❝Capitolo 42❞

463 38 37
                                    

Taehyung sentì riaccendersi un'emozione che era rimasta spenta per troppo tempo

𝐌𝐚𝐭𝐞𝐬

Hyunjae avrebbe realmente voluto credergli e dentro di sé sperava che dicesse la verità. Se ciò che Taehyung ha detto fosse vero, voleva dire che era tutto un malinteso e anche qualcosa di più.

Qualcosa non tornava e fin da subito si era ripromesso di indagare.

Suo padre li aveva interrotti mentre parlavano e aveva approfittato di questo per andarsene. Aveva augurato la buonanotte a entrambi ed era tornato in camera...con lo spartito stretto tra le braccia.

Hyunjae gli aveva chiesto di suonare insieme, aveva gioito internamente quando Taehyung aveva accettato, ricambiando il suo sorriso.

Era la prima volta che l'aveva visto sorridere dopo tanto tempo.

Il giorno il cui lo incontrò all'ingresso del castello, è stato accolto dagli occhi colmi di lacrime dell'omega e lo salutò con uno sguardo e un tono rabbioso.

Si pentiva.

Si pentiva di quello che aveva fatto.

Era tutto così strano. Perché voleva avere vicino la persona che l'aveva allontanato?

Dentro di sé, era convinto che la verità che conoscevano tutti, era pronta a crollare.

𓆩*𓆪

Se Hyunjae era ritornato in camera con il sorriso, Taehyung, invece, era completamente scombussolato.

Jungkook aveva detto di amarlo, tre volte e nel giro di pochissimo tempo.

L'aveva trattato con cura come un tempo e sentiva il cuore palpitare e il calore espandersi per tutto il suo corpo.

Stava bene con Jungkook, il suo compagno e la persona che lo conosceva meglio di tutte.

Quando Jin gli riferì i suoi pensieri, non voleva crederci, ma ne aveva la dimostrazione davanti i suoi occhi.

Erano destinati ancora prima della loro nascita. Il destino non sbagliava mai e nonostante avesse messo in dubbio la veridicità del loro legame, aveva capito quanto fosse stato stupido.

Jungkook lo aveva rifiutato, ma se il marchio del loro legame non spariva...c'era un motivo.

Aveva abbattuto un altro muro.

"Dovresti ascoltarmi qualche volta, non ti farebbe male" arrivò V.

"Che cosa avresti pensato se fossi stato nei miei panni?" contrattaccò.

"Adesso potresti avere ragione tu" e se ne andò, lasciandolo solo, ma in compagnia dell'alpha.

I due erano ancora insieme e Jungkook non era ancora pronto a lasciarlo e neanche Taehyung.

La mente di Jungkook era affollata da una domanda che premeva per uscire fuori. Voleva Taehyung accanto, ma temeva di chiederglielo.

«Tae?» lo richiamò e si morse la lingua pentendosi.

«Dimmi» i suoi occhi avevano dell'affetto dentro di essi e Jungkook si chiese quanto sarebbe durato.

«Ti va-» tossì imbarazzato «direstarequiadormire?!» gridò ogni parola insieme, lasciando Taehyung confuso.

«Puoi ripetere? Non ho capito» accompagnò la sua domanda con un leggero sorriso.

«VUOI RESTARE A DORMIRE QUI?»

Better in three ❘ KookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora