Gelosia

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Il ritorno alla base era stato molto silenzioso se non fosse per Abrahm che ogni tanto diceva qualche battuta per sollevare quell'aria pesante che si era creata dalla partenza.
Daryl non mi guardò neanche una volta, la sua presenza accanto la mia mi metteva solamente ansia.
Nathan sulla mia sinistra non smetteva di sorridermi e fare facce buffe per strapparmi qualche sorriso.
Che stesse facendo apposta per rendere geloso Daryl?

Al rientro, il sole era già nascosto dalla foresta che stava intorno alla prigione, regalando uno dolce spettacolo di luce e colori nel cielo coperto da qualche nuvola. Nella mia mano destra tenevo lo zaino con all'interno le provviste che avevo recuperato nel market, pronte per essere date a Rick non appena fosse libero.
Lanciando uno sguardo a Daryl, notai che l'uomo era ancora cupo mentre si dirigeva accanto a me verso l'ufficio, non si degnò neanche di guardarmi una sola volta.
-Rose, ci prendiamo una birra dopo?- Nathan corse accanto a noi con un grand sorriso sul viso che mi fece cambiare subito il mio umore
- No, Rose deve tornare a casa dopo. Abbiamo da discutere-
Facendo un cenno con la testa, mi dirisi verso l'ufficio dello sceriffo per darli quello che avevo recuperato. Con tristezza, seguì Daryl fino a casa.

Il tragitto era diventato stranamente lungo pur essendo solamente lontano dalla base di 10 min a piedi. L'atmosfera che l'uomo stava creando era palesemente tossica, ne ero totalmente al corrente.
- Basta Daryl, cosa succede-
Mi bloccai da qualche metro della casa  con le braccia incrociate -Devi smettere di fare questa cosa di gelosia. Non funziona con me-
L'uomo si girò finalmente verso di me guardandomi nella penombra che si era creata con il passare del tempo -Rose non può funzionare fra di noi-
Mi sentì svenire, come se mancasse l'aria feci cadere le mie braccia lungo il mio corpo -In che senso scusa-
L'uomo di avvicinò -Oggi mi sono reso conto che da mesi che non ti vedevo sorridere. Con Nathan eri naturale, solare. La Rose che ho conosciuto-
Iniziò a boccheggiare dal nervoso -Io non posso darti niente. Sono più grande, anzi, molto più grande di te. Non so come farti sorridere nel quotidiano- sospirò -Non riesco neanche a proteggerti-
Con ancora le mani lungo il mio corpo mi avvicinai con un passo svelto verso l'uomo per poi lasciarli uno schiaffo in faccia -Ma come ti permetti di dire tutto ciò? -
L'arciere sbiancò per il mio gesto senza dire una parola, anzi, guardò per terra.
-Quindi vuoi veramente che la nostra relazione finisca cosi? -
-Relazione Rose? Abbiamo solo scopato. Non c'era niente di serio per me-
Il vento della notte iniziò a soffiare sulla nostra pelle facendomi rabbrividire. Non potevo credere quello che aveva appena detto.
Con ancora la bocca aperta, li passai accanto ignorandolo per entrare finalmente in casa lasciando la porta aperta.
Non poteva essere vero.
Mi sedetti sul letto con le mani incrociate guardando il vuoto. Il mio cervello non voleva assumere quello che stava per succedere.
Fu allora, che dopo qualche minuto la presenza dell'uomo in camera mia mi fece alzare lo sguardo.
-Mi dispiace Rose-
Era da tanto tempo che non avevo pianto per un uomo, senza accorgermene, il mio viso era ricoperto di amare lacrime.
-Mi avevi detto che mi amavi Daryl-
L'uomo non disse niente -Daryl mi hai detto che mi ami cazzo. Era tutta una cazzata?-
Si inginocchiò davanti a me appoggiando la sua testa sulle mie gambe -Ho mentito prima, io tengo a te, tengo a quello che sei per me. Ma non riesco. Vorrei essere più forte e lasciarti andare così facilmente. Ma devo farlo- nella sua voce si poteva sentire le lacrime salire -Non so come gestire la cosa, come proteggerti, come farti ridere-
Appoggiai la testa sulla sua toccandoli leggermente i capelli con la mano destra -Non voglio che mi lasci sola. Questo sì che sarebbe la peggior cosa da fare Daryl-
L'uomo mi guardò nascosto da qualche ciuffo di capelli mettendo in mostra i suoi occhi azzurri che erano leggermente illuminati dalla luce della luna che entrava dalla finestra dietro di me. Bagnati dalle lacrime, si avvicinò verso il mio viso baciandomi la fronte.
Senza dire niente, se ne andò dalla mia stanza lasciandomi da sola.

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