Dolore

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Rimasi sicuramente due ore da sola in quella stanza, da quando avevano portato via Daryl, la mia paura cresceva sempre di più.
Due dannate ore senza di lui, senza sapere cosa li stavano facendo e sopratutto se stesse bene.
I miei pensieri divennero sempre più cupi in quella stanza e la fame era sempre più presente. Stavo diventando pazza.

Ancora quella luce apparse accompagnata da un tonfo provenire davanti a me. Con quella poca luce che entrava nella camera, vidi Daryl picchiato a sangue sdraiato per terra davanti a me.
- Daryl! -
- Non avvicinatevi a lei bastardi!-
Neanche il tempo di avvicinarmi all'arciere che due mani mi presero di forza, portandomi fuori.
- Daryl aiutami!-
L'arciere si girò verso di noi con uno sguardo impaurito -Non toccatela ! Prendete me ! -
L'uomo che mi teneva stretta guardò Daryl trascinarsi verso di noi -Poverino, tranquillo ora ci occuperemo noi per bene della tua ragazza-
Lanciando uno sguardo di divertimento verso Daryl, mi feci buttare fuori dalla stanza con violenza seguita dalle urla dell'arciere soffocarsi non appena la porta fu chiusa.
-Bene ora ascoltami. Le cose andranno bene per te se risponderai  alle domande che ti faremo- l'uomo davanti a me aveva sui 30 anni, occhi scuri e una barba colta. A prima vista non sembrava una persona cattiva. Ma l'apparenza inganna.
Sempre trascinata come un sacco di merce, mi ritrovai in un altra stanza illuminata da una piccola luce. C'era sangue vecchio ovunque sui muri e anche fresco per terra, sicuramente quello di Daryl.
Mi buttò sull'unica sedia che era presente legandomi le mani dietro la schiena e i piedi. Mi lottai in tutti i modi per andar via e sopratutto per evitare di piangere.
Davanti a me c'erano tre uomini, ognuno diverso dall'altro.
- Chi siete -
Lo guardai
- Perché siete venuti da noi -
Pensa ad altro Rose
L'uomo si inclinò verso di me - Devi rispondermi -
Non dissi nulla, neanche un cenno volontario della testa. Dovevo rimanere calma.
Con un colpo l'uomo mi diede uno schiaffo sul viso così forte da farmi cadere con la sedia. Sputai sangue
Lo guardai con odio -È solo questo che sai fare? -

-

La mia vista era annebbiata, non capivo più niente finché non mi accorsi che ero di nuovo sdraiata per terra nella cella insieme a Daryl.
Potevo sentire un forte gusto di metallo in bocca e dei dolori atroci in tutto il corpo che mi impedivano di muovermi.
Da quanto tempo ero ritornata nella cella? Cosa mi avevano fatto?
Toccandomi il petto mi accorsi che non avevo più nessun indumento tranne il reggiseno. Con un sospiro di sollievo, i pantaloni erano ancora al loro posto.
- Daryl- pure parlare mi faceva male, ero stata picchiata a sangue anche io.
- Daryl -
Iniziai a piangere, ero distrutta e non riuscivo più a contenere la paura che provavo. Avrei preferito essere morta e trasformata in zombie che vivere tutto ciò.
- Rose sono qua a destra -
Gattonando mi incollai al lui, era l'unica persona che poteva farmi sentirne bene, vicino al suo fianco.
-Andrà bene, ho un piano-

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