❝Capitolo 51❞

396 39 25
                                    

...sapeva che nel cuore di entrambi si nascondeva ancora un po' di amore e desiderava che rinascesse ancora più forte di prima

𝐃𝐢𝐝 𝐲𝐨𝐮 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐫𝐨𝐲 𝐦𝐞?

Jungkook era ancora profondamente scosso da quello che aveva visto. Aveva guardato Jin e il più grande lesse all'interno di essi ciò che si aspettava: "Avevi ragione, non ha fatto nulla".

Non si fidava della sua bocca, temeva di scoppiare nuovamente a piangere, così con suo figlio accanto e ignaro di cosa fosse accaduto, Jin gli riempì un bicchiere d'acqua che Jungkook bevve a piccoli sorsi.
Un crollo emotivo era ciò che aveva affrontato e le sue parole rimbombavano nella mente di suo figlio.

"«Perdonami per averti strappato tuo padre»". Aveva detto disperatamente per poi abbracciarlo come se da quello dipendesse il suo immeritato perdono...ma perdono da che cosa?

Perché suo padre di scusava? Che cosa stava accadendo che solo suo padre e Jin sapevano?

Avrebbe sinceramente voluto chiederglielo ma nel notare quanto fosse scosso suo padre, decise di archiviare almeno per un po' quella domanda che premeva per ricevere una risposta.

Aveva a che fare con Taehyung?

Pensò Hyunjae all'improvviso. Infondo la maggior parte delle volte in cui aveva visto suo padre profondamente turbato era a causa dell'omega e non capiva se fosse positivo o meno.

Hyunjae era piccolo, non cieco, e di certo non gli erano passati inosservati gli sguardi colmi di sentimento che si scambiavano i due regnanti.

Faticava a soprannominare Taehyung come "padre" perché non lo è mai stato, se non per pochi anni della sua vita. I ricordi della sua infanzia erano abbastanza vividi e forse ricordare le risate, i sorrisi e i bei momenti passati con Taehyung, erano la risposta al suo senso di colpa nel ripudiarlo come padre.

Non aveva colpe eppure faceva parte delle vittime che l'allontanamento di Taehyung aveva provocato e quella ferita dell'abbandono era fin troppo fresca.

Jungkook, invece, voleva parlare in modo chiaro a suo figlio ma ciò che aveva visto lo ha portato a rinnegare tutte le sue scelte.
Aveva sbagliato a non ascoltarlo, però anche se gli avesse chiesto spiegazioni, Taehyung non sarebbe riuscito a discolparsi, cercando di provare la sua innocenza, perché non aveva memoria di ciò che era accaduto.
Forse, però, gli avrebbe creduto e credere alle sue parole avrebbe cambiato tutto: avrebbero trovato una soluzione insieme e Jin sarebbe riuscito ad arrivare alla soluzione a cui Jungkook era giunto poco prima...ma dopo dieci anni.

Era troppo tardi per farsi perdonare?

Jin gli aveva spiegato che osservare tra i ricordi di Taehyung non li avrebbe riportati alla sua memoria, ciò significava che Taehyung era ancora ignaro di essere innocente e Jungkook sarebbe stato colui che gli avrebbe finalmente creduto. Probabilmente era arrivato tardi rispetto agli altri, ma era stato il primo a non credergli e avrebbe rimediato al suo errore costi quel che costi.

«Andiamo» disse all'improvviso dopo essersi calmato.

Posò il bicchiere sul tavolo e alzò lo sguardo su Jin che capì cosa intendesse.

Jin sorrise a padre e figlio. Scompigliò i capelli di Hyunjae e diede un abbraccio a Jungkook, sussurrandogli che tutto sarebbe andato bene. Jungkook annuì anche lui sorridente, per poi voltarsi verso suo figlio.

«Continuiamo il nostro viaggio».

Il re e il principe salutarono il mixer e si avviarono verso l'uscita.

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora