❝Capitolo 9❞

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"Che cosa ho fatto?"

𝐄𝐱𝐜𝐞𝐩𝐭𝐢𝐨𝐧𝐬

Lo sguardo familiare di Taehyung, spinse Jungkook a pararsi dinanzi a lui e proteggerlo da Yoongi.

«Basta così generale Min»

Lo sguardo serio del re convinse il generale a rimanere in silenzio, probabilmente rispondergli in quel momento sarebbe stato inopportuno in più, il principe Kim era ancora lì...dietro la schiena di Jungkook.

«Mi scusi Sua Maestà» si inchinò.

«Principe quando sarete disposto a parlarci, illustrandoci questi impedimenti così segreti, chiamatemi» concluse rivolgendosi al principe e uscì dalla stanza, senza però risparmiarsi uno sguardo deluso rivolto al re. Questo sguardo non passò di certo inosservato sia da parte del destinatario, sia da parte del ragazzo alle sue spalle ancora scosso da quanto successo.

"Taehyung hai visto che cosa ha fatto?"

"Si V..."

Entrambi i ragazzi non sapevano che cosa fare, la tensione si avvertiva in tutta la stanza e Jungkook iniziò a pensare a quanto accaduto poco prima.

"Che cosa ho fatto?"

Gli sembrava assurdo quanto fosse stato istintivo nel pararsi di fronte all'Omega, come se fosse la normalità...peccato che la 'normalità' di quel momento fosse completamente estranea a quella dei dieci anni prima, di quando erano sposati, di quando erano una famiglia, di quando erano felici tutti e tre insieme.

Si ridestarono quando Taehyung riuscì a fare un passo indietro mettendo una minima distanza tra di loro, abbastanza da far tornare alle realtà il re.

«Non avevo bisogno del vostro aiuto»

Ed eccolo tornato il Kim Taehyung freddo, mentre Jungkook ebbe un'ulteriore dimostrazione di come solo il principe potesse confonderlo così tanto.

A sentire quelle parole, il re si voltò affrontando l'Omega.

«Se fossi stato in me non l'avrei mai fatto»

"Ma che cosa sto dicendo?" chiese a sé stesso.

«Mi state dicendo che non eravate in voi?» Jungkook non era l'unico perplesso in quella stanza e si poteva notare dall'espressione confusa di Taehyung.

«Esatto»

"JK non provare a dare la colpa a me" s'intromise K nella sua testa.

«Capisco»

L'Alpha fu certo di aver avvertito una nota di delusione nella risposta del ragazzo di fronte a lui.

«Se non c'è altro, vorrei ritirarmi nelle mie stanze se fosse possibile»

«Prima vorrei sapere il motivo per cui siete impedito a richiedere la presenza dell'esercito Kim»

Nessuno poteva sapere quando il re fremesse nel sapere la verità.

In tutti quegli anni trascorsi con Taehyung mai era accaduta una cosa del genere. Il principe Kim era il principe ereditario e in quanto tale aveva il comando dell'esercito. Inoltre fin da piccolo è stato addestrato a combattere e la sua intelligenza nel campo militare è sempre stata l'arma vincente...tutto questo nonostante il suo essere un Omega.

Il suo rango avrebbe potuto interferire con la successione al trono, ma così non fu...anzi.

Il regno Kim si è sempre distinto da questo punto di vista, tutti avevano le stesse possibilità e gli stessi diritti, il rango appartenente era solo una piccola differenza.

Gli Omega vivevano felici e liberi senza la paura di essere attaccati o violati ma gli abitanti sapevano che tra di loro esisteva una piccola parte che consideravano gli Omega un rango inferiore e senza valore.

Quando il padre di Taehyung presentò al popolo il nuovo principe ereditario, non poterono che gioire, salvo delle eccezioni.

«Maestà, la mia risposta è la stessa. Che il generale Min sia presente o meno, non cambia ciò che ho detto in precedenza: non posso»

«Ma- no, non avrebbe senso» disse più probabilmente a sé stesso che al ragazzo dinanzi.

Taehyung avrebbe potuto dirgli la verità, ma non voleva. La verità era scomoda e mal la sopportava. Immaginava già gli sguardi compiaciuti che gli avrebbero rivolto se avessero saputo il motivo.

Preferiva tenerlo nascosto che essere umiliato nuovamente.

«Può andare principe»

Jungkook acconsentì alla richiesta precedente di Taehyung che uscì di fretta.

La distanza tra i loro corpi era ridotta al minimo e quando uscì dalla sala poté tornare a respirare.

Si incamminò verso la sua stanza e prima di aprire la porta gli sembrò di sentire qualcosa, come una melodia, che terminò prima di poterla ricordare.

"L'avrò immaginato" e si chiuse la porta alle spalle senza sapere che a poca distanza da lui, c'era un ragazzo che sistemava i suoi amati spartiti.

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Riesco anche oggi a pubblicare...continuo a stupirmi sempre di più di me HAHAHA.
Comunque presto si parlerà di queste "eccezioni" e di quell' "anzi".
Inoltre chi sarà mai il ragazzo misterioso?👀
(che finta suspance)
Vi auguro un buon sabato e una buona serata sperando che il capitolo vi sia piaciuto💕

Ci vediamo al prossimo aggiornamento<3

Ale♡

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora