembrava scolorire. Stavo perdendo ogni speranza, convinta che la mia unica via di uscita sarebbe stata attraverso la morte, qualcosa di più sereno di quello che stavo vivendo. Mi sentivo più distante che mai da chi ero stata.

Stavo perdendo me stessa, giorno dopo giorno, e ogni speranza di vedere Daryl, di riavere la mia vita, sembrava più irraggiungibile.

Ogni giorno passava senza che sapessi più se fosse giorno o notte. Mi abbandonavo al mio mondo immaginario, un rifugio dove esistevano prati verdi e cieli azzurri.

Ma poi, qualcosa cambiò. Un'esplosione proveniente dall'esterno mi svegliò dal mio torpore. Con tutte le forze che mi rimanevano, mi nascosi sotto il letto. Urla, spari, e confusione. Cosa stava succedendo?

Poi, tra la polvere e il caos, vidi un uomo che non riuscivo a riconoscere, trattenuto da un altro. Dopo un tonfo, un corpo cadde davanti a me. E poi Negan, con lo sguardo ormai spento, stava sul pavimento, morto. Il silenzio che seguì fu ancora più agghiacciante.

Mentre tremavo, due occhi azzurri incrociarono i miei. Non erano quelli che avrei voluto vedere, ma erano occhi che riconoscevo bene. Era Rick.

"Rose..." la sua voce era un mix di dolcezza e preoccupazione. Lentamente mi tirò fuori dal nascondiglio. Non avevo più la forza di stare in piedi, così mi prese in braccio, mentre la confusione regnava attorno a noi. La paura mi paralizzava, ma sapevo che, finalmente, ero in salvo.

Fuori, la luce del sole non mi sembrava più la stessa. Non ero più dentro quel luogo di tormento. Eppure, il vuoto che sentivo dentro di me rimaneva. Dove era Daryl? Non l'avevo visto. Cosa stava succedendo?

Rick mi fece sdraiare nel camion, mentre Carol si avvicinava per accarezzarmi i capelli, ma io, ancora in preda alla paura e alla confusione, la respinsi. Nessuno disse una parola durante il tragitto. Il silenzio era pesante, ma in quel momento, non avevo voglia di parlare. La mia mente, ormai troppo ferita, non sapeva come reagire.

RIGHT HERE IN MY ARMSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora