❝Capitolo 52❞

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𝐘𝐨𝐮 𝐚𝐫𝐞 𝐡𝐢𝐬 𝐬𝐨𝐧

Taehyung continuava assorto a guardare il soffitto. Avrebbe continuato finché non fosse crollato in un sonno profondo, ma non poté a causa di una stretta al petto – anche chiamato senso di colpa – che lo attanagliava. Ancora una volta la sua mente volò verso V.

Lo aveva zittito. Non voleva ascoltarlo e in preda alla profonda tristezza aveva messo in atto l'unico modo per restare da solo e che aveva applicato dieci anni prima. Gli aveva promesso che non l'avrebbe mai più fatto. Che se fossero sorti nuovi problemi li avrebbero risolti insieme. Taehyung e V erano una squadra e avrebbero lavorato insieme...o almeno avrebbero dovuto farlo. Taehyung aveva mancato alla promessa siglata con V e avrebbe rimediato in quel momento stesso. Sperava che l'avrebbe ascoltato.

"V?".

Taehyung lo vedeva. Steso con la pancia per terra e con il muso sulle sue zampe. Sapeva che l'aveva sentito, ma non voleva rispondergli e Taehyung non poteva dargli torto. Si sarebbe comportato alla stessa maniera.

"V, so che mi senti".

Il suo lupo gli dava le spalle. Erano in un mondo tutto loro, dove potevano comunicare senza che altri ascoltassero la loro conversazione, nonostante provenisse dalle loro menti.

"Non importa se non mi risponderai...volevo solo chiederti scusa".

Senza ricevere risposte, si avvicinò cautamente, sedendosi accanto il suo lupo.

"Ho mancato alla mia promessa. Non so a cosa stessi pensando quando ho deciso di chiuderti di nuovo fuori. Io...ho sbagliato con te e non è la prima volta. Ho sbagliato innumerevoli volte e ti chiedo perdono per tutto quello che ho fatto. Ogni volta che qualcosa mi ferisce, chiudo tutti fuori...anche quando non se lo meritano. Anche se non mi perdonerai, prometto che affronteremo tutto insieme e farò in modo di rispettarla".

Il suo lupo alzò il muso e con lentezza lo posò sul ventre di Taehyung.

A quella visione scoppiò a piangere, accarezzando la testa del suo V.

"Ti perdono, Taehyung, ma non rifarlo più. Stiamo male entrambi".

V si era seduto, e gli leccò le lacrime che erano uscite dai suoi occhi.

"Non lo farò di nuovo".

Taehyung lo abbracciò mentre il suo lupo posò il muso sulla sua spalla.

"Mi sei mancato" continuò.

"Anche tu, Taehyung".

Erano di nuovo insieme.

𓆩*𓆪

«Siamo arrivati?» chiese Hyunjae una volta sceso dal dorso di suo padre.

Il suo lupo annuì, nascondendosi dietro un albero e prendendo il contenuto della borsa, si rivestì, uscendo dal suo nascondiglio perfettamente vestito.

«Ci permetteranno di entrare?» si rivolse a suo padre, riferendosi alle due guardie poste all'entrata.

«Credo proprio di sì».

Uno accanto all'altro salirono la breve scalinata che li divideva dall'entrata del castello Kim.

Le due guardie li riconobbero immediatamente e si inchinarono al cospetto del re Jeon e del principino.

«Annunciate ai sovrani la nostra presenza» disse serio.

«Subito, Maestà».

Con un altro breve inchino, uno di loro entrò nella sala del trono, avvisando della loro presenza ai regnanti. Uscì poco dopo, affiancandosi all'altra guardia.

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora