...gli era stata restituita una parte di sé e avrebbe messo in pratica gli insegnamenti che aveva acquisito fin da bambino e avrebbe portare il regno Jeon alla vittoria
【𝐇𝐢𝐠𝐡𝐧𝐞𝐬𝐬】
"In guerra, perdere qualcuno è una dolorosa certezza".
Questo era ciò che Taehyung si sentì dire al suo sesto compleanno. In guerra non c'era spazio per le emozioni, non c'era spazio per la tristezza.
"Ferisci e vinci" gli era stato detto ancora.
"Cedi alla distrazione e morirai".
"A ogni tuo errore cadrà un soldato. Ogni scelta corretta è un passo verso la vittoria".
Taehyung non poteva sbagliare. Sbagliare avrebbe significato perdere.
Aveva dato disposizioni ai soldati su come e dove accamparsi, sfruttando le sue conoscenze del bosco. Quel territorio era casa sua e lo conosceva più di quanto avrebbero mai saputo i Tyun.
La sua tenda era più distante rispetto a quella dei suoi soldati. Aveva bisogno di concentrarsi per trovare la strategia più efficace per battere i suoi nemici e perdere meno soldati possibili. Jin li aveva raggiunti e insieme a Jungkook e Hyunjae avevano deciso che il principino sarebbe stato più al sicuro lontano da loro. La casa del mixer era abbastanza lontana rispetto al luogo dell'accampamento e nessuno si sarebbe avventurato nel bosco. Hyunjae aveva accettato senza troppe discussioni nonostante fosse preoccupato per i suoi due papà.
«I regni alleati stanno arrivando» gli disse Jungkook entrando nella sua tenda, sorridendo leggermente a labbra chiuse.
«Sai...è stato ammirevole il tuo discorso e il modo in cui hai tenuto testa a tuo fratello» disse mentre lo raggiungeva. Taehyung intento ad osservare la mappa del territorio, si fermò di colpo alle sue parole, ricominciando poco dopo.
«Ho fatto ciò che era meglio per il tuo regno» rispose senza staccare gli occhi sulla mappa dinanzi a sé.
Jungkook lo raggiunse con poche falcate. Gli prese le mani facendolo voltare verso di lui e adorando il contatto fra di loro non riuscì a frenare le sue parole.
«Potrebbe tornare ad essere il nostro».
Spalancò gli occhi per quei pensieri che erano scivolati via dalla sua lingua senza che potessi fare nulla per fermarli. Nonostante questo però, le sentì vere. Voleva veramente regnare con Taehyung al suo fianco e sapeva che sarebbe stato un re fantastico, come lo era stato anche in passato.
Taehyung, invece, non sembrò scomporsi, come se quelle parole non lo avessero toccato minimamente.
«Ne riparleremo quando la situazione sarà più tranquilla. Per adesso concentrati solo sul battere una volta per tutte i Tyun» rispose con calma Taehyung, seppur riconoscesse l'importanza di quella...proposta? Potrebbe definirla in questo modo.
«Lo so, ma promettimi che ne riparleremo quando sarà tutto finito» rafforzò la presa sulle sue mani, sperando una risposta affermativa.
«Te lo prometto, Jungkook».
Fu Taehyung il primo a sciogliere il contatto, riprendendo con occhio scrutatore a studiare la mappa.
«Gli altri sono arrivati. Sono stato avvisato da Yoongi precedentemente».
«Va bene. Falli entrare».
Ordinò, arrotolando su se stessa la sua preziosa mappa e attendendo l'arrivo dei regnanti alleati e dei fidati generali.
L'attesa non fu lunga e non appena vide entrare ognuno di loro, si spostò verso il tavolo più grande, aprendo dinanzi a loro il foglio che aveva precedentemente piegato.
Dinanzi a loro, con i loro sguardi puntati nella sua direzione, Taehyung non si sentì a disagio né oppresso. Anzi, quasi si stupì di non notare alcun sentimento di astio nei loro occhi. Si era reso conto che Yoongi, Jimin e Namjoon avessero instaurato una sorta di tregue nei suoi confronti e seppur sperava fosse duratura, non riusciva a non credere che avessero gettato l'ascia di guerra solo temporaneamente. Di certo non avevano la verità in tasca e forse più avanti avrebbe detto a tutti loro com'erano veramente andate le cose e che il loro odio nei suoi confronti fosse sempre stato infondato. In un futuro forse ciò sarebbe accaduto ma in quel momento dovevano sconfiggere un nemico comune e Taehyung sperava di aver trovato la strategia corretta.
«Come ben saprete gli attacchi dei Tyun avvengono sempre in gruppo. Nessuno di loro si separa dal resto e ciò lo dovremmo usare a nostro vantaggio. Sono ben addestrati per questa strategia e per questo motivo un attacco frontale porterebbe a un numero indecifrabile di perdite che vorrei minimizzare il più possibile. Seguendo questa logica propongo un attacco plurilaterale. Utilizzeremo la fitta boscaglia per spostarci e mimetizzarci e coglierli di sorpresa. Ogni gruppo sarà composto da soldati via terra e arcieri secondo questo ordine. In questa maniera ristringeremo il campo di battaglia e li costringeremo ad attaccare su più fronti, cogliendoli impreparati».
Taehyung spiegò passo dopo passo la sua strategia, indicando i punti e gli spostamenti sulla mappa. Tutti i presenti lo ascoltavano, annuendo ad ogni passaggio. Non appena alzò la testa, guardò ognuno di loro. accettando suggerimenti, negazioni o la diretta approvazione del suo piano.
«Obiezioni?».
Il silenzio fu l'unica risposta che ricevette. Vide i regnanti scambiarsi degli sguardi complici, annuendo fra di loro. Fu Yoongi a prendere parola.
«Procederemo con il suo piano, Altezza».
Il piano era stato approvato, era necessario solo metterlo in pratica. Taehyung era sicuro della riuscita del suo piano. Avrebbe portato i regni alleati alla vittoria e mai si sentì con pieno di sicurezza.
˚ ༘✶ ⋆。˚ ⁀˚ ༘✶ ⋆。˚ ⁀➷˚ ༘✶ ⋆。˚ ⁀˚ ༘✶ ⋆
Spero che il capitolo vi sia piaciuto❤❤
Ale♡
STAI LEGGENDO
Better in three ❘ Kookv
Fanfiction𝐎𝐍 𝐆𝐎𝐈𝐍𝐆 Erano passati dieci anni senza notizie dell'Omega, oramai erano solo Jungkook e Hyunjae che aveva compiuto 15 anni. Avevano raggiuto il loro nuovo equilibrio, nulla avrebbe potuto distruggerlo...tranne l'arrivo della stessa persona c...