"E piantala, V!"
【𝐈'𝐦 𝐡𝐞𝐫𝐞】
La mattina per Taehyung potremmo definirla "traumatica" soprattutto se in un castello ormai sconosciuto. La servitù entrò nella sua stanza aprendo le tende per far entrare i raggi del sole che lo colpirono direttamente sul viso.
"Che ore sono?" si chiesero a vicenda V e il principe Kim.
«Buongiorno principe. La colazione sarà servita presto nella sala da pranzo»
Con voce assonnata ricambiò il saluto e ringraziò la donna, congedandola.
Avrebbe voluto restare nel letto, richiudere gli occhi e dormire nuovamente, ma sapeva di non poterlo fare. Si alzò con difficoltà, raccogliendo il cambio lasciato pochi minuti prima e si avviò in bagno. Pronto per affrontare la giornata, uscì dalla camera salutando i dipendenti che aspettavano che la stanza fosse libera per riordinarla.
Nel mentre si incamminava verso la sala da pranzo all'improvviso si fermò in mezzo al corridoio e un pensiero si insinuò nella sua mente:
"Ci saranno entrambi?"
Era ovvio che non sarebbe stato da solo e la voglia di tornare indietro per non restare nuovamente con i due ragazzi si fece sempre più presente.
"Non avere paura, ci sono io. Se provano a dire o a fare qualcosa di sbagliato se la vedranno con me"
Non riuscì a trattenere un sorriso. V... il suo lupo non l'avrebbe mai lasciato da solo e le sue parole gli infusero il coraggio di cui aveva bisogno per riprendere a camminare. Li avrebbe rivisti come quando era arrivato, ma sentiva che sarebbe stato diverso e nonostante le rassicurazioni del suo dolce V, l'ansia di cosa sarebbe potuto succedere lo preoccupava.
Arrivato davanti le porte chiuse alzò il braccio per bussare, ma nell'esatto momento in cui stava per farlo, la sua mano si fermò a pochi centimetri dal legno.
"Posso farcela. Non accadrà nulla" si ripeté e così bussò.
Le porte vennero aperte dal signor Yun che lo salutò.
«Buongiorno principe Kim»
Al sentir nominare il nome di Taehyung, sia Jungkook che Hyunjae alzarono di scatto la testa e l'Omega sentì l'ansia crescere.
"È esattamente come temevo, se non peggio"
Come se non bastasse, tutti iniziarono a guardarlo-compresi i dipendenti e...la guardia Min.
A quanto pare anche Yoongi era presente e Taehyung spostò la sua attenzione su di lui. Entrambi iniziarono a guardarsi con sguardo intenso e dallo sguardo del soldato traspariva solo disprezzo. Avvertendo la palese tensione tra i due ragazzi, intervenne il maggiordomo che attirò l'attenzione del principe Kim con dei colpi di tosse.
«Principe? Desidera accomodarsi?»
Al richiamo del suo nome, scosse la testa e rispose con assenso all'uomo davanti che si spostò per lasciargli il passaggio libero.
Si incamminò verso il tavolo bandito di ogni cibo sia dolce che salato.
Non alzò mai lo sguardo, mantenendolo puntato verso il pavimento e si sedette il più distante possibile da coloro che non avevano staccato gli occhi dalla sua figura. Sentì il disagio crescere e così accettò il cibo offerto in silenzio e una volta servito, i dipendenti si allontanarono dalla sala da pranzo lasciando i quattro ragazzi da soli. Taehyung non fece altro che ascoltare la conversazione di Jungkook e di Yoongi posto dietro la sedia del re.
Come lui, neanche Hyunjae sembrava di molte parole quel giorno. Quando aveva visto il signor Yun andare ad aprire la porta dopo il bussare da dietro di essa, una piccola parte di sé sapeva che fosse Taehyung e quando aveva sentito pronunciare il suo nome, come se d'istinto, voltò il suo sguardo spostando la sua attenzione su di lui. Per un attimo gli sembrò che nulla fosse cambiato: tutti e tre insieme come una famiglia.
Quasi quasi provava nostalgia... trattenne una risata amara per quanto fosse ridicolo ciò che aveva pensato: nostalgia? Mai.
Per quanto ci provasse avrebbe potuto nascondere o camuffare le sue emozioni ma non quelle del suo lupo. Poté sentire il suo piagnucolio quando vide l'Omega non alzare lo sguardo e dirigersi verso il posto a sedere più lontano, lo voleva semplicemente zittire. Le emozioni che stava provando, lo stavano influenzando e non poteva permettersi di provare tristezza e desiderio di stare accanto a colui che lo aveva abbandonato.
Quando lo vide per l'ultima volta aveva solo cinque anni eppure i ricordi erano rimasti fissi nella sua memoria senza mai abbandonarlo, come se la sua mente avesse voluto preservare ciò che lo aveva legato a Taehyung, ironico che la sua mente non volesse collaborare con il suo volere.
Si accorse di come era rimasto immobile a fissare l'uomo e quest'ultimo aveva percepito lo sguardo del principino per tutto il tempo, cosa che lo aveva portato a chiedersi il perché. Hyunjae girò di scatto la testa, dando le spalle a Taehyung, che fece un debole sospiro di sollievo nel non sentire più gli occhi del quindicenne sulla pelle e continuò a mangiare non facendo neanche più caso alle parole scambiate tra la guardia Min e il re.
I due amici continuarono la loro conversazione indirizzandola, però, su tutt'altro argomento: l'Omega entrato pochi minuti prima.
«Era necessaria la sua presenza a tavola?» sussurrò Yoongi.
«Non dirmi che stai facendo un passo indietro sulla tua richiesta?» rispose Jungkook alzando un sopracciglio, divertito.
«Ho richiesto il suo aiuto solo per l'esercito. È qui già da un giorno e ha passato la notte qui, ma non credo che abbiate ancora discusso di quest'argomento» rispose nuovamente a bassa voce, per non farsi ascoltare dal protagonista del loro discorso che non era, però, interessato alle loro parole. Invece chi sembrava davvero interessato alla conversazione era proprio Hyunjae.
Faceva fatica a distinguere parola per parole a causa del tono di voce ridotto a sussurri, talmente bassi da poter essere distinti chiaramente solo se a pochi centimetri di distanza. Così si sporse casualmente verso la sua sinistra, spostando la sedia senza fare alcun rumore, per stare più vicino al padre e poter ascoltare senza difficoltà le diverse parole.
«Non abbiamo ancora parlato ma lo farò presto, se non proprio oggi e vorrei che tu fossi presente»
«Ci sarò, ma quando vorresti parlargli?»
«Faccio uscire Hyunnie, se ha finito di mangiare e poi potremmo discu-»
Sentirono una sedia strusciare sul pavimento e si girarono verso il rumore. Taehyung era in piedi e con un inchino e un saluto di congedo, uscì dalla sala.
Nella stanza era calato il silenzio, nessuno parlava finché non intervenne Yoongi a spezzarlo.
«Se questo era il tuo piano dovresti rivederlo»
Detto questo diede un pugno d'incoraggiamento alla spalla di Jungkook.
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Prima di tutto vorrei ringraziarvi per le 300 letture, se questa storia sta crescendo lo devo a voi, quindi grazie💕.
A parte questo, eccomi tornata con il capitolo 5. Spero vi sia piaciuto e ci vediamo al prossimo aggiornamento<3.
Ale♡
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Better in three ❘ Kookv
Fanfiction𝐎𝐍 𝐆𝐎𝐈𝐍𝐆 Erano passati dieci anni senza notizie dell'Omega, oramai erano solo Jungkook e Hyunjae che aveva compiuto 15 anni. Avevano raggiuto il loro nuovo equilibrio, nulla avrebbe potuto distruggerlo...tranne l'arrivo della stessa persona c...